L'ansia per Diablo III: console 1 - PC 1?
Diablo III è finalmente tra noi. C'è chi lo ama e c'è chi lo odia, non ci sono vie di mezzo. Ma quali sono le emozioni che prova un videogiocatore quando aspetta un prodotto che gli sta particolarmente a cuore? Come si trasformano nel momento in cui può finalmente mettere le mani su quel gioco?
di Rosario Grasso pubblicato il 31 Maggio 2012 nel canale VideogamesDiablo
29 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoe poi granprix 4 ricordi d'infanzia? chi ha scritto l'articolo ha 18 anni?
e c'è poco altro da aggiungere.
blizzard vince il guinnes dei primati come azienda più ridicola del 2012
Non so se bisogna prenderla a ridere o piangere
Poi scrivetemi pure che son brutto, cattivo, antipatico e che non mi va bene niente. Ho le spalle larghe. Meglio essere il cattivo della situazione ma risultare credibili, piuttosto che il contrario.
Come Starcraft 2 non ha una componente cinematografica? Ammazza se la ha...forse intendete durante il gameplay? Sul resto sono d'accordo con l'articolo
Quote: "Insomma, se Blizzard riuscirà a fare in modo che i suoi utenti accettino la connessione a internet permanente e la Casa d'aste a valuta reale potrà ridare vigore al mondo dei videogiochi per PC. Molti giocatori non vogliono, e si oppongono a gran voce, ma molti altri sembrano iniziare ad essere dispositi a queste, per certi versi, controverse e limitanti misure. Abbattere la pirateria, continuare a fare introiti anche dopo il lancio, dare profondità al gioco nel lungo periodo e creare una community che condivide l'esperienza di gioco e gli oggetti in-game, potrebbero rendere decisamente proficuo il business Diablo III."
Non ho capito in che modo la connessione permanente e l'ah possano ridare vigore al mondo dei videogiochi per pc. Io attraverso queste 2 misure (come dice l'autore "controverse e limitanti", anche se rincara la dose aggiungendo "per certi versi" vedo solo l'imposizione (ovviamente previo acquisto del gioco ) di una certa politica da parte di blizzard che tutto è tranne che a vantaggio del giocatore; quindi il vantaggio è al limite unicamente per le casse di blizzard. Solo questo che non capisco: come possano misure simili portare qualche beneficio ai videogiochi per pc. Ma magari ho interpretato male, nel caso l'articolista mi corregga pure.
Già ero rimasto deluso dalla recensione su questo stesso sito, tutto questo non fa che confermare la scarsa obiettività con cui si è giudicato il gioco, che al netto di tutto è un gioco da 7.5 (se solo non si chiamasse Diablo).
Per carità non ce l'ho mica con chi redige gli articoli, dico solo che io vivo in un mondo diverso: dove Diablo 3 è un gioco che non è più L'Hack & Slash per eccellenza, ha una grafica datata, non è più dark e gotico (senza la mod darkd3 probabilmente non l'avrei nemmeno comprato), semplificato nelle meccaniche di gioco di ruolo, non è più coinvolgente e in ultimo costringe chi vorrebbe affrontare la campagna in singolo giocatore a rimanere connesso.
Quest'ultima cosa sarebbe solo un fastidio se i server funzionassero (in questo stesso momento in cui scrivo il gioco non va e si attende l'ennesima revisione sui server), è davvero assurdo sperare nella comunità dei pirati per una "patch offline" dopo aver acquistato il gioco.
Sappiamo fin troppo bene perchè ci ritroviamo ad avere un Diablo del genere: effetto WOW, massimizzazione del guadagno e mercificazione (di cui le case d'aste coi soldi reali sono la massima espressione).
Voi direte: bella scoperta Blizzard è una società a scopo di lucro! E' vero ma ciò non li dovrebbe sollevare dalgli obblighi verso i clienti (tipo quelli di permettere di giocare al gioco quando si vuole) e dall'obiettivo di creare qualcosa che abbia un valore artistico indiscutibile, che sia originale e fedele allo spirito degli antecedenti.
Allora, per ricollegarmi all'articolo, preferisco quando non ci sono attese ed un gioco si rivela essere molto bello. Non ho più l'età per aspettare l'uscita di un videogioco ed arrabbiarmi se non rispetta le mie aspettative (vedi gli "0" su metacritic).
Infine nessuno difende i consumatori, perchè se i siti specializzati non puniscono severamente certi "atteggiamenti" e difetti del gioco i produttori dei giochi si sentiranno autorizzati a continuare su questa strada. Non vale neanche la scusa di dire: è Blizzard!
E a me verebbe da dire che non è più Blizzard North e si vede!
L'asta coi soldi del gioco non l'ho ancora provata ma personalmente non userò mai l'asta a soldi reali, non ho intenzione di spendere soldi veri per un oggettino virtuale. Se qualcuno vuole comprarsi l'oggetto ultra powa lo fa stesso, asta o non asta.
my 2 cents
E purtroppo lo dico da fan
Se sei un fanboy non ci vuole tanto a capirlo
Diablo 3 è un Hack and Slash con una componente multiplayer di cooperativa.
Ritornando alla questione della connessione permanente per giocare, è inutile che la gente inizia a protestare perchè bisogna giocare solo se si è collegati ad internet, già in fase di sviluppo si sapeva che era necessaria. Non capisco queste lamentele che vengono fatte solo dopo che è uscito il gioco.
Inoltre appoggio la Blizzard su questa scelta perchè limita la pirateria.
Per ultima cosa, vorrei fare un commento sulla casa d'aste. La RMAH la vedo come una cosa positiva perchè vedere la chat piena di spam di gente che vende per soldi veri oggetti e altro mi sta sulle balle cosa che c'era in diablo 2. La RMAH è una cosa opzionale, se non la usi puoi avere un'esperianza di gioco identica a un 'altro che la usa. Cambiano i tempi per ottenere l'oggetto.
Diablo 3 troppo facile? Finchè si guardano sul tubo i video dei farmer asiatici a tutti sembra semplice grazie al piffero.
Io ci ho giocato è sto giocando tuttora e lo ritengo un prodotto molto buono nel complesso anche se un'atmosfera più gotica mi sarebbe piaciuta di più.
Almeno la gente prima di commentare e sparare castronerie lo provi da un'amico, col trial pass perchè la gente che commenta basandosi sui video del tubo mi fa un po' ridere
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