Birds of Steel: alla fine, è un simulatore o no?
Abbiamo provato approfonditamente la versione PlayStation 3 di Birds of Steel, il nuovo gioco di simulazione aerea di Gaijin Entertainment che costituisce una sorta di seguito spirituale di Birds of Prey.
di Rosario Grasso pubblicato il 20 Marzo 2012 nel canale VideogamesPlaystationSony
Campagna dinamica, eventi, scontro e tornei
Oltre alle campagne storiche, Gaijin dà la possibilità ai giocatori di crearsi la propria campagna nella sezione campagna dinamica. Si tratta di uno scontro tra le due fazioni in cui vince chi controlla la maggior parte dei settori in cui è divisa la mappa. In questa modalità, il giocatore può impostare l'anno, con quale fazione giocare e stabilire un eventuale vantaggio di fronte iniziale.
Si tratta solamente di una prima voce di personalizzazione, visto che poi c'è anche un profondo editor di missioni. All'interno dell'editor si può stabilire il teatro di battaglia, l'anno, la fazione, il settore della mappa, dove collocare la prima linea di unità, l'abilità degli aerei alleati e avversari, l'ora in cui si svolge la missione e il meteo.
Oltre alle battaglie tipiche del conflitto tra americani e giapponesi, ci sono anche battaglie fuori dal Pacifico, inseribili in queste modalità di gioco. Troviamo, tra le altre, l'assedio di Malta e la battaglia della Ruhr.
Poi c'è tutto il mondo multiplayer, in cui Birds of Steel si lascia alle spalle gran parte dei difetti inerenti lo scarso dinamismo delle missioni di cui abbiamo parlato. Scontro è il classico deathmatch tra 16 giocatori strutturato intorno al dominio, ovvero al controllo e alla difesa di punti aerei disposti sulla mappa. Oltre al dominio classico c'è la variante dominio del fronte di battaglia. In questa modalità di gioco, l'obiettivo principale è conquistare e mantenere i settori aerei, ma a differenza delle altre modalità di dominio, i giocatori possono danneggiare i punti di rigenerazione dell'avversario distruggendo tutte le unità terrestri intorno a loro. Una volta distrutti questi punti, i giocatori di quella squadra non possono rientrare in gioco e la squadra inizia a perdere un maggior numero di punti per ogni settore conquistato dal nemico.
La barra dell'esperienza è comune tra gioco offline e online. In multiplayer, pertanto, si combatte con gli aerei sbloccati grazie ai punti esperienza conseguiti sia nel single player che nelle partite multiplayer. In quest'ultimo caso si ottengono PE se si portano a compimento gli obiettivi, si avvistano e si abbattono gli aerei e si realizzano particolari manovre di decollo e di atterraggio in situazioni di conflitto.
In multiplayer diventano più esaltanti le manovre di loop e di accodamento agli avversari, grazie al rinnovato dinamismo e al comportamento imprevedibile degli aerei avversari, oltre che a situazioni di conflitto maggiormente caotiche e difficili da determinare. Senza aerei validi, inoltre, è molto difficile abbattere il nemico a causa dell'insufficiente forza di fuoco e alle ridotte possibilità di manovra. Sono, poi, molto coinvolgenti e spettacolari le azioni per cui due aerei si dirigono a velocità sostenute l'uno contro l'altro, con il rischio di schiantarsi.
Inoltre, nel comparto multiplayer c'è la possibilità di invitare gli amici, mentre l'intelligenza artificiale occupa gli slot lasciati vacanti. Il netcode è molto funzionale e, benché si tratti di un multiplayer basato su peer to peer e migrazione dell'host, l'azione è sempre fluida. Grazie all'introduzione di piloti gestiti dall'IA, inoltre, il sistema è in grado di generare la partita praticamente istantaneamente e di determinare sempre partite con 16 aerei.
Eventi e tornei, invece, sono dei tipi di battaglie organizzati periodicamente da Gaijin. Il client di gioco mostra il tipo di evento in corso e dà informazioni sul prossimo evento. Sostanzialmente, se non abbiamo capito male, Gaijin intende creare un tipo di evento diverso per settimana e durante quel lasso di tempo la sfida è ottenere le migliori prestazioni e il miglior punteggio possibile per la missione proposta. Nel momento in cui scriviamo si tratta di giocare la cosiddetta "Cielo infuocato sulla Ruhr", mentre in questa settimana si dovrebbe sbloccare "Quattro di quadri".
Gli Eventi corrispondono sostanzialmente alla modalità di gioco cooperativa in cui quattro giocatori devono collaborare per portare a termine una missione, affrontando quindi altri aerei gestiti dall'intelligenza artificiale. In "Cielo infuocato sulla Ruhr" ci si ritrova a bordo di Lancaster MK.III, ovvero di un bombardatore dalle grandi dimensioni e lento da manovrare. I giocatori a bordo dei bombardatori sono a loro volta assistiti da altri caccia gestiti dall'IA, e devono passare oltre le difese tedesche, come aviazione francese, per raggiungere un complesso di fabbriche teutoniche e farle esplodere attraverso bombardamento.
I caccia devono difendere i bombardatori, che devono collaborare tra di loro. Questi ultimi possono ricorrere ai mitraglieri, che consentono di avere un'ulteriore forza di fuoco contro le difese tedesche. Purtroppo quando si tratta di coinvolgere intelligenza artificiale e dinamismo, però, Birds of Steel torna a presentare le lacune che abbiamo visto nel caso delle campagne single player.