Madden 12, meno spettacolo e più simulazione: evviva!

Madden 12 mi ha decisamente convinto. Certo non è una rivoluzione – e credo che, fin tanto che EA manterrà il monopolio sulla licenza NFL, di rivoluzioni, nel brand, se ne vedranno ben poche -, ma compie una decisa sterzata verso un approccio maggiormente simulativo.

Questo si riverbera in modo estremamente positivo sulla gestione delle partite, che divengono molto più articolate e necessitanti strategia e tattica. Tutti gli ordini impartibili a ridosso dello snap assumono un valore fondamentale.

La personalità di ciascun giocatore NFL è stata resa maggiormente aderente a quella delle rispettive controparti reali e – soprattutto -, l’IA generale è divenuta molto più attenta e consapevole. Soprattutto in fase difensiva. Ora, quindi, è necessario preparare ogni azione con un’attenzione tattica tutta nuova. A fronte di bellissime animazioni dei giocatori, si riscontra qualche incertezza di troppo nella fisica del pallone.

Pochissime novità nel comparto delle modalità di gioco, tantissime e sensibili migliorie, invece, dal punto di vista delle grafica e della presentazione (quest’ultima, a parte qualche incertezza nella partecipazione dei tifosi e qualche ripetizione nel commento, è davvero notevole). Da sottolineare anche l’efficienza delle modalità online. Anche per i giocatori europei.