Syndicate: meglio come strategico o come sparatutto?
L'originale Syndicate è un gioco che ha da sempre prodotto in me un grande fascino. Ci sono diversi elementi che mi hanno attirato e che tutt'oggi mi attirano, principalmente legati all'atmosfera cyberpunk, a quel tipo di grafica, alla musica, oltre che al gameplay. Come è noto, Electronic Arts e Starbreeze stanno producendo un reboot della serie che uscirà nel febbraio del 2012, e che avrà diversi elementi di discontinuità rispetto al gioco originale. È un'occasione per capire in che direzione sta andando l'industria e quali sono le differenze rispetto agli anni '90.
di Rosario Grasso pubblicato il 13 Ottobre 2011 nel canale VideogamesElectronic Arts
L'originale Syndicate è un gioco che ha da sempre prodotto in me un grande fascino. Ci sono diversi elementi che mi hanno attirato e che tutt'oggi mi attirano, principalmente legati all'atmosfera cyberpunk, a quel tipo di grafica, alla musica, oltre che al gameplay. Come è noto, Electronic Arts e Starbreeze stanno producendo un reboot della serie che uscirà nel febbraio del 2012, e che avrà diversi elementi di discontinuità rispetto al gioco originale. È un'occasione per capire in che direzione sta andando l'industria e quali sono le differenze rispetto agli anni '90.
L'originale Syndicate era un gioco di strategia con cui si interagiva attraverso il mouse. Si guidavano degli Agenti all'interno di un contesto futuristico e bisognava portare a termine delle missioni. Al giocatore veniva concessa libertà sul modo di procedere: sostanzialmente poteva sempre scegliere se procedere con approccio aggressivo o se essere più accorto e tattico.
Ad esempio, se si doveva attaccare una struttura che accoglieva una folla di persone si poteva decidere se fare fuori dalla distanza i cecchini, nel caso si avesse la disponibilità di armi adeguate, oppure se attaccare alla cieca, con il rischio di fare delle vittime tra i civili. La presenza del sangue, oltre che l'indifferenza con cui il gioco accoglieva l'uccisione dei civili, faceva di Syndicate uno dei giochi più cruenti e spietati di quel periodo.
I giocatori, oltre a poter scegliere se uccidere gli Agenti avversari in maniera silente o senza grossi grattacapi, potevano persuadere civili, scienziati e altri Agenti, in modo da indurli a passare dalla propria parte e rientrare nelle proprie strategie. Così facendo si potevano usare nuovi oggetti contro gli Agenti nemici e organizzare manovre di accerchiamento.
Si poteva poi organizzare la gestione della ricerca e dello sviluppo di nuovo armamentario e nuovi innesti cinebernetici. Il giocatore aveva però fondi limitati, e per questo era portato a raccogliere delle tasse nei territori conquistati nel corso della campagna. Impostando un livello di tassazione troppo alto, però, poteva scatenare la rivolta in questi territori. C'erano diverse armi a disposizione, i medikit per ripristinare le energie vitali degli Agenti, gli scanner per localizzare i pedoni e i veicoli e il già citato Persuadertron.
Sono il primo a dispiacermi della cosa, ma la struttura di gioco che abbiamo tanto amato nel passato finisce qui. Riproporla al giorno d'oggi sarebbe del tutto impossibile perché estremamente semplice ed economicamente di scarso valore. Vendere un gioco con le caratteristiche del gameplay del primo Syndicate al giorno d'oggi non avrebbe sostanzialmente senso, se non a prezzo decisamente ridotto.
E non sarebbe neanche facile capire dove è migliorabile e, conseguenzialmente, espanderlo. È vero che nel 1993 pensavamo di giocare a uno strategico, ma in realtà a quei tempi avevamo solo una parte delle possibilità di interazione che abbiamo oggi, e in fin dei conti con Syndicate non facevamo altro che sparare: colpire i bersagli, infatti, era quello che si faceva nella maggior parte del tempo di gioco. Insomma, anche a quei tempi Syndicate tendeva sensibilmente al genere degli sparatutto.
Sto semplicemente ragionando sulle motivazioni che hanno portato Starbreeze a rendere Syndicate uno sparatutto. Non ho avuto modo di provare nessuna build del gioco fino a oggi, ma a giudicare dal trailer sembra che il nuovo Syndicate abbia una profondità strategica, per quanto esperibile da una prospettiva di gioco differente, notevolmente superiore rispetto al gioco originale.
Magari il nuovo Syndicate dal punto di vista del gameplay risulterà deludente, ma quel trailer dal punto di vista artistico è, a mio modo di vedere le cose, notevole. Se il Syndicate originale mi aveva attirato principalmente per l'atmosfera e la musica, devo dire di essere rimasto altrettanto colpito da questo trailer.
19 Commenti
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Ci si casca facilmente, perchè la mente è sempre pronta a identificare, e quelli del markenting non son dei babbei.
magari anche utenti che han vissuto nel periodo del primo Syndacate ignorano la sua esistenza e se compreranno il nuovo nel 2012 lo faranno solo perchè è un buon gioco, non per il nome...
dalle immagini del trailer sembra carino, però mi pare già di vedere lo scheletro dell'FPS da console da giocare col PAD.
per cui su pc, ennesima conversione consolizzata... spero di sbagliarmi.
magari anche utenti che han vissuto nel periodo del primo Syndacate ignorano la sua esistenza e se compreranno il nuovo nel 2012 lo faranno solo perchè è un buon gioco, non per il nome...
dalle immagini del trailer sembra carino, però mi pare già di vedere lo scheletro dell'FPS da console da giocare col PAD.
per cui su pc, ennesima conversione consolizzata... spero di sbagliarmi.
verissimo , ma perche allora lo hanno chiamato syndacate??
Poca fantasia?
Marketing?
Se posso dare un nome che "rimanda" a un [U]successo[/U] del passato, ho creato un'associazione positiva sul mio nuovo prodotto, e come tale verrà percepita dai consumatori.
Ho automaticamente attirato l'interesse di chi già conosceva il vecchio prodotto, e ho qualcosa di cui si può parlare (confronto con il vecchio prodotto) che può attirare la curiosità di nuovi potenziali consumatori (e siccome l'accostamento del nuovo prodotto è con uno del passato considerato di successo, anche chi non conosceva il nome percepirà l'associazione positiva).
Tutto questo al netto del fatto che il nuovo prodotto può rivelarsi o meno un successo, diverso o simile che sia dal vecchio.
Non che ci sia qualcosa di male nel fare questi accostamenti per lanciare un nuovo prodotto, ma è solo marketing.
Concordo pienamente !!
io spero ancora in un restailing del vecchio Syndi!!
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