Il voto di Duke Nukem Forever? Otto!
Questo editoriale nasce dalla constatazione che c'è un evidente discrepanza tra le recensioni italiane e quelle straniere di Duke Nukem Forever. Prima di scendere nel dettaglio, vorrei rimarcare il concetto che il lavoro che fanno gli addetti alla stampa nel settore videoludico dovrebbe essere sempre spinto dalla passione per il media videogioco e dal desiderio di dare un contributo, per quanto piccolo, alla sua crescita.
di Rosario Grasso pubblicato il 22 Giugno 2011 nel canale VideogamesQuesto editoriale nasce dalla constatazione che c'è un evidente discrepanza tra le recensioni italiane e quelle straniere di Duke Nukem Forever. Prima di scendere nel dettaglio, vorrei rimarcare il concetto che il lavoro che fanno gli addetti alla stampa nel settore videoludico dovrebbe essere sempre spinto dalla passione per il media videogioco e dal desiderio di dare un contributo, per quanto piccolo, alla sua crescita. Personalmente, sono convinto di fare questo mestiere perché dentro di me vorrei che i videogiochi si affermassero come strumento di intrattenimento e come strumento artistico. Consegnare ai lettori una realtà che non è veritiera è principalmente un danno per tutta l'industria dei videogiochi, che è ancora estremamente debole e che sicuramente non ha evidenziato il suo pieno potenziale.
Se vado su Gamerankings (sito che fa le medie tra i voti delle recensioni di videogiochi pubblicate sui siti stranieri), leggo una media di 50.82% per la versione PlayStation 3 di Duke Nukem Forever, di 47.88% per la versione XBox 360 e di 45.40% per la versione PC del gioco. In molte recensioni italiane, invece, Duke Nukem Forever ha voti praticamente raddoppiati rispetto all'estero, che vanno dal 7 in su, fino addirittura a 8 abbondanti.
Molti di voi diranno: perché quei siti hanno la pubblicità su quel gioco ben evidenzata nella loro skin. La risposta non può essere questa, perché anche i siti stranieri hanno esattamente le stesse pubblicità e, nonostante questo, nelle valutazioni non sembrano essere stati condizionati in maniera così evidente. I voti che abbiamo riportato sono abbastanza esplicative, il gioco ha una valutazione media al di sotto della sufficienza.
Purtroppo la stampa nostrana, e qui mi riferisco anche agli altri settori, diciamo generalisti, mostra sempre un lato controverso: sembra essere propensa a raccontare una realtà che spesso non è vera. Si cade troppo spesso nel distorcere i contenuti per il bene della testata, per vendere più copie o per fare più click, e spesso questo si traduce anche in titolazioni sopra le righe, scandalistiche e a volte volgari.
Duke Nukem Forever, e ve lo dice uno che ha amato Duke Nukem 3D, non solo ha dei limiti tecnici evidenti su tutte le piattaforme, ma delle carenze importanti sul piano della struttura e del gameplay. In una recensione, l'ho detto diverse volte lo so, non bisogna lasciarsi trascinare dalle emozioni, che sono sempre personali e dipendono fortemente dalla propria esperienza, ma bisogna considerare anche degli elementi oggettivi.
Non che i voti bassi siano costati poco alla stampa straniera. Come hanno riportato diversi siti del settore, un PR di 2K Games ha minacciato uno dei giornalisti che ha pubblicato una recensione che stronca il gioco. La cosa è diventata di dominio pubblico e 2K giustamente ha licenziato quel PR, dissociandosi apertamente da quel tipo di comportamento.
D'altronde, Duke Nukem Forever è un progetto che intenzionalmente è stato fatto in maniera approssimativa. Il produttore, facendo perno sull'hype che si è creato sul gioco per via degli innumerevoli posticipi, non ha curato tanto la qualità quanto ha fatto con la pubblicizzazione del titolo. Gearbox Software ha preso in mano il progetto due anni fa, un lasso di tempo non certo lunghissimo per lo sviluppo di un videogioco. Fare un capolavoro dal punto di vista qualitativo, oltre che creativo, come ben sappiamo, richiede molto più tempo, come insegnano i casi di The Witcher 2 o Battlefield 3. Insomma, paradossalmente, a Duke Nukem Forever è stato riservato troppo poco tempo per lo sviluppo.
Dare a prescindere voti alti, per tutte queste ragioni, non può che nuocere all'industria, sia per la qualità generale dei giochi sia perché chi non si allinea ha poi grandi difficoltà a inserirsi in un mercato di cui non può più riconoscere lucidamente i confini.
56 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAnche l'immersività ne risente, al contrario di quanto avveniva con Duke Nukem 3D, qui non ci si sente mai veramente "presi" dal gioco.
L'unica parte divertente sono le battutacce del Duca, che spesso sono roba da far sembrare i film di Bombolo una roba da educande... "è ora di spaccare c..i e masticare chewing gum! ...e ho finito il chewing gum..." non ha prezzo, ma troppo poco per dare a Duke Nukem Forever più di un 4,5...
Le recensioni di multiplayer.it si trovano in una conflitto d'interesse pazzesco. Neanche le guardo.
Concordo con la media
Premetto che sto esponendo personalissime idee.Ho avuto la fortuna di non spendere del denaro nell'acquisto di questo gioco. E ne sono contento.
Così tanti anni a rimenarla sul Duka (che ai suoi tempi mi ha fatto sognare) che alla fine non è stata colpa dell'aspettativa che si era creata, ma proprio la scarsa qualità del prodotto ad averne decretato il fallimento.
Sinceramente al giorno d'oggi con così tanti giochi disponibili, in particolare nel settore degli fps, sperare di avere successo solo grazie al brand (il duca in questo caso) è una follia suicida.
Peccato, sul serio.
Ho avuto la fortuna di non spendere del denaro nell'acquisto di questo gioco. E ne sono contento.
Così tanti anni a rimenarla sul Duka (che ai suoi tempi mi ha fatto sognare) che alla fine non è stata colpa dell'aspettativa che si era creata, ma proprio la scarsa qualità del prodotto ad averne decretato il fallimento.
Sinceramente al giorno d'oggi con così tanti giochi disponibili, in particolare nel settore degli fps, sperare di avere successo solo grazie al brand (il duca in questo caso) è una follia suicida.
Peccato, sul serio.
D'accordo su tutto tranne che per ciò in bold, purtroppo temo che comunque non lo sia stata, anche se avrebbe dovuto esserlo. Il mercato non paga solo i virtuosismi sfortunatamente. Sarebbero da vedere i dati di vendita.
Concordo, ma solo nella misura in cui si dice il vero (ricordo che, nelle recensioni, il vero è di tipo oggettivo e non soggettivo, in quanto esistono metodologie per misurare la qualità di un prodotto, dal film al disco al videogioco) e' assoluto e no passa per le tasche degli utenti.
Avete recensito "ottimisticamente" una mezza [censura] come DA2, e chi ne paga le conseguenze? Chi compra un gioco veramente orribile dopo una recensione sbagliata.
D'altro canto è senza senso anche il fatto che la media dei voti su PC sia più bassa di quella su console, quando il gioco su PC è notevolmente migliore.
Idem per certe rece infarcite d'odio ed approssimative (Destructoid, Gamespot, Eurogamer) ove sono fioccati voti come 2/10 e 3/10.
Paradossalmente e nonostante una recensione fotocopia e miserrima, IGN ha probabilmente centrato il voto con un 5,5.
Pensate anche al fatto che giochi discutibili come Black Ops e Dragon Age 2 vennero comunque osannati da una fetta consistente della critica.
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