Alice Madness Returns: niente è come sembra

Alice Madness Returns: niente è come sembra

Seguito dell'action game uscito nel 2000, Alice Madness Returns espande le feature del predecessore, incanalandole in una struttura di gioco moderna e con una migliore narrazione.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Conclusioni

Alice nel Paese delle Meraviglie non è solo una favola per bambini: è una storia scritta per Alice Liddell, l'Alice della realtà, i cui significati nascosti si perdono nella memoria dell'autore Lewis Carroll. Un racconto che nasconde una profonda rete di significati, in cui ogni personaggio rappresenta un caso clinico perfettamente analizzabile dal punto di vista psicopatologo. Inoltre, l'opera di Carroll è piena di doppi sensi e di allusioni, oltre che di figure retoriche, per cui non è facile la traduzione.

Un mondo che accentua la realtà, quindi, in cui Alice deve fare un viaggio di catarsi per liberarsi delle catene del mondo reale. Niente è come sembra nel paese delle meraviglie, e proprio per questo la protagonista ha il dovere di non lasciare alcunché di intentato, in modo da trovare nel mondo immaginario la chiave per regolare il mondo reale.

Il videogioco di Spicy Horse è molto più semplice da questo punto di vista, non consegnando la profondità dell'opera originale. Rimane il senso di Paese della meraviglie come occasione per mettere le cose apposto: Alice deve fermare un treno che furiosamente sta mutando il mondo immaginario in un mondo da incubo. Solo fermando il treno, inoltre, riuscirà a scoprire cosa è successo ai genitori, e quali sono le sue reali responsabilità, in modo da riottenere la sanità mentale.

Il mondo ideato da American McGee, inoltre, è tormentato, cruento e con personaggi decisamente più stanchi, che si contraddistinguono per la loro crudezza, rispetto a come ce li ricordiamo (mi vengono in mente le trasposizioni Disney e Burton). È inoltre un videogioco dai toni adulti anche per le ricorrenti allusioni sessuali: non vengono rispermiate avances alla stessa Alice dai ceffi meno ragguardevoli.

Il gameplay non è il massimo dell'originalità, anzi ogni passaggio del gioco sa di già visto. Sostanzialmente si tratta di un gioco di piattaforme, ma ci c'è un sistema di combattimento basato sullo schivare i colpi del nemico per poi colpirlo quando stordito. C'è una consistente fase di esplorazione e risoluzione di enigmi. Il tutto attraverso un approccio immediato e comunque divertente, che sicuramente farà piacere agli appassionati di platform game di vecchia data.

Una menzione merita il design di personaggi e scenari, veramente ben ideato. Certo la struttura dei livelli di gioco è tendenzialmente ripetitiva, ma viene comunque la curiosità di andare avanti proprio per scoprire i colori e le nuove accentuazioni dei vari livelli di gioco. Alice Madness Returns è invece deludente per ciò che concerne la pulizia generale del gioco: alcune animazioni potevano rifinite meglio e le sequenze di narrazione potevano essere più convolgenti ed emozionali.

Alice Madness Returns è stato completamente localizzato in italiano. In definitiva, ci sentiamo di consigliarlo soprattutto a chi ama i giochi di piattaforme e a chi ha apprezzato il gioco originale.

10 Commenti
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elevul21 Giugno 2011, 22:06 #1
Non vedo menzione alla grafica o a physx...
Inoltre:
Premendo il grilletto destro Alice si prepara per sparare con il macinapepe, poi premendo sul grilletto sinistro la nostra eroina spara.


L'avete davvero giocato su console? Questo gioco, che tanto bello diventa su PC? Ora capisco il voto basso...
Max_R24 Giugno 2011, 15:11 #2
Il motore del primo era l'id tech 3
robertogl02 Luglio 2011, 15:38 #3
bisogna aver giocato al primo per giocare a questo o sono separati?
Max_R02 Luglio 2011, 16:46 #4
Sarebbe meglio
robertogl02 Luglio 2011, 16:49 #5
Originariamente inviato da: Max_R
Sarebbe meglio


ok grazie
elevul02 Luglio 2011, 16:54 #6
Originariamente inviato da: robertogl
ok grazie


Non è indispensabile, comunque, visto che il secondo nella sezione extra ha un riassunto della storia del primo.
robertogl02 Luglio 2011, 16:56 #7
Originariamente inviato da: elevul
Non è indispensabile, comunque, visto che il secondo nella sezione extra ha un riassunto della storia del primo.


interessante, anche perché il primo non saprei dove trovarlo dopo 11 anni dall'uscita
elevul02 Luglio 2011, 17:12 #8
Originariamente inviato da: robertogl
interessante, anche perché il primo non saprei dove trovarlo dopo 11 anni dall'uscita


Compra il primo su Origin ed avrai, oltre agli ottimi costumi DLC, anche il primo "remastered".
robertogl02 Luglio 2011, 17:14 #9
Originariamente inviato da: elevul
Compra il primo su Origin ed avrai, oltre agli ottimi costumi DLC, anche il primo "remastered".


grande, ci farò un pensierino
Ozzy8111 Luglio 2011, 12:04 #10
Originariamente inviato da: robertogl
grande, ci farò un pensierino


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