I videogiochi migliorano le persone?
Partiamo da due domande: perché le persone hanno una sensazione di insoddisfazione della vita? Perché molte persone dedicano tantissimo tempo ai giochi online? Alla prima domanda, secondo me, si potrebbe dare una risposta che riguarda le "sconfitte sociali" che si verificano nella vita quotidiana. Molte di queste sono delle reali sconfitte che impediscono di raggiungere un traguardo che ci si era prefissato, altre sono considerate sconfitte perché si ottiene un tipo di contatto sociale diverso da quello che si era pensato.
di Rosario Grasso pubblicato il 15 Aprile 2011 nel canale Videogames
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVero ci possono essere giochi con maggiore o minore interesse sociale, più o meno violenti, sexi o infantili.
Non penso che la categoria possa influire più di tanto sul migliormento della vita delle singole persone, ognuno sceglie il gioco che più gli aggrada in base ai propri gusti, è un gioco!
L'importante è non restarne intrappolati, non perderci tutte le ore libere o meno, avere in mano la situazione...
Chi non è caduto in tale trappola almeno per qualche giorno? Io si, tempi addietro, ora mi capita a volte solo per qualche ora, per fortuna.
Il gioco, a mio avviso, proprio per definizione è un aiuto alla nostra vita, se eccessivo diventa però dannoso.
un saluto
No, e visto che da 3 anni a questa parte fanno pena, non fanno altro che renderle + nervose.
quoto decisamente.
e aggiungo che ultimamente di positivo nel mondo dei videogiochi c'è solo quella forma di gioco collettivo tipo wii, in cui si interagisce con altre persone e ci si diverte come a fare una partita a carte o chessoio, ed il videoludo si riduce davvero a svago estemporaneo.
Ma il venerdì sera, quando generalmente faccio lan a casa con amici, dopo 3-4 ore di bad company 2, la connessione altalenante e un litro di coca cola, vado a dormire piuttosto nervoso
e peggio con peggio il giorno dopo dormo fino ad ora di pranzo e passo l'altra metà del fine settimana con i postumi dello stress e del poco sonno
quindi i videogiochi mi stressano e mi fanno ingrassare, ergo fanno male, altrochè! (e mi rimpiccioliscono il cervello)
la devo smettere con la lan ed i videogiochi, anche se ci divertiamo...
I gorilla si rimpiccioliscono il cervello, noi ci rimpiccioliamo il cervello..
Un giorno il mondo sarà degli scimpanzé e noi diremmo di aver adorato in modo totale e assoluto Cheetah. Che significe leopardo. Doh!
@il Caccia hahaha
Io gioco a rugby e mangio molto e sano, i videogiochi sono fatti per divertirsi. Non è per nulla oggettivo, ma una certa alchimia tra interesse/sfida/ricompensa corretta esiste.
I videogiochi sono una forma di intrattenimento, comr ha gia' fatto notare argent88.
Esistono divertimenti, da un punto di vista intellettivo, migliori ed altri peggiori di un videogioco. Sicuramente il videogaming e', tra tutte, forse quella piu' interattiva e meno passiva. Quando si guarda un film, e non tutti vanno al cinema a vedere Habemus Papam ma preferiscono l'ennesimo cinepanettone; quando si guarda la televisione (evemto sportivo, telefiim, telegiornale, programma di approfondimento o "la penisola dei <<ma chi BEEP sono?>>" oppure altro), quando si assiste a un concerto spesso ci si pone davanti a questi contenuti in maniera passiva e non attiva. Quanti abitanti del mondo sono in grado di capire le Polacche di Chopin pur ascoltandole ed apprezzandole? Quanti riescono a vedere, per non dire capire ed interpretare, i movimenti di macchina di Cimino?
Ecco, se un intrattenimento e' passivo quanto migliora il nostro cervello? Ma se e' attivo, e un videogioco lo e', come fa a renderlo pi' piccolo visto che, volenti o nolenti, lo usiamo mentre giochiamo?
Queste baggianate dell'atrofizzazione della materia grigia saltano puntualmente fuori in maniera randomica contro determinati media ludici. Prima erano i giochi di ruolo "pen&paper", ora tocca ai videogiochi.
Mi sono divertito con i primi, mi diverto con i secondi (anche se il tempo che ci dedico e' crollato), il mio QI e' invariato nonostante viaggi verso la soglia dei 50.
A questo punto mi sorge spontanea la domanda: ma questi qua che fanno queste inchieste quanto hanno di QI? Quanto e' la sua variazione sull'ascissa del tempo? Come passano il loro tempo libero?
Che poi è lo stesso che fa gran parte della psicologia moderna (andate a leggervi qualche articolo di psychologytoday e vi spancerete dal ridere se avete un minimo di senso critico).
Con questo cosa voglio dire? Semplicemente che è facile fantasticare, un pò come si fa quando si parla dei presunti benefici della meditazione: si passa da "aumenta la capacità di essere pazienti" (ok...) a "cura le malattie" (cosa?!?).
Prima che certe cose possano venire dimostrate come vere, ne deve passare di acqua sotto i punto.
Cominciamo semplicemente con l'amettere che con i videogiochi sicuramente si usa il cervello in maniera diversa... Ma da lì a concludere se possa portare a sviluppare atteggiamenti meno aggressivi, ce ne passa.
Certo, è possibile, ma quante cose nella storia delle scoperte sono sembrate "possibili", per poi rivelarsi, di fatto, impossibili.
Insomma quasi mi son messo a piangere alla fine di BioShock a pensare alle povere sorelline.
Gli anni passano, i soggetti cambiano ma le domande sono sempre le stesse, mi sembra di essere tornati ai tempi della scuola media con i temi "tv buona o cattiva maestra?"...
Sono dell'idea che come TUTTE le cose nell'ambito socio-virtuale il problema non è il prodotto, ma l'utilizzatore...
Il mondo dei videogiochi è pieno di prodotti che hanno qualcosa da raccontare, spesso meglio di scrittori che fanno miliardi scrivento chiacchiere, e molti di questi lo fanno in maniera matura e molto spesso artistica (per citarne alcuni Ico, Okami o lo stesso recente bioshock) e trattano temi che purtroppo non tutti colgono perchè sono presi semplicemente dalla voglia di andare avanti coi livelli o dallo sconfiggere questo o quel boss.
Anche molti giochi online spesso offrono esperienze di gioco complete riuscendo a ricreare un'atmosfera ed una realtà ben fatta e piacevole da esplorare e "vivere"...
L'Abuso è qualcosa che fa male non solo nei videogiochi ma in qualsiasi ambito che sia Lavoro, Studio, Sport, Fumo, Alcol...
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/....20234/abstract
si puo quindi dire che quelle dell'articolo qui pubblicato, sono solo ipotesi azzardate dallo psicologo/antropologo di turno, ma che alla fine possono (e in realtà lo sono!!) essere confutate dalla comunità scientifica in ogni momento...insomma quando ci si pone certi interrogativi, cerchiamo di rispondere ad essi con il buon senso (e molti qui lo hanno fatto..) altrimenti veramente siamo in balia di chi dice tutto e il contrario di tutto.
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