Virtua Tennis 4: tennis hardcore con sensori di movimento

Virtua Tennis 4: tennis hardcore con sensori di movimento

In occasione dell'evento di presentazione per l'Italia, abbiamo avuto modo di provare per la prima volta Virtua Tennis 4, nuovo videogioco della conosciutissima serie di giochi di tennis pensato per sfruttare i nuovi sistemi con sensore di movimento. L'articolo comprende intervista a Mie Kumagai, prima donna a capo di uno studio di sviluppo di videogiochi.

di pubblicato il nel canale Videogames
 

Motion Play

Uno dei videogiochi più innovativi degli ultimi anni è stato certamente Wii Sports, soprattutto in riferimento alla componente sul tennis. Innovativo perché per la prima volta era possibile controllare il personaggio su schermo con il Wii remote, un sistema di interfacciamento senza precedenti basato su sensore di movimento che riproduceva fedelmente, o quasi, i movimenti che il giocatore compiva nella realtà.

Questo gioco è però un prodotto principalmente rivolto a un pubblico occasionale, per via del fatto che la periferica non è così precisa e reattiva, o perlomeno non lo era in quella fase, poi è arrivato il MotionPlus, che un gioco tipicamente hardcore avrebbe richiesto sin da subito. Diciamo quindi che il gioco era innovativo ma sfruttava i sensori di movimento solo in parte, dando un'esperienza sicuramente godibile, e divertentissima soprattutto in multiplayer, ma non completa.

Come è noto, le cose adesso sono cambiate in maniera sensibile sul fronte dei sistemi con sensore di movimento e l'introduzione del MotionPlus che abbiamo già citato, ma soprattutto di Kinect e Move ha cambiato radicalmente le cose. Virtua Tennis 4, nuovo gioco di tennis in uscita in primavera e sviluppato da SEGA AM3, la software house giapponese che ha inventato questa longeva saga, introduce principalmente il Motion Play, ovvero il gioco attraverso i nuovi sistemi cons sensore di movimento.

La presentazione italiana di Virtua Tennis 4, quindi, ha esaltato principalmente le capacità dei nuovi sistemi, oltre che le nuove feature di Virtua Tennis 4. Tra postazioni con Wii, Kinect e Move si è avuta la possibilità di toccare con mano i punti di forza e di debolezza dei vari sistemi, oltre che divertirsi in maniera comunque differente viste le diverse caratteristiche dei tre sistemi. Come detto, dunque, il principale obiettivo con Virtua Tennis 4 è di migliorare in qualche modo il gameplay di Wii Sports, e di riconsegnare il tennis ai giocatori hardcore.

[HWUVIDEO="840"]Virtua Tennis 4: presentazione[/HWUVIDEO]

Precisiamo subito che i tre sistemi non sono ancora perfetti nella riproduzione dei movimenti e nella reattività, per cui Virtua Tennis 4 costituisce un nuovo step verso il completo realismo, che però non viene raggiunto. Oltretutto la modalità Motion Play di Virtua Tennis 4 è solamente una componente secondaria del gioco, mentre la campagna e il multiplayer tradizionali vanno giocati forzatamente ancora con il classico gamepad, che resta il miglior sistema di interfacciamento per precisione e reattività. Insomma, le partite propriamente hardcore vanno giocate ancora con il gamepad.

Tuttavia, il Motion Play rimane ampiamente divertente. Su tutti i sistemi è fondamentale il tempismo, ma anche l'intensità impartita ai colpi e il movimento del polso. Sia Move che Kinect che Wii remote, infatti, riconoscono i movimenti del polso e riproducono a schermo pallonetti, top spin, schiacciate, tagli, in funzione del movimento impartito alla periferica o al semplice movimento del polso nel caso di Kinect.

Ovviamente il principale punto di criticità in questo riguarda il fatto che il sistema deve effettivamente riconoscere il movimento dei giocatori. Cosa tutt'altro che scontata. Abbiamo avuto solamente un primo assaggio con Virtua Tennis 4 giocato in Motion Play, e per la nostra esperienza dobbiamo dire che è comunque molto difficile fare in modo che la simulazione realizzi i colpi che abbiamo in mente.

Ci sono due tipi di approccio al gioco. Un approccio superficiale in cui si vogliono avere le stesse emozioni del tennis anche nella virtualità, e un approccio approfondito, in cui si vuole essere competitivi e avere la libertà di eseguire ogni tipo di colpo. Nel primo caso Virtua Tennis 4 è efficiente: si ha quasi la sensazione di avere una racchetta in mano e di essere su un campo di gioco con tanti spettatori che ci guardano. I tre sistemi riproducono i movimenti nei piccoli particolari, tanto che, ad esempio, si possono vedere i piccoli movimenti impartiti alla racchetta quando si aspetta di ricevere il servizio dell'avversario.

Quanto all'approccio approfondito il discorso si fa più complesso. È vero che il sistema riconosce ogni tipo di colpo, ma si deve avere dimestichezza ad eseguire questi colpi. Non è la periferica che si adatta il giocatore, quanto il giocatore a doversi adattare alla periferica. Bisogna, quindi, eseguire i movimenti esattamente come li "vuole" la periferica. Devono essere lenti e molto pronunciati, insomma pensati in modo da farsi riconoscere da telecamere e controller.

Tutto questo rende il Motion Play anche un gioco per hardcore gamers, perché bisogna imparare questi movimenti e riuscire a riprodurli nel momento in cui servono. Ripeto, non ho giocato a lungo, ma ho la sensazione che il sistema possa essere comunque gratificante dopo un po' di allenamento.

I movimenti impartiti alla racchetta virtuale non sono l'unico modo di interagire con Virtua Tennis 4. Infatti, nei sistemi dotati di telecamera, ovvero Kinect e Move, se ci si sposta verso avanti o verso indietro si ottiene il movimento dell'alter ego nella simulazione nella corrispondente direzione. Ciò non è possibile con Wii remote, che non è dotato di telecamera.

I movimenti verso avanti e indietro possono essere usati proficuamente nelle strategie di gioco, per cui bisogna stare molto attenti a non compierli quando non è richiesto. Purtroppo, a volte il sistema riconosce come movimento verso avanti anche un piccolo passo, e questo può mandare in tilt la propria strategia di gioco. Bisogna, dunque, avere l'accortezza di stare fermi sulla propria linea, anche se si è presi dalla concitazione della partita.

Con Motion Play, invece, non si può muovere il giocatore lateralmente, e questi movimenti vengono realizzati automaticamente dal sistema, che sostanzialmente sa subito dove finirà la pallina e sposta, senza possibilità di errore, in maniera conseguenziale il giocatore su schermo. Ovviamente, a causa delle limitazioni di Kinect e Move, sarebbe stato impossibile aggiungere anche la possibilità di muoversi lateralmente, anche perché si vuole rendere l'esperienza di gioco Motion Play il più possibile accessibile, anche e principalmente per il pubblico occasionale. Il movimento laterale è invece assolutamente possibile con il gamepad che, come detto, rimane il sistema di interfacciamento ideale per i giocatori hardcore.

Altra feature esclusiva della modalità Motion Play riguarda la gestione della telecamera. Solitamente è in terza persona, mentre si sposta nella prospettiva in prima persona quando la pallina entra nel raggio d'azione del giocatore, che quindi può eseguire il colpo. Sembra un sistema macchinoso, ma in realtà funziona molto bene ed è in grado di consegnare un'esperienza di gioco gradevole da vedere e divertente da giocare. Questa funzione non può essere disabilitata nel Motion Play, e invece non è presente nel gioco tradizionale, in cui la telecamera è sempre nella prospettiva in terza persona.

In Motion Play si può giocare al massimo in due, mentre in caso di doppio gli altri due giocatori vengono gestiti dall'intelligenza artificiale. Dunque, è possibile anche giocare insieme contro altri due giocatori mossi dall'IA. Giocare in quattro con i sistemi con sensore di movimento non è possibile a causa dell'impossibilità di gestione dei quattro sistemi da parte delle rispettive console. Si può giocare, invece, in quattro con il gamepad.

 
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