Tron Evolution: dal cinema al videogioco
Esce oggi nei cinema americani Tron Legacy, seguito del film che negli anni '80 ha segnato un'epoca all'interno del genere della fantascienza. Come per ogni grossa produzione di Hollywood, ovviamente, non poteva mancare la trasposizione videoludica.
di Rosario Grasso pubblicato il 16 Dicembre 2010 nel canale VideogamesGioco di ruolo e scenario
Tron Evolution ha tutta una componente da gioco di ruolo, pensata principalmente per sfruttare l'ambientazione virtuale tipica della serie, strettamente legata al mondo dei computer e della tecnologia. Per ogni avversario ucciso, dunque, si ottiene una certa quantità di punti esperienza. Una volta raggiunta una determinata esperienza, poi, si migliora il proprio livello di esperienza o, in termini più specifici per Tron, si accede a una nuova versione del sistema.
Quando il nostro alter ego digitale avrà raggiunto specifiche versioni potrà ottenere nuove abilità, sbloccabili attraverso la quantità di memoria ottenuta grazie al raggiungimento della nuova versione. Ad esempio, un'abilità potrà avere bisogno di 6 MB di memoria per poter essere installata, un'altra di 10 MB. Ci sono abilità che migliorano la resistenza di Anon, altre che rendono più efficaci i dischi nei combattimenti, altre che aggiungono una nuova unità di energia per i poteri speciali, altre che consentono ad Anon di riguadagnare velocemente le energie vitali perdute.
Anon quindi man mano che si prosegue è sempre più forte, può affrontare un maggior numero di nemici e boss più potenti. Inoltre, i dischi che sbloccherà nel corso della campagna single player gli consentiranno di eseguire nuove combo e di usare nuovi poteri speciali. Ma tutto questo risulterà ancora più evidente nella componente multiplayer di Tron Evolution, in cui il livello di esperienza raggiunto sarà fondamentale nel confronto con gli avversari.
Tornando al single player, occorre dire che nel corso dei livelli si incontrano dei piccoli totem che danno la possibilità di acquistare le abilità e di installarle, ovviamente in base alla quantità di esperienza raggiunta e alla memoria disponibile. Questi totem consentono di accedere ad altre due sezioni di Tron Evolution: quella della configurazione dei loadout e, appunto, alla componente multiplayer.
Nel corso dell'avventura Anon avrà dischi d'energia sempre più efficienti, moto-ciclo più competitive e tank più potenti. Solo quattro dischi d'energia possono essere usati contemporaneamente: ognuno verrà associato a una delle quattro direzioni della croce direzionale. Ogni loadout, quindi, comprende quattro dischi, una moto e un tank. Si possono personalizzare diversi loadout, ovviamente in funzione della propria strategia, dei dischi preferiti, e quindi dello stile di combattimento, oltre che del livello di efficienza di ogni disco.
Oltre ad abilità e loadout, nei totem c'è infine la possibilità di accedere al multiplayer. Ci sono sostanzialmente le classiche modalità deathmatch e team deathmatch, e si gioca con le abilità e i poteri sbloccati nel single player. Il sistema di combattimento è identico al single player, con relativi pregi e difetti. Insomma, chi apprezza il sistema di combattimento di Tron Evolution gradirà anche la componente multiplayer, e in questo caso si potrà dedicare ancora più tempo al gioco di Propaganda Games.
Anche nel multiplayer bisogna prestare attenzione a rifornire energie e risorse vitali, per cui c'è comunque una componente da platformer. Tron Evolution si snoda spesso in combattimenti molto prolungati nella campagna single player, alle volte anche di decine di minuti, sfruttando proprio gli elementi positivi del sistema di combattimento. E diciamo che questa impostazione si ripete anche nel multiplayer, in cui sostanzialmente si combatte a oltranza. Il multiplayer consente, parallelamente al single player, di guadagnare esperienza, che si incanalerà nella stessa barra di esperienza del single player. C'è la possibilità di giocare anche offline, combattendo contro i bot.
In multiplayer si può giocare anche con le moto-ciclo, in gare di sopravvivenza con caratteristiche simili a quelle del single player. Durante la campagna, infatti, a combattimenti e platforming, si intervalleranno a tratti delle sezioni in cui bisogna guidare moto-ciclo e tank. Nel primo caso accade spesso che lo scenario in cui ci si ritrova va progressivamente a pezzi e bisogna essere veloci per uscirne in tempo. Inoltre, si trovano altri personaggi che corrono insieme a noi e, come nel classico Tron, occorre evitare di toccare le scie arancioni delle altre moto, perché in quel caso si perdono energie.
Il modello di guida di queste moto è alquanto stilizzato e queste sezioni spesso danno la sensazione di essere state realizzate in maniera approssimativa. Finiscono, sostanzialmente, per diminuire la qualità complessiva del prodotto. Peccato, inoltre, che non sia stato implementato correttamente il freno motore :P
Stessa sensazione di approssimazione si ha nelle sezioni con i tank. In questi casi bisogna fronteggiare avversari a piedi e avversari dotati a loro volta di tank. Questi ultimi hanno una consistente forza di fuoco, ma ovviamente si spostano con lentezza. Il fuoco di ogni tank è determinato, così come per i combattimenti a piedi, dal disco installato, con effetti differenti in termini di potenza e rapidità di fuoco. Anche nelle sezioni di mappa con i tank si possono percorrere alcune parti che rigenerano le risorse vitali e le energie per i poteri speciali.
Una sfida consistente per un videogioco su Tron sono poi gli scenari. Il film originale non brillava certo per la bellezza delle ambientazioni che, se da una parte erano originali, dall'altra erano assolutamente ripetitive a causa della stilizzazione delle forme e del ripetersi degli stessi colori. Purtroppo, Propaganda Games non è riuscita a vincere questa sfida, visto che Tron Evolution, e probabilmente questa è la principale pecca, è terribilmente ripetitivo sia come scenari che come gameplay. Se nella prima parte prevale il classico colore blu, nella seconda prevarrà il verde, ma i mondi di gioco rimarranno popolati sempre dagli stessi oggetti, e i nemici avranno modelli poligonali praticamente sempre uguali.
Propaganda Games ha usato la tecnologia Unreal Engine 3 per Tron Evolution. Purtroppo, però, i livelli di gioco non sono sufficientemente densi sul piano poligonale e, come abbiamo detto, gli scenari sono quasi sempre uguali. Anche l'alter ego del protagonista è piuttosto scarno sul piano del dettaglio. Sono apprezzabili, invece, le animazioni, con tanti movimenti possibili soprattutto nelle parti da platformer.
Tron Evolution è un gioco immediato, facile da apprendere e privo di sezioni particolarmente ostiche. Inoltre, anche la componente platforming è molto indulgente, visto che non servono salti assolutamente precisi per proseguire nei livelli di gioco. Anche gli enigmi sono molto facili. Inoltre, le parti della mappa in cui si deve saltare per proseguire vengono evidenziate visivamente, quindi non c'è quasi mai da scervellarsi per capire come proseguire. Se un combattimento risulta particolarmente ostico, inoltre, si può andare in pausa e selezionare un livello di difficoltà inferiore e, quindi, proseguire. Ci sono tre livelli di difficoltà e anche al più difficile rimangono le sottolineature che fanno capire come proseguire.