MMORPG e Il Signore degli Anelli, la parola a Turbine
Lo sviluppo de Il Signore degli Anelli Online: Le Ombre di Angmar è stato travagliato, passato attraverso diversi produttori ed una lunga fase di test. Adesso tutto sembra essere pronto. Scopriamo i pregi e i difetti di un prodotto solido, ma scarsamente innovativo.
di Rosario Grasso pubblicato il 11 Aprile 2007 nel canale VideogamesPvP, PvMP e crafting
Possiamo trasformarci in orchi, ragni, urukai arcieri o guerrieri, lupi. Ogni personaggio ha delle magie a disposizione e un certo quantitativo di "destiny point". Portando a termine delle quest, con caratteristiche simili a quelle tradizionali, o uccidendo dei personaggi buoni, otterremo ulteriori "destiny point". Questi andranno spesi per acquisire nuove magie. I personaggi malvagi sono subito di livello 50 e non possono acquisire ulteriore esperienza.
Nelle Ettenmoors si può entrare anche con i personaggi buoni, ma occorre essere almeno di livello 40. Vi sono delle fortezze che possono essere strappate dal controllo dei personaggi malvagi o da quello degli NPC. Per il resto, le Ettenmoors sono comprendono città, NPC e mostri come nel resto dell'Eriador.
In definitiva, questa componente risulta del tutto insufficiente per consentire al MMORPG di Turbine di competere con altri prodotti del genere in riferimento al PvP. La software house degli Asheron's Call, insomma, sembra sottovalutare questa componente, esattamente come avvenuto con Dungeons & Dragons Online. Durante il beta test, probabilmente per il fatto che vi sono ancora pochi personaggi ai livelli avanzati, le Ettenmoors sono scarsamente popolate, il che praticamente impedisce di accedere a questa componente de Il Signore degli Anelli Online.
Per il resto l'unico altro tipo di PvP presente è quello dei duelli. Questi ultimi possono essere ingaggiati in qualsiasi momento, previo consenso di entrambi i giocatori. In definitiva, bisogna attendere ancora un po' per avere un PvP competitivo, il quale probabilmente arriverà con le espansioni del gioco (qualcuno ricorda cosa è successo con City of Heroes/City of Villains?).
Non presenta particolari innovazioni neanche il crafting, ovvero il creare oggetti o nuovi tipi di equipaggiamento. Queste procedure dipendono dal praticare una determinata professione. Le professioni in totale sono sette, mentre ogni personaggio può accedere al massimo a tre di queste. La selezione delle professioni dipende dalla vocazione scelta. Si tende verso un certo equilibrio, visto che ogni vocazione comprende solitamente una professione che propende alla raccolta, una che propende alla costruzione e una che necessita di materie prime. Ogni professione sottende ad un livello di esperienza, solamente con l'esperienza necessaria si accede a determinate ricette.