Le bambine terribili di Rule of Rose – intervista ai distributori
Intervista esclusiva ai distributori del gioco che ha suscitato tante polemiche e collezionato censure in diversi paesi europei. Rule of Rose merita davvero un trattamento particolare o è vittima di una reazione esagerata? Vince realmente chi seppellisce la bambina?
di Jonathan Russo pubblicato il 05 Dicembre 2006 nel canale Videogames
76 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuando lavoravo in un grande centro commerciale le MAMME compravano GTA per il figlio di 10 anni perchè tutti i suoi amici lo avevano...
Forse dovremmo "censurare" il comportamento di certi genitori...
e questo sarebbe il vg che quei bravi giornalisti e politici "censori", che evidentemente al momento non avevano nulla di meglio da fare, hanno eretto a pietra dello scandalo, ad esempio di uno dei mali della società moderna ?
( )
ps:
[QUOTE=Simona Bassano, marketing manager di Halifax, intervistata nell'articolo]Rule of Rose non era un titolo di punta per il mercato PS2. Anche dal punto di vista tecnico, non ambisce ad esserlo
ehm... davvero ? dagli screenshot non l'avrei mai detto...
(ma sono frame, poi ingranditi, della versione psp, se esiste, o... hanno usato il devkit della gloriosa psx per sviluppare questo gioco ? ...
... secondo me non è per i contenuti che sony non ha voluto essere il distributore in europa... )
Forse dovremmo "censurare" il comportamento di certi genitori...
Si comportano così solo x i loro comodi...gli comprano ciò che chiedono così li parcheggiano davanti la console e non rompono le palle...egoismo e diseducazione palese
scusa ma quella virgolettata sarebbe semplicemente, anche se sottile e "lieve", manipolazioene e distorsione dell'informazione appositamente confezionata proprio per indurre reazioni come quella che dici nel pubblico non informato, e un "giornalista non informato" dovrebbe essere una contraddizzione in termini, fa parte del lavoro del giornalista (e non come opzione) informarsi bene e a 360° su un argomento se vuole/deve tratatrlo nell'ambito della professione...
un giornalista disinformato (anche solo in parte) nel fare il suo lavoro è inaccettabile... come per es un programmatore c che nel codice referenzia a seconda di come torna gli comodo locazioni degli array oltre la dimensione iniziale allocata (o "meglio" ancora li dischiara e li usa senza allocarli affatto ) e poi, dopo che avendo eseguito l'app è andata in crash per solidarietà pure la macchina del caffè in corridoio, dice "ops, non sapevo che devo (ri)allocare preventivamente la memoria"...
Il mio appunto non è riferito all'intervista, ma al polverone che una polemica gratuita, scaturita da giornalisti troppo perbenisti che ne hanno fatto un caso di stato.
Ritengo che il gioco di per se non risulti fuori dall'ordinario, ma l'argomento trattato dai loro ideatori IMHO era mirato a suscitare quello scalpore, che la curiosità della gente avrebbe convertito in efficace marketing.
Ricorda vagamente Carmageddon, che la gente ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli.
Purtroppo basta che tu legga la rubrica "high tech" del venerdì, e molte altre "scempiaggini" simili per renderti conto che c'è molta disinformazione sul mondo dell'informatica. Il problema è che mancano persone realmente preparate che possano contrapporsi, perché l'esigenza dei media in generale è quella di vendere, e l'"uso comune" di oggi è quello di trattare l'informatica con molta disinformazione, giustificando tale "stragegia" dicendo che si vuole "semplificare il concetto" per renderlo alla portata di tutti. Alla base c'è ovviamente la volontà della maggior parte degli individui di fare il minor sforzo possibile, sia da parte del giornalista che da parte del lettore . Ovviamente ci sono le eccezioni, come in tutte le categorie .
Il problema è sempre quello ed è vecchio come il mondo: la disinformazione.
Evidentemente no: se così fosse stato, avresti capito che il giudizio sul gioco dal punto di vista prettamente tecnico dell'autore è tutt'altro che quello che in termine tecnico può definirsi una "marchetta".
Se invece il tuo commento era un tentativo di farci vedere quanto un utente possa essere superficiale nel postare, hai pienamente colto nel segno.
* powned *
P.S. ve lo ricordate?
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