Sony espande la battaglia legale sul Jailbreak per PS3 anche ai distributori
Lo rivelano alcuni documenti legali. Oltre i creatori del Jailbreak, adesso vengono coinvolti anche i negozianti che distribuiscono soluzioni basate sul codice che viola il sistema di protezione di PlayStation 3.
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Settembre 2010, alle 11:09 nel canale VideogamesSonyPlaystation
Sony ha esteso la sua azione legale ai rivenditori che distribuiscono soluzioni basate sul Jailbreak di PlayStation 3 che si sta diffondendo a partire dall'Australia ormai da un mese (vedi qui). Se la battaglia legale inizialmente coinvolgeva solo i creatori di questa soluzione, adesso tira dentro anche coloro che vendono soluzioni, come dongle e controller, basate sul codice che viola il sistema di protezione anti-pirateria di PlayStation 3.
I rivenditori indicati da Sony nei documenti legali sono PSGroove, PSFreedom e OpenPSJailbreak. Sony in passato è riuscita ad ottenere un'ingiunzione temporanea per bloccare la commercializzazione di queste soluzioni per l'Australia, la nazione dalla quale tutto è partito. Però le periferiche modifcate si stanno diffondendo anche in altri continenti e il codice è stato riscritto per funzionare anche con smartphone come Nokia N900 e Palm Pre. Inoltre, si stanno diffondendo dei controller contraffatti con le stesse sembianze dei DualShock e SixAxis originali (vedi qui).
La battaglia legale di Sony contro la diffusione delle soluzioni basate sul Jailbreak sta prendendo diverse direzioni. Nei giorni scorsi, Sony ha, infatti, depositato presso la Corte Federale della California una mozione per respingere la causa collettiva avviata contro il colosso nipponico per aver rimosso la funzione di installazione di altri sistemi operativi da PlayStation 3, avvenuta con il rilascio del firmware 3.21. La causa collettiva è stata avviata nello scorso aprile con l'accusa per Sony di "aver rimosso intenzionalmente una funzione che in origine era pubblicizzata come disponibile". Citando alcune frasi presenti nei termini di servizio di PlayStation Network, Sony spiega che che l'utente finale non è proprietario del software presente nella console, come riferito qui.
Oltre che in tribunale, Sony è impegnata a contrastare la pirateria anche attraverso il software. Il firmware 3.42 per PlayStation 3 ha infatti disabilitato i dongle USB che consentono di effettuare il Jailbreak, oltre che il software basato sugli smartphone. Il firmware 3.50, invece, impedisce ai controller contraffatti di funzionare.
31 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIntanto per colpa della pirateria come al solito a rimetterci sono gli utenti seri e onesti
una battaglia persa
come da titolo, nulla da aggiungere (povera Sony!)Intanto per colpa della pirateria come al solito a rimetterci sono gli utenti seri e onesti
e tu ci credi anche?
io invece credo che il groove abbia le potenzialita per estendere le funzionalita della ps3, e non solo di far girare giochi pirata...
poi comunque sia sono punti di vista...
io invece credo che il groove abbia le potenzialita per estendere le funzionalita della ps3, e non solo di far girare giochi pirata...
poi comunque sia sono punti di vista...
si ma quanti useranno questa possibilità per espandere le potenzialità della console mentre quanti saranno quelli che pirateranno, avremmo un rapporto circa 10:90.
Comunque quello che mi da più fastidio che alla fine ci rimettono solo gli utenti onesti
Fino alla PS2 Sony ci ha solo guadagnato enormi fette di mercato dalla pirateria.
In 4 anni di totale assenza di pirateria (e anche oggi credo che sia limitatissima, praticamente ristretta ad un'elite) i giochi continuano a costare una sassata, né più né meno rispetto a quelli per X360.
Saranno VENT'ANNI che si ripete che la pirateria NON è una causa per i prezzi alti. Al limite, la pirateria è un motivo per tenere lontani gli sviluppatori (come sta succedendo per il PC), ma decisamente questo rischio la Sony non lo corre.
Saranno VENT'ANNI che si ripete che la pirateria NON è una causa per i prezzi alti.
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Fino alla PS2 Sony ci ha solo guadagnato enormi fette di mercato dalla pirateria.
quoto, se OtherOS, così com'era concepito, era un pericolo, non andava rimosso ma solamente sistemato...
invece, con la scusa della pirateria, la sony ha tolto di mezzo una funzione scomoda...
In 4 anni di totale assenza di pirateria (e anche oggi credo che sia limitatissima, praticamente ristretta ad un'elite) i giochi continuano a costare una sassata, né più né meno rispetto a quelli per X360.
Saranno VENT'ANNI che si ripete che la pirateria NON è una causa per i prezzi alti. Al limite, la pirateria è un motivo per tenere lontani gli sviluppatori (come sta succedendo per il PC), ma decisamente questo rischio la Sony non lo corre.
prendiamo ad esempio l'altra concorrente di questa generazione, l'Xbox...
nonostante sia facilmente piratabile quanto vende, sia in software che in hardware?
non tutti gli utenti sono cosi smaliziati da moddare la propria console, e molti di quelli che lo fanno lo fanno per prova, per puro spirito di smanettone...
e molti smanettoni comprano software originale...
edit. eva, ma non eri stato sospeso? :P
Giochi Xbox (piratabile)=59.00 o 69.00 euro
Stessi Giochi PS3 (NON piratabile fino a ieri)=59.00 o 69.00 euro
La presa per i fondelli è palese.
E poi sparano a zero contro chi pirata o compra usato. Ma se ne andassero a baffan......
eh , ma che ci vo' fa, la pirateria è il male del XXI secolo, dovrebbero mettere il 41 bis per questi scariconi !
E poi rendere le licenze nominali, così da impedire quella piaga sociale che è il mercato dell' usato.
Infatti, conga !
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