Il 66% dei giocatori abbandona i giochi free-to-play dopo un solo giorno
Il dato proviene da uno studio condotto da Swrve sulle abitudini di 10 milioni di giocatori in un periodo di tempo di 90 giorni.
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Aprile 2014, alle 09:01 nel canale Videogames
27 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGià...infatti con Diablo3 hanno dovuto fare marcia indietro perchè il fatto che il gioco fosse praticamente un'estensione della casa d'aste lo aveva fatto criticare/snobbare/abbandonare da parte di molti, me compreso.
Ora finalmente è diventato io gioco che avrebbe dovuto essere
in questi giochi per diventare abbastanza bravo da competere con i top players, bisogna praticamente viverci dentro al gioco staccandosi dal monitor solo per andare in bagno, mangiare e dormire... rinunciando a qualsivoglia forma di vita sociale/reale.
quante volte ho provato ad approcciarmi ad un gioco multiplayer staccandomi poco dopo vedendo quei player che in meno di mezzo secondo ti shottano e pensando a quanto avrei dovuto rinunciare per diventare come loro...
suppongo che in quel 66% questo fattore sia abbastanza importante.
Il solito discorso qualunquista e superficiale.
Bella ricerca, davvero utile. Ne faccio uscire una io:
"Il 66% dei clienti di un supermercato che leggono le scritte sulla confezione di un nuovo prodotto non lo acquistano." o, ancora, "Il 66% dei clienti di un supermercato che partecipano all'assaggio gratuito di un prodotto nuovo non lo comprano". Adesso giù di pipponi e spiegazioni del cavolo su questi "strani ed inspiegabili" fenomeni.
Diciamocelo, quelli di Swrve non avevano nulla di meglio da fare che raccogliere cifre statistiche e farci uscire una "ricerca". Probabilmente è il loro mestiere ma quel che fa tristezza è che ci sia così tanta utenza che prenda seriamente certe cose.
CIAWA
E ci si può girare intorno quanto si vuole, ma il discorso è sempre la qualità delle produzione. L'ultimo free to play a cui ho giocato e Path of Exile, un gioco semplicemente magnifico per chi gradisce gli HeS e veramente free to play, nello shop si possono comprare solo effetti grafici che nulla hanno a che vedere col gameplay. Risultato: ci ho giocato per almeno 100 ore e ci ho speso circa 60€.
Poi ho provato COD ghost e in breve mi sono reso conto di aver buttato 30€. Non spenderò neanche 1 cent per i dlc di questo gioco.
Bella ricerca, davvero utile. Ne faccio uscire una io:
"Il 66% dei clienti di un supermercato che leggono le scritte sulla confezione di un nuovo prodotto non lo acquistano." o, ancora, "Il 66% dei clienti di un supermercato che partecipano all'assaggio gratuito di un prodotto nuovo non lo comprano". Adesso giù di pipponi e spiegazioni del cavolo su questi "strani ed inspiegabili" fenomeni.
Diciamocelo, quelli di Swrve non avevano nulla di meglio da fare che raccogliere cifre statistiche e farci uscire una "ricerca". Probabilmente è il loro mestiere ma quel che fa tristezza è che ci sia così tanta utenza che prenda seriamente certe cose.
CIAWA
Dai zio stai calmo, sopravviveremo anche a questa, senza troppi pipponi
Oltre alla dipendenza che dici questi giochi traggono la loro forza anche dal fatto che consentono di "spegnere" il cervello..e per come stiamo messi in Italia in questi anni direi che ci vanno a nozze.
Vedo sempre più gente azzeccata a sti giochini e persino mia madre che non ha mai avuto alcun interesse per i giochi ha bruciato mezze giornate a giocarci e la cosa non mi faceva affatto piacere..
Per fortuna ha superato problemi lavorativi e personali e non l'ho più vista bruciare il suo tempo davanti al pc ma si dedica a tutt'altro.
Mirano a quei pochi giocatori che diventano malati e rischiano poi di spendere cifre assurde,ovviamente è un mercato libero ma per me dovrebbero mettere un limite anche se alto ai possibili acquisti in app. Non è possibile sperperare centinaia e centinaia di euro per un gioco,rischia di diventare una malattia vera e propria,ma se un classico videogames single player una volta acquistato poi non lascia ulteriori problemi al portafoglio i free to play possono diventare veramente un dramma.Poi c'è il discorso che alcuni giochi sono fatti benino e per un po senza pagare riesci ad andare avanti almeno per 1 mesetto,altri sono chiaramente ridicoli e il gioco se non paghi è finito dopo il tutorial e lascia subito tempi d'attesa abnormi per andare avanti,uno dei peggio che ho provato per me è stato clash of clans ha avuto un grande successo ma io sono forse uno dei pochi che l'ha mollato dopo il tutorial.
Dai su, i non pay-to-win sono delle vere e proprie mosche bianche.
Nella stragrande maggioranza di 'sti "free to play", se non compri oro/monete/sarcavolo o fai il premium/abbonamento, non vai avanti o comunque rimani sempre a basso livello o vai avanti con una lentezza esasperante.
Mi piacerebbe avere un elenco, e sono serio, di giochi non pay-to-win: ho non poche difficoltà a trovare un gioco free to play per il quale non sia necessario pagare anche solo per qndare avanti.
L'ultimo che ho provato è stato lo stesso di dragon2002, clash of clans, vista quanta pubblicità gli fanno.
Ebbene, va tutto decentemente finchè hai gemme verdi: appena le finisci i tempi di sviluppo, costruzione e creazione unità diventano a dir poco biblici (già al secondo/terzo giorno di gioco alcune costruzioni richiedevano più di 24 ore di sviluppo) e la presenza di due soli costruttori limita ulteriormente la velocità di sviluppo.
Inutile dire che le gemme in gioco non le puoi ricavare (le puoi trovare random e in quantità infima, una quantità praticamente inutile), l'unico modo per ottenerle è comprarle.
Ovviamente l'ho disinstallato appena ho capito l'andazzo... peccato perchè il gioco in sè non sembrava male.
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