Gruppo pirata di videogiochi annuncia ritiro per misurare l'impatto sulle vendite
Il famoso gruppo cinese di pirateria informatica 3DM ha annunciato il suo ritiro dal mondo del cracking dei videogiochi. Per il momento si tratta di un anno sabbatico, ma potrebbe tramutarsi in qualcosa di maggiormente definitivo.
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Febbraio 2016, alle 15:21 nel canale Videogames3DM ha annunciato che non crackerà i videogiochi single player almeno per un anno allo scopo di misurare l'impatto che oggi ha la pirateria sulle vendite internazionali di videogiochi. Dopo un meeting interno tenutosi nei primi giorni del nuovo anno, la leader del gruppo, che si fa chiamare Bird Sister, ha fatto sapere che a partire dal capodanno cinese (8 febbraio) non verranno più rilasciati crack per i giochi single player, e questo varrà almeno per un anno.
3DM è un gruppo diventato famoso soprattutto per i suoi crack a Grand Theft Auto V e Fifa 15, motivo per cui attira mensilmente sui suoi forum milioni di giocatori non disposti a spendere per giocare. Dunque la decisione del team adesso resa pubblica potrebbe avere un impatto notevole su tutta l'industria dei videogiochi.
3DM afferma che riesaminerà la situazione quando ci sarà un volume sufficiente di dati a proposito di quello che è il normale impatto sulle vendite in relazione all'attività di un gruppo di questo tipo. Già a gennaio 3DM aveva espresso le sue preoccupazioni sul futuro della pirateria dei videogiochi in relazione alla continua evoluzione delle tecnologie anti-pirateria.
Ci si riferisce soprattutto al sistema anti-tamper Denuvo sviluppato dalla software house austriaca Denuvo Software Solutions GmbH. Giochi come Fifa 16 e Just Cause 3, che usano proprio questo sistema anti-pirateria, non hanno ancora un crack, sebbene siano usciti ormai da diversi mesi. L'ultimo gioco di prima fascia che è stato crackato in meno di 30 giorni è Dragon Age Inquisition, il cui rilascio risale addirittura al 2014.
Il gruppo cinese è al lavoro da diversi mesi nel tentativo di violare l'ultima versione di Denuvo, ma dopo tanti sforzi ha deciso di gettare la spugna, perlomeno per il 2016. E allo stesso tempo verificare se la sua uscita dall'equazione possa effettivamente corrispondere a una crescita del mercato PC.
Ci si può lamentare, insomma, del fatto che le tecnologie anti-pirateria abbiano ormai raggiunto un livello di sofisticazione così solido senza essere invasive rispetto all'esperienza di gioco dell'utente? 3DM girerebbe la domanda in un altro senso: l'industria dei videogiochi può veramente progredire ancora senza il "supporto" della pirateria?
51 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVedo anche col mio gruppo di amici "smanettoni", fino a qualche anno fa piratavano tutti, oramai non pirata quasi più nessuno.
Ovviamente ci saranno sempre quelli che "io non pagherò mai per un giochino" e piratano a prescindere anche giochi da 1€, ma fortunatamente sono sempre meno.
Tipo un'amico che mi chiedeva dove avessi trovato un giochino mobile completo, che lui stava cercando da una settimana senza trovarlo... "semplice l'ho comprato, 0,79 centesimi" e lui ma l'hai comprato? Ma figurati se io spendo soldi per un giochino.!
Cioè una settimana di tempo perso in ricerche non valgono 80 centesimi??
In particolare sarei curioso di vedere l'andamento dei prezzi dei giochi imposti dalle software house.
In particolare sarei curioso di vedere l'andamento dei prezzi dei giochi imposti dalle software house.
La PS4 e la One sono (ad oggi, a parte alcune cose in brasile) ancora inviolate ed i prezzi sono sempre alti.
Esatto!
Senza lo spauracchio del crack, cartelli a gogò e prezzi sempre in ascesa.
In particolare sarei curioso di vedere l'andamento dei prezzi dei giochi imposti dalle software house.
Se riescono ad elimitare la.pirateria e le key saranno tempi duri con la fine degli sconti a breve.
Ma con tutta la roba che abbiamo arretrata gli scaffali si riempirebbero.
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