Chris Roberts: avrei voluto spiegare meglio le fasi di sviluppo di Star Citizen
In una recente intervista il leader di Cloud Imperium Games ha cercato di spiegare come mai lo sviluppo di Star Citizen stia richiedendo così tanto tempo per essere ultimato.
di Davide Spotti pubblicata il 18 Febbraio 2016, alle 09:01 nel canale VideogamesStar Citizen
La campagna kickstarter di Star Citizen ha avuto inizio nel 2012 e da allora alcune porzioni del gioco sono state rese disponibili per i backer che hanno sostenuto il progetto, sebbene il gioco sia ancora lontano dalla versione definitiva. Il creatore del gioco, Chris Roberts, ha dichiarato durante un’intervista rilasciata alla BBC che avrebbe voluto spiegare in modo più esaustivo tutte le fasi attraversate dal progetto in questi anni. In buona sostanza il leader di Cloud Imperium Games ritiene che i fan avrebbero dovuto essere informati sull'espansione del progetto, specialmente dopo che i finanziamenti hanno ampiamente superato il tetto dei 100 milioni di dollari.
“Uno degli ossimori del crowdfunding è che si chiede denaro per realizzare un titolo, ma non si conosce quanti soldi si riuscirà a ottenere. A meno che non si voglia semplicemente intascare il denaro in eccesso, che non fa decisamente per me; ciò che desidero è realizzare il miglior gioco possibile”.
Roberts ha proseguito facendo presente che, nel mercato tradizionale, il pubblico non viene a conoscenza della quantità di rinvii e cancellazioni che normalmente sono la norma dietro le quinte e che al contrario con il crowdfunding questo genere di problematiche viene a galla in modo molto più evidente.
“I giochi vengono cancellati di continuo. I giochi vengono rinviati. Quando sentite parlare di un titolo probabilmente è già stato in sviluppo per tre anni e ha già subito una serie di rinvii. Ci sono tutta una serie di fattori che conosco da quando facevo parte di EA o lavorando con Microsoft; molti giochi venivano cancellati, un sacco erano rinviati. Tali dinamiche richiedono sempre più tempo rispetto a quello che si pensa. Ma di solito il pubblico non ne è consapevole”.
Roberts non ha escluso l’eventualità che il suo studio possa proporre ulteriori campagne di crowdfunding in futuro, ma ha aggiunto anche che si preoccuperebbe di spiegare in modo più accurato le incognite che possono riguardare la creazione di un videogioco, affinchè il pubblico possa orientarsi un po' meglio.
“Penso che dal punto di vista del crowdfunding possiamo tutti svolgere un lavoro migliore. Qualora dovessi scegliere di nuovo questo percorso credo che sarei più specifico, direi che con una quantità di denaro più elevata anche gli obiettivi cambierebbero e con loro pure le tempistiche”.
Nel corso del suo intervento Roberts ha comunicato che oltre 1 milione di persone si è registrata per tenere traccia dei risultati di Star Citizen, e che questo fattore ha sia lati positivi che negativi. Da un lato il supporto continuo, dall'altro l'eccessiva dose di persone che si sentono autorizzate a dare consigli.
“Adesso ci sono un milione di game designer, un milione di sviluppatori, un milione di CEO che ci dicono cosa dobbiamo fare”, ha concluso Roberts con un tocco di sarcasmo, sebbene al contempo abbia anche speso alcune frasi di ringraziamento per il grande supporto che la community sta offrendo al team.
100 Commenti
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Finanziatori fate una class action che questo vi sta rubando soldi.
Finanziatori fate una class action che questo vi sta rubando soldi.
ecco 5 persone che hanno perso l'occasione di stare zitte
Convincici, dopo 3 anni di attesa per niente, che non hai BUTTATO AL CESSO i tuoi soldi o TACI
Cosa ho detto di sbagliato? Roberts ha incassato oltre 100 milioni di dollari sulla fiducia. La EA li incassa nel momento in cui vende il suo prodotto (schifoso o meno, con bug o meno, ma sta vendendo qualcosa). Quindi, ripeto, se domani EA decidesse di rinviare FIFA 17, ci starebbe rimettendo risorse proprie, dato che, a meno che non siano cambiate le cose, ad oggi non sta chiedendo finanziamenti per un prodotto da realizzare.
Io solo questo ho detto. Quindi Roberts non dovrebbe nemmeno citare delle realtà con business model differenti da questo; può solo citare altri progetti che utilizzano il crowdfunding.
sarà uno di quelli che ha finanziato il gioco coi fogli da 100 € e adesso per vergogna difendono a spada tratta roberts
Indipendentemente dal modo in cui un gioco è finanziato, le problematiche di sviluppo sono le stesse.
A me sembra che in questo articolo Roberts stia facendo una sorta di mea culpa per non avere spiegato con sufficiente chiarezza cosa il finanziamento ricevuto tramite kickstarter avrebbe comportato.
Chiunque sia abbastanza informato sul mondo dei videogiochi sa bene che occorrono parecchi anni per svilupparne uno. Se tu finanzi un progetto agli albori, beh, devi mettere in conto di dover aspettare divesi anni prima di poter mettere mano ad un prodotto utilizzabile.
Direi che la stragrande maggioranza di chi ha finanziato il progetto non aveva però questa consapevolezza, e da qui le critiche dei finanziatori e il "mea culpa" dell'autore per non aver chiarito questi aspetti.
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