StarCraft Remastered: Blizzard rimette a lucido il suo classico

StarCraft Remastered: Blizzard rimette a lucido il suo classico

Blizzard rimette a lucido il suo classico RTS sci-fi, per riproporlo oggi ai vecchi fan e alle nuove leve. Un capolavoro di ormai vent'anni fa può avere senso ancora oggi?

di pubblicato il nel canale Videogames
Blizzard
 

StarCraft non ha certo bisogno di presentazioni. E' una delle proprietà intellettuali più note della storica software house Blizzard e uno dei capisaldi del genere degli RTS. Un genere con radici profonde (precursori possono ritenersi già alcuni titoli di Commodore 64 e ZX Spectrum), ma che per diventare quello che conosciamo oggi, ha attraversato una lunga evoluzione nel corso del tempo. Nei primi anni novanta, ad esempio, titoli come Dune II, WarCraft e Stronghold hanno iniziato a canonizzare alcune delle meccaniche standard: raccolta delle risorse, costruzione degli edifici, controllo delle unità.

RTS, un genere con radici profonde, precursori possono ritenersi già alcuni titoli di Commodore 64 e ZX Spectrum
Verso la fine degli anni novanta c'è stato il momento forse più felice per gli strategici in tempo reale, in cui meccaniche ed equilibri di gioco hanno raggiunto vertici di qualità estremi, e hanno visto la luce capolavori assoluti, come StarCraft, Age of Empires II, Command & Conquer. Il grande riscontro ottenuto dagli RTS ha generato, negli anni successivi al duemila, un proliferare di titoli a dir poco esagerato (WarCraft III, Age of Mythology, Europa Universalis, Empire Earth, Rise of Nations, Praetorians... per fare solo qualche nome). Molti di questi titoli hanno lasciato il segno, in alcuni casi portando vero valore aggiunto al genere, ma in molti altri casi ci siamo dovuti sorbire cloni dei titoli di maggior successo. Inevitabile, quindi, una flessione sempre più marcata nel tempo, sia del tasso di produzione di titoli RTS, sia delle novità al gameplay introdotte dai nuovi esponenti del genere.

Ma torniamo a StarCraft (intendendo la versione completa del primo capitolo, inclusiva dell'espansione Brood War). Inutile spendere parole a descrivere il gioco, trattandosi di uno dei nomi cardine dell'età dell'oro degli RTS, un pilastro fondamentale del genere, caratterizzato da un equilibrio di gameplay assolutamente perfetto, un apice forse ancor oggi ineguagliato. Quando tra amici parliamo di strategici e salta fuori StarCraft, mi piace descriverlo come l'equivalente videoludico degli scacchi: ha pochi pezzi utilizzabili (solo tre razze) e le mosse possibili sono abbastanza chiare (s’impara presto ogni unità contro chi è favorita o sfavorita), eppure riesce a garantire innumerevoli approcci strategici differenti e un coefficiente di rigiocabilità elevatissimo. A conforto di quest’affermazione il fatto che StarCraft è entrato presto nel circuito degli e-Sport ed ancora oggi è assai giocato in tutto il mondo, in particolare in oriente (in Corea del Sud è quasi sport nazionale, sempre seguitissimo).

Starcraft è uno dei nomi cardine dell'età dell'oro degli RTS
Mettiamo però subito in chiaro una cosa. StarCraft è un titolo ferocemente anni 90. Intendendo con questo che il gioco offre un livello di sfida che oggi verrebbe definito "punitivo" (Dark Souls insegna) e una curva di apprendimento assai ripida, ma che allora era la complessità che ci si aspettava dai videogiochi più blasonati (anche Age of Empires II faceva scuola da questo punto di vista). Intendendo con questo che la campagna complessiva (tra titolo base ed espansione), che si snoda attraverso sei atti e ci fa controllare tutte e tre le razze del gioco, è lunga e impegnativa, e completarla al livello più difficile è un'avventura ardua ed epica. Intendendo con questo che padroneggiare il gameplay richiede livelli di strategia, impegno e concentrazione che oggi sarebbe impensabile chiedere al casual gamer che preferisce giocare agli strategici da smartphone (dignitosi anch'essi di esistere, per carità). Intendendo con questo che senza adeguata esperienza e preparazione, partecipare a una partita on-line sui server competitivi (ad esempio il celeberrimo Fish) significa quasi sistematicamente essere asfaltati in pochi secondi da uno dei tantissimi ed agguerriti campioni della community del gioco. Intendendo con questo che il titolo ha anche alcune limitazioni anacronistiche, come la mancanza della coda di produzione, l'impossibilità di controllare più di dodici unità o un pathfinding acerbo, impensabili negli RTS odierni, e che invece noi ci trovavamo a dover gestire, nostro malgrado, come variabili di gioco del pacchetto completo. Oggi viene usata spesso l'espressione "easy to play, hard to master": ecco, in sintesi StarCraft (e molti altri titoli coevi) erano "hard to play, very hard to master".

Passiamo ora ad analizzare la nuova versione del gioco, oggetto di quest’articolo. Blizzard ha approcciato il remastering del titolo in maniera ben precisa. Innanzitutto estrema fedeltà rispetto alle release originali, un qualcosa che può sembrare semplice in linea teorica, ma che a conti fatti è stato più difficile del previsto, giacché il codice sorgente di StarCraft è andato in gran parte perduto, e gli sviluppatori di Irvine hanno dovuto ricostruire le parti mancanti, avvalendosi poi di un folto team di pro-gamer per verificare l'aderenza del risultato all'esperienza originale di gioco. E l'estrema fedeltà include anche le limitazioni e i difetti citati prima, proprio perché l'obiettivo dichiarato è la riproposizione esatta di ciò che era StarCraft. L'unica novità vera e propria introdotta per il gameplay di questa edizione rimasterizzata è un nuovo sistema di ladder e matchmaking, con opzioni aggiuntive rispetto al passato, una feature sicuramente assai apprezzata.

Innanzitutto estrema fedeltà rispetto alle release originali: può sembrare semplice ma è più difficile del previsto, giacché il codice sorgente di StarCraft è andato in gran parte perduto
Il secondo driver dell'operazione è stato l'aggiornamento del comparto audio/video, che soprattutto per la componente visiva, ha risentito di più il passare degli anni. Il lavoro che è stato fatto è a nostro avviso eccellente: supporto per il widescreen (16:9), dettaglio grafico con una risoluzione che arriva ai 4K, con ogni oggetto di gioco ridisegnato da zero in alta definizione, mantenendo l'originale caratterizzazione estetica. Il risultato è talmente fedele che a prima vista si può sottovalutare il restauro effettuato, in quanto la grafica è a prima vista identica a quella di vent’anni fa: il tasto F5 (che effettua la transizione tra grafica originale e restaurata) consente invece di apprezzare l'enorme scarto tra le due rese visive e la qualità del risultato finale ottenuto.

Oltre alla revisione fedele della grafica in-game, alcuni elementi grafici sono stati rivisti completamente o rimpiazzati con le versioni di StarCraft II (ad esempio i ritratti delle unità), per conferire una maggior omogeneità di stile tra i due capitoli. Molto apprezzata l'aggiunta, tra le missioni della campagna, di interludi animati che narrano la storia originale con una nuova veste grafica, dettagliando alcuni passaggi della trama sottaciuti nell'originale (molto spartana, dal punto di vista dell’eloquenza). Meno apprezzata la qualità dei filmati: d’accordo con la fedeltà all'originale, bene l'operazione di pulizia effettuata, ma il peso degli anni è troppo vistoso, e già che c’erano, un rework in CGI odierna dei filmati sarebbe stata la proverbiale ciliegina sulla torta: per ogni emergenza nostalgia, il tasto F5 avrebbe preservato le versioni originali. Anche il comprato audio è stato adeguato ai nuovi standard odierni. La colonna sonora e i dialoghi originali sono stati registrati di nuovo e rimasterizzati, e il nuovo doppiaggio si è avvalso delle stesse voci di StarCraft II. In sintesi, un remastering quasi ineccepibile.

Supporto per il widescreen (16:9), dettaglio grafico con una risoluzione che arriva ai 4K, con ogni oggetto di gioco ridisegnato da zero in alta definizione, mantenendo l'originale caratterizzazione estetica
Prezzo di StarCraft Remastered? Ho già letto su diversi forum molti commenti sarcastici sull'operazione, che criticano i 14,99 euro fissati da Blizzard per aggiudicarsi questa versione rimasterizzata. A nostro avviso il prezzo è onesto e commisurato alla mole di lavoro eseguito dalla compagnia per tenere in vita questa sua opera memorabile, adeguandone nel contempo la fruizione audiovisiva agli standard odierni (alcuni dei video a corredo di quest’articolo lo testimoniano). Inoltre l'operazione di Blizzard è cristallina: il gioco originale e la sua espansione, infatti, ora non sono più a pagamento, ma disponibili gratuitamente per tutti sotto la nuova label di StarCraft Anthology, e solo chi vuole usufruire dei contenuti della versione rimasterizzata, potrà acquistarli.

Nessuno è obbligato ad acquistare le remastered dei grandi classici e si può vivere lo stesso senza sapere chi sia Guybrush Threepwood
A distanza di quasi vent'anni, Blizzard propone una versione rimasterizzata di StarCraft, ampiamente riveduta sotto il profilo tecnico, per adeguarla agli standard odierni, ma intatta dal punto di vista del gameplay: immutata l'esperienza di gioco (limiti e difetti compresi), immutato il livello di difficoltà, immutato il coefficiente di rigiocabilità. Un’operazione comune ai giorni nostri, dove le versioni remastered dei grandi classici sono all’ordine del giorno (da pochissimo è stato annunciato il remake in UHD degli Age of Empires), sintomo di un momento di riflessione secondo alcuni, di crisi di idee secondo altri.

Personalmente ritengo che le versioni rimasterizzate dei grandi classici, in particolare quelle che consentono lo switch al volo tra vecchia e nuova versione, abbiano molti aspetti positivi, in primis la possibilità di far conoscere i grandi classici alle nuove leve (oltre a regalare nodi alla gola di nostalgia ai vecchi fan). Non comprendo l’astio con cui una parte dell’utenza le critica e demonizza come becere speculazioni: nessuno è obbligato ad acquistarle e si può vivere lo stesso senza sapere chi sia Guybrush Threepwood. Chiaramente il vostro approccio personale alle versioni rimasterizzate è la misura del vostro potenziale interesse nei confronti di StarCraft Remastered.

Se avete sempre considerato StarCraft un gingillo per pro-gamer e non vi interessa rigiocare in altissima definizione questo capolavoro, se preferite gli strategici moderni che hanno un approccio più morbido (e includiamo in questa categoria anche lo stesso StarCraft II), che richiedono meno frenesia e offrono automatismi di supporto, probabilmente non avete ragioni per avvicinarvi a questa Remastered.

Se invece pensate che un capolavoro resta comunque un capolavoro anche col passare degli anni, se l'idea di ricompletare in UHD l'indimenticabile campagna del primo capitolo di una delle epopee spaziali più riuscite dell'universo videoludico vi stuzzica, se l'idea di confrontarvi con una community agguerrita non vi spaventa, o se amate il genere e l'ambientazione sci-fi ma non avete mai provato StarCraft (eresia!), allora questa Remastered fa assolutamente per voi.

  • Articoli Correlati
  • Diablo III: il passato, il presente e il Negromante Diablo III: il passato, il presente e il Negromante Blizzard sceglie la strada del DLC per aggiungere al terzo capitolo di Diablo la classe del Negromante, vecchia conoscenza del prequel, che si presenta oggi in una veste riveduta e corretta. Cerchiamo insieme di capire se la nuova classe costituisce valore aggiunto per il titolo e facciamo il punto sullo stato di salute del gioco
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
Rubberick19 Settembre 2017, 21:26 #1
Mi sono sempre domandato come mai tanto impegno su starcraft mentre Warcraft III e compari lasciati cosi' un pò in disparte..
Seangel19 Settembre 2017, 21:44 #2
anche se ho la versione in 3 cd questa Devo comprarla assolutamente... Warcraft 3 invece è stato affossato da WOW. Un vero peccato perche mi sarebbe piaciuto vedere la fine di Arthas per mano del principe Kael o di Illidan
Rubberick20 Settembre 2017, 01:29 #3
Originariamente inviato da: Seangel
anche se ho la versione in 3 cd questa Devo comprarla assolutamente... Warcraft 3 invece è stato affossato da WOW. Un vero peccato perche mi sarebbe piaciuto vedere la fine di Arthas per mano del principe Kael o di Illidan


Più che altro mi domando se faranno un Warcraft 4
Maxt7520 Settembre 2017, 07:06 #4
Favorevole ai remaster fedeli, se non altro per non perdere il titolo nei meandri delle compatibilita ecc..
Mi accodo alla richiesta di Warcraft 3. Non è possibile lasciare una saga cosi bella senza un altro seguito.
Seangel20 Settembre 2017, 09:53 #5
Eccomi di nuovo volevo solo segnalare un errore nella seguente frase:

si può vivere lo stesso senza sapere chi sia Guybrush Threepwood.

perché NON si può vivere senza sapere chi sia Guybrush Threepwood (temibile pirata)

Ovviamente si scherza
Korn20 Settembre 2017, 11:31 #6
non lo era già starcraft 2?
Turin20 Settembre 2017, 13:18 #7
Originariamente inviato da: Korn
non lo era già starcraft 2?


Non so cosa ci sia da asdare... SC2 è un gioco radicalmente diverso che convive tranquillamente con SC:R
Korn20 Settembre 2017, 15:00 #8
può darsi, a me è parso identico, ma non c'è stato feeling e l'ho abbandonato subito
BulletHe@d20 Settembre 2017, 15:09 #9
Blizzard ha sempre alternato WC a SC nei vari capitoli, ovviamente per la parte RTS SC2 per ora è l'esponente più moderno per la Blizzard e quindi questo unito al fatto che WoW è vivo e vegeto ancora preclude a breve termine (breve per i canoni Blizzard ma lungo per noi utenti XD ) un ipotetico WC4, anche perché la storia narrata obbligatoriamente attingerà da WoW visto che parte da appena 4 anni dopo i fatti narrati da WC3 (e quindi anche meno se consideriamo i fatti narrati nell'espansione TFT di WC3) poi se devo dire la mia credo che un WC4 nel futuro ci sarà ma bisognerà aspettare ancora un bel po' di anni.

Per quanto riguarda SC:RM lo trovo perfetto, e non vedo l'ora di avere lo stesso trattamento per i vecchi classici per finire la mia collezione di cui purtroppo manco della copia del primo WC e dell'unica exp del primo Diablo (HellFire fatto dalla Sierra e che ho comunque giocato)non ricordo dove ma avevo letto che la Blizzard ha intenzione dopo SC di fare la remastered proprio di D2 e WC3, anche se avrei preferito i primi 2 WC unito al primo Diablo che ancor oggi preferisco di gran lunga ai successivi anche se li reputo bellissimi, il problema è che oramai giocare a 640x480 su un 24 pollici vedendo tutto sgranato è infattibile XD Go Blizzard Go Go con le remastered !!!
alexbilly20 Settembre 2017, 15:28 #10
come mi piacevano le musiche di warcraft II.

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^