Xbox: l'intelligenza artificiale generativa aiuterà i creatori di videogiochi a scrivere i dialoghi
Microsoft Xbox ha annunciato una partnership con Inworld per fornire nuovi strumenti agli sviluppatori di videogiochi e aiutarli nella realizzazione dei dialoghi. Ma non tutti l'hanno presa bene...
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Novembre 2023, alle 14:28 nel canale VideogamesMicrosoftXbox
Da quando sono disponibili i nuovi strumenti di intelligenza artificiale generativa, diversi autori di videogiochi hanno iniziato a condurre esperimenti con modelli di linguaggio come GPT di OpenAI per migliorare i dialoghi e i testi all'interno dei giochi stessi. Queste soluzioni, infatti, offrono un grosso potenziale in termini di supporto alla creatività degli sviluppatori di videogiochi, riduzione dei costi e miglioramento dell'esperienza di gioco.
Anche Xbox proverà l'intelligenza artificiale generativa per potenziare i propri giochi. La divisione di Microsoft che si occupa di gaming ha, infatti, annunciato una partnership con Inworld AI, un'azienda che fa parte dell'insieme di realtà finanziate tramite il venture capital della stessa Microsoft conosciuto come M12.
Con questa collaborazione, Microsoft punta a riunire l'esperienza di Inworld con i modelli di IA generativa per lo sviluppo dei personaggi, le sue stesse soluzioni di intelligenza artificiale basate sul cloud (tra cui Azure OpenAI), le conoscenze tecniche di Microsoft Research sul futuro del gaming e i punti di forza del Team Xbox. "Insieme, puntiamo a fornire un set di strumenti AI multipiattaforma accessibile e progettato in modo responsabile per assistere e potenziare i creatori nella progettazione di dialoghi, storie e missioni" si legge nel post con l'annuncio.
Il progetto prevede due componenti: da una parte uno strumento che a monte possa aiutare gli sceneggiatori a scrivere storie e dialoghi, e dall'altra un motore integrato nel client di gioco in grado di generare dinamicamente narrazioni completamente nuove con storie, missioni e dialoghi inediti. Questo naturalmente aumenterebbe considerevolmente la complessità e la flessibilità dei giochi stessi, rinnovando continuamente l'esperienza del giocatore.
"Ci impegniamo a creare un’intelligenza artificiale responsabile fin dalla progettazione, basandoci sui principi di intelligenza artificiale di Microsoft" si legge ancora nell'annuncio. "La collaborazione con Inworld è un passo importante nel nostro viaggio per potenziare gli strumenti a disposizione degli sviluppatori di videogiochi".
Rassicurazioni che, però, evidentemente non sono state sufficienti, visto che molti sviluppatori e partner di Microsoft hanno reagito negativamente perché prevedono che i nuovi strumenti possano tradursi in licenziamenti all'interno dell'industria. "Molte persone saranno licenziate, i giochi peggioreranno e i dirigenti si arricchiranno" ha detto Rami Ismail (Vlambeer). "Sono amareggiato perché il nostro lavoro di doppiatori non esisterà più" ha rincarato la dose Elias Toufexis, colui che ha prestato la voce ad Adam Jensen nei giochi della serie Deus Ex e a Sam Coe di Starfield.
In altri termini, il settore dei videogiochi rischia di avviarsi sullo stesso percorso intrapreso dall'industria del cinema, che è andata incontro a un gravosissimo sciopero con gli attori e gli sceneggiatori che lamentano proprio i loro diritti nei confronti delle moderne tecniche di intelligenza artificiale. Queste ultime hanno il potenziale per soppiantarli e per creare al contempo risultati migliori e forme di narrazione inedite.
Del resto, Microsoft non è la prima che si sta muovendo nella direzione dell'intelligenza artificiale generativa in ambito gaming, come abbiamo visto nei casi di Ubisoft e di Blizzard.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHo scaricato un programma di partizione l'altro giorno,ci sono tutte le lingue,cinese,inglese,francese,portoghese,spagnolo,polacco e quant' altro ma l'italiano no.
Ho letto un articolo a riguardo, non traducono in italiano per una questione di costi,se la IA può portare a rendere più snello ed economico il processo,aiutando le traduzioni e gli studi di doppiaggio,ben venga.
Che per i creatori di software,che siano professionali,non professionali o videogiochi,il mercato italiano è troppo piccolo per investire soldi e risorse per le traduzioni dei programmi in italiano o della locazione/doppiaggio in italiano dei giochi.
Perfino i polacchi sono considerati più di noi......
Perfino i polacchi sono considerati più di noi......
L'Italia sarà dietro ma è sempre fra le prime 10-15 nazioni che giocano di più, quindi rilevante comunque.
Ma il punto principale non è questo, il punto principale è che la traduzione dei testi ha costi infinitesimali rispetto al budget di un opera tripla A, quindi dovrebbe cambiargli poco aggiungere una o piu' lingue. Tanto è vero che noi italiani abbiamo addirittura delle comunity di privati che lo fanno anche gratis.
Colgo anche l'occasione per far notare che se escludiamo GDR dove i testi sono numerosi e quelli ambientati in epoche medioevali usano anche spesso dialetti o modi di parlare particolari, tutti gli altri generi sarebbe sufficiente anche un google translate.
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