WorkBoy: ritrovata la periferica che trasformava Game Boy in un palmare

WorkBoy: ritrovata la periferica che trasformava Game Boy in un palmare

Tra le dozzine di periferiche e accessori dedicati a Game Boy, WorkBoy è considerato un tesoro perduto. L'add-on (hardware e software) non ha mai visto la luce, ma a 28 anni dal suo annuncio lo abbiamo finalmente visto in azione grazie alla scoperta del giornalista Liam Robertson.

di pubblicata il , alle 16:21 nel canale Videogames
Nintendo
 

Il Game Boy di Nintendo è con ogni probabilità la console portatile più popolare di sempre, considerando che, dal 1989 a oggi, ha venduto la bellezza di 118 milioni di unità vendute. Il piccolo gioiello della Grande N non viene ricordato solo per i suoi iconici giochi - come Tetris o Super Mario Land - ma anche e soprattutto per l'incredibile varietà di accessori a esso dedicati.

Una di queste periferiche risponde al nome di WorkBoy e, a differenza della più nota Game Boy Camera o del bizzarro Handy Boy, non ha mai visto il proprio debutto sul mercato. A 28 anni dalla sua presentazione, è stato trovato un prototipo funzionante dell'accessorio che avrebbe trasformato Game Boy in un pratico (e insolito) computer palmare.

WorkBoy, l'add-on per Game Boy che non ha mai visto la luce

Annunciato da Nintendo nel 1992, il WorkBoy era stato mostrato in azione durante il CES dello stesso anno: parliamo di un add-on che avrebbe esteso le feature del Game Boy sia sul fronte hardware che su quello software, introducendo alcuni strumenti dedicati alla produttività.

nintendo game boy workboy

La periferica consisteva di una piccola tastiera da collegare alla console, che ci avrebbe permesso di utilizzare un esclusivo pacchetto di 12 applicazioni, le quali includevano un calendario, una rubrica, un'agenda per gli appuntamenti e molto altro. Il software sviluppato da Nintendo per il WorkBoy avrebbe supportato cinque diverse lingue, tra cui l'italiano.

Insomma, la piccola console portatile del colosso di Kyoto sarebbe potuta diventare una vera workstation in formato ridotto. Nei piani di Nintendo, WorkBoy avrebbe dovuto vedere la luce tra la fine del '92 e la primavera del '93, ad un prezzo particolarmente alto per un "semplice" accessorio: tra i 79 e gli 89 dollari, almeno per il mercato statunitense. Oggi sappiamo che quel debutto non è mai avvenuto, a causa di alcuni ostacoli rilevati nelle ultime fasi di produzione.

La miracolosa (ri)scoperta della periferica dopo 28 anni

La storia del ritrovamento del WorkBoy ha quasi dell'incredibile. L'autore della (ri)scoperta è Liam Robertson, giornalista e videomaker per il canale YouTube DidYouKnowGaming, dove ha già potuto raccontare la storia di alcuni giochi e console ormai dati per dispersi.

Parlando con Robertson, il designer del WorkBoy Eddie Gill ha svelato l'esistenza di due soli prototipi: uno, molto probabilmente, sarebbe nascosto nei "sotterrannei di Nintendo", mentre l'altro apparterrebbe a Frank Ballouz, fondatore di Fabtek - azienda incaricata della produzione della periferica. Il giornalista si è dunque messo in contatto con Ballouz, che ha mostrato il famigerato WorkBoy durante la videochiamata con Robertson.

Non possedendo un Game Boy funzionante, Ballouz ha spedito il suo rarissimo prototipo all'Indiana Jones di DidYouKnowGaming per permettergli di effettuare eventuali test. L'unico tassello mancante era il software del WorkBoy, mai rilasciato e, pertanto, introvabile.

Paradossalmente, il colpo di fortuna di Robertson è stato il recente "Gigaleak" che ha colpito Nintendo sottraendole un'enorme quantità di dati; tra i file trapelati, a quanto pare, c'era anche una ROM del suddetto pacchetto software. Nel giro di pochi minuti il giornalista è riuscito a far girare le applicazioni del WorkBoy sulla sua console portatile.

3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info
joe4th28 Dicembre 2020, 16:52 #1
Quasi come Adam del colecovision... :-)
emac70028 Dicembre 2020, 18:33 #2
a me sembra più simile ad un agenda elettronica(gadget di tendenza al tempo) che ad un palmare.
biometallo28 Dicembre 2020, 19:08 #3
Originariamente inviato da: emac700
a me sembra più simile ad un agenda elettronica(gadget di tendenza al tempo) che ad un palmare.


Concordo e spero che l'autore dell'articolo fosse ironico quando a tirato in ballo il termine "workstation"

quello che invece mi incuriosisce e che non ho capito dal video è cosa avesse al suo interno come hardware supplementare, ora già per l'ingombro esagerato vien da se che non dovrebbe essere una semplice tastiera, ha anche due batterie rs2032 supplementari (che poi sono proprio quelle che si usavano nelle agende elettroniche) e dovrebbe gestire il realm time clock che il GB non ha, ma mi domando se comprendesse anche la memoria su cui per esempio sarebbero stati salvati i contatti della rubrica telefonica, dubito che fossero salvate nella cartuccia dove credo ci siano solo i pochi programmi.

Comunque a me pare che il primo problema di questa soluzione sia l'ingombro esagerato, già il GB primo tipo da solo era un bel mattoncino, ma questa tastiera sembra altrettanto voluminosa

Poi lo schermo del GB è fino troppo piccolo per questo tipo di utilizzo e il tutto non può neanche essere tenuto in mano ma va necessariamente appoggiato su un piano...

Che poi per me già le agende elettroniche classiche per me erano delle inutili trappolette figuriamoci questo accrocchio

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^