Videogiochi: la produzione si sposta in Cina

La Cina sta diventando un punto di riferimento per i grandi team internazionali, che con sempre maggiore insistenza si affidano a team di sviluppo cinesi per la produzione dei loro giochi più importanti.
di Rosario Grasso pubblicata il 29 Agosto 2007, alle 15:32 nel canale Videogames
94 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoperchè uno dei vantaggi invece potrebbe essere proprio il fatto che anche loro cominceranno pian piano ad utilizzare l'inglese, lingua infinitamente più adatta in ambito informatico, senza contare i linguaggi di programmazione, scritti con caratteri occidentali e con istruzioni inglesi (if, for, while....)
quindi non dovremmo imparare tutti il cinese come alcuni profetizzavano e profetizzano tuttora, ma saranno loro a imparare l'inglese...
Poi quando lavoravo con dei desginer cinesi per siti, erano i peggiori, si inventavano scuse dopo scuse poi alla fine li ho mandati a fanculo. poi facevano delle cose che potevo farle anchio e mi chiedevano un sacco di soldi
e non sono razzista, io stesso sono coreano.
Lo Sviluppo..bella cosa!
Questa poi la cito perchè è una furberia degli stereotipati stereotipatori: bonsai e vasi ming, pittura, porcellane, irrigazione e la civiltà stessa cinese non ti dice nulla? Ribadisco, visto che va tanto di moda, bonsai: da culture del Giappone qul sono ti garantisco che sono "made in China". Se non è bello questo...
Sono i cinesi stessi che pur di lavorare son disposti a farsi pagare meno di
noi: addirittura tutta la nostra "spazzattura elettronica" la raccattano e
riciclano loro (lavoro tossico), da oltre 20 anni, ma siccome ci faceva
comodo (o perchè c'era il vecchio regime) nessuno s'indignava.
Ora vai da loro e digli che a lavorare per 5 dollari l'ora (quando lo stipendio
medio è 40 dollari al mese*, in India e Cina) seduti in ufficio come
programmatori è farsi sfruttare, e guarda se non ti sputano (secondo me
ti riempiono di legnate).
*Si, vivono con 40 dollari al mese, ma stai pur sicuro che il cibo da loro non
costa quanto da noi e che non pagano 9 euro (12 dollari) per un chilo di
"pomodori biologici", tutti i nostri "standards" non valgono un tubo laggiù.
Magari l'Italia fosse al livello della Cina nel settore high-tech...
Isole felici per i salari ci sono un po' dappertutto, non solo in Cina (Repubblica Ceca e India); PERO' un imprenditore intelligente non bada solo al costo all'ora, è più interessato alla produttività/efficienza. Quindi se gli stipendi fossero bassi ma i cinesi poco talentuosi nella programmazione le software-house non si sarebberio spostati da dove erano.
Aspettiamo e speriamo che anche lì i salari si alzino un po' e poi vediamo che succede, ma nel frattempo bisogna studiare e aggiornarsi non limitarsi a ripetere Slogan sentiti in TV.
Innanzitutto smettiamola di considerarli come degli idioti. Non esiste un popolo + intelligente di un altro. Possono esistere PERSONE con gusto artistico differente o una intelligenza più elevata, ma assolutamente non esiste un popolo con caratteristiche migliori di un altro.
Partendo da questo principio, bisogna ragionare su un po' di cose. Una ventina di anni fa la Cina si può dire che fosse ancora fondata principalmente sull'agricoltura. Oggi praticamente tutto (dalle cose + elementari fino all'hi-tech) è prodotti in Cina. Ora non è che i cinesi si limitino solo a produrre come degli automi. I cinesi stanno acquisendo un forte know-how (conoscenza) e prima o poi potranno farlo valere e allora sì che saranno cavoli amari per noi. Sfido QUALSIASI nazione a poter contare su una ipotetica forza lavoro di oltre 1 miliardo di persone. Il loro unico limite attuale è che devono imparare a parlare inglese perchè la loro lingua è troppo complessa per gli altri e rimarrebbero in ogni caso troppo isolati. Ripeto che pensare che i cinesi siano degli stupidi, è da irresponsabili.
@Devils
Dubito che gli daranno 5 euro all'ora ai programmatori cinesi... A momenti cifre del genere non le danno in Italia...
si va bhe però tutto ciò che è bello in cina ha a che fare con la tradizione, ma la realtà moderna è cosa ben diversa... che poi abbiano i numeri per contare sia sulla qualità che sulla quantità non c'è dubbio, ma non c'è nemmeno il dubbio che all'est tendono a copiare tutte le soluzioni che sono state sviluppate altrove e che il made in china non è la garanzia di nulla di controllato è un dato di fatto... ovviamente non è così per tutti i prodotti esistenti ma è la tendenza del momento
Dubito che gli daranno 5 euro all'ora ai programmatori cinesi... A momenti cifre del genere non le danno in Italia...
Davvero? Urca le colf prendono almeno 8-10 euro l'ora (ovvio che non sto
parlando del nero ma dello "scoperto"
sbagliato tutto, di corsa tutti a fare le colfs!
PS: 5 dollari sono meno di 3,7 euro, attualmente, e non venirmi a dire
che esistono lavori (non in nero) meno pagati in Italia.
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