Valve ha rimosso da Steam decine di tributi all'attentatore della strage in Nuova Zelanda

In molti hanno inopportunamente associato il massacro di Christchurch, in Nuova Zelanda, ai videogiochi, come solitamente accade nei casi come questo. Su Steam, però, è successo qualcosa di più concreto
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Marzo 2019, alle 16:01 nel canale Videogames
33 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infolascia stare.... l'ignoranza non si discute
Poi se questo significa ledere la libertà di qualcun'altro, occhio libertà, non sensibilità, è giusto che ci siano delle leggi che lo evitino.
Togli pure razze ed etnine, ma metti "paura del diverso" che poi è proprio la traduzione letterale di xeonofobia, più ci si allontana dal proprio gruppo, a ciò che per noi è la norma, più si ha repulsione, una volta si odiavano quelli della città vicina, quelli della regione e via via, ora siamo a quelli che arrivano dagli altri continenti... in futuro chissà ci saranno gli extra terestri?
Su questa paura si costruiscono pregiudizi che radicandosi nella nostra cultura diventano luoghi comuni, e i sicilani sono tutti mafiosi, gli zingari tutti ladri ecc...
Si anche secondo me fa parte della nostra natura, o meglio oserei dire del nostro retaggio evolutivo, ma questo non significa che non si possa andare oltre e anzi direi che al giorno d'oggi dovremmo essere abbastanza razionali da capire che il valore di una persone non si evince dal colore della pelle... ma dal sistema operativo che usa o dal fatto che sia uno dei verdi o dei rossi...
Cioè se mio figlio diventasse un Applefag giuro che lo ammazzo con le mie mani!!!
A me pare che le due cose siano strettamente connesse, calunia, discriminazione, mobing, non sono entrambe le cose?
Credo che se si lasciasse libero l'odio di sfogarsi inevitabilmente ci sarebbe un escaletion che passa dalle violenze verbali fino agli scontri fisici, anche questo fa parte dei nostri genuini istinti animali..
Poi se questo significa ledere la libertà di qualcun'altro, occhio libertà, non sensibilità, è giusto che ci siano delle leggi che lo evitino.
Non si nasce per odiare qualcuno o qualcosa, è sempre una cosa indotta, e se nessuno può togliere via legislativa l'odiare (in privato), perché è una cosa che sta dentro di te e non si può proibire per legge, si può e si deve proibire la propaganda e l'incitamento che tendono a generare altro odio.
Poi, a tutti possono stare sulle palle certe questioni religiose o culturali che limitano la libertà degli individui, succede anche a me e con la maggioranza delle religioni (obbligo di vestire o di mangiare in una certa maniera, la sottomissione o il ruolo prestabilito delle donne, il giudicare quello che due persone consensualmente fanno nel proprio letto ecc..), ma questo non significa che io abbia il diritto di esprimere e promuovere concetti che possano spingere altre persone ad avere sentimenti negativi.
A tutto questo si risponde da un lato con la tolleranza, la laicità (inflessibile) dello stato, la cultura ecc... Dall'altro con le leggi che vigilano sull'irrazionalità e sui tentativi di prevaricazione di un individuo su un'altro.
Poi, a tutti possono stare sulle palle certe questioni religiose o culturali che limitano la libertà degli individui, succede anche a me e con la maggioranza delle religioni (obbligo di vestire o di mangiare in una certa maniera, la sottomissione o il ruolo prestabilito delle donne, il giudicare quello che due persone consensualmente fanno nel proprio letto ecc..), ma questo non significa che io abbia il diritto di esprimere e promuovere concetti che possano spingere altre persone ad avere sentimenti negativi.
A tutto questo si risponde da un lato con la tolleranza, la laicità (inflessibile) dello stato, la cultura ecc... Dall'altro con le leggi che vigilano sull'irrazionalità e sui tentativi di prevaricazione di un individuo su un'altro.
Non è una questione religiosa o altro, è un questione di "salute".
Se uno non può manco più dire "quello mi sta sul caxxo", allora ci saranno sempre più repressi e frustrati, che prima o poi esploderanno.
Mark Twain era solito scrivere lettere ingiuriose, roba da costringere l'altro a sfidarti a duello, verso chi gli "stava sulle balle". Le scriveva, buttava giù tutto quello aveva dentro e poi appena spedita, si sentiva meglio, soddisfatto, calmo e tranquillo. Le lettere chiaramente non arrivavano mai a destinazione, perché la moglie le toglieva dalla buca, senza dire nulla al marito.
Ecco, se non si lasciano sfogare le persone, se si soffoca il "diritto all'odio", poi magari qualcuno sbrocca. Tant'è che il presunto sentimento "razzista" che molti dicono stia nascend tra gli italiani, mica nasce perché c'è qualche politico che lo incita, ma nasce perché c'è gente che impone agli altri di non odiare. Per intenderci, fa più danni (molti più danni) uno che dice "gli immigrati ci servono", piuttosto che uno che dice "bisogna fermare gli sbarchi".
Semmai le persone vanno cresciute ed educate al non odiare, e quello non deve farlo lo Stato, ma imporre per legge di non provare ed esternare un sentimento legittimo (finché non si fanno danni fisici), è un'assurdità a parer mio.
Se uno non può manco più dire "quello mi sta sul caxxo", allora ci saranno sempre più repressi e frustrati, che prima o poi esploderanno.
Mark Twain era solito scrivere lettere ingiuriose, roba da costringere l'altro a sfidarti a duello, verso chi gli "stava sulle balle". Le scriveva, buttava giù tutto quello aveva dentro e poi appena spedita, si sentiva meglio, soddisfatto, calmo e tranquillo. Le lettere chiaramente non arrivavano mai a destinazione, perché la moglie le toglieva dalla buca, senza dire nulla al marito.
Ecco, se non si lasciano sfogare le persone, se si soffoca il "diritto all'odio", poi magari qualcuno sbrocca.
Semmai le persone vanno cresciute ed educate al non odiare, e quello non deve farlo lo Stato, ma imporre per legge di non provare ed esternare un sentimento legittimo (finché non si fanno danni fisici), è un'assurdità a parer mio.
Se le persone fossero tutte fondamentalmente razionali andrebbe bene, Ma il problema è che la moglie di Mark Twain non può rimuovere i commenti da facebook ne evitare che manifestazioni nel nome di sentimenti irrazionali facciano presa su altre persone irrazionali, quì entra in gioco lo stato.
A me non frega niente di quello che Pino dice al bar al suo amico Nando, ma quando le sue idee vengono incanalate e distribuite ad altri, allora c'è da vigilare seriamente.
Anche un nobil d'animo reagirebbe allo stesso modo in mezzo ad un gruppo di razzisti, o un religioso praticante non oserebbe chiedere di cessare le bestemmie in un luogo pieno di bestemmiatori provetti.
il punto trovo che sia che coi mezzi odierni qualunque idea (realistica o meno) ha più probabilità di raggiungere individui mentalmente instabili
quindi trovo comprensibile la cautela usata da valve
questo vuole i like sottoforma di pallottole, aò
A me non frega niente di quello che Pino dice al bar al suo amico Nando, ma quando le sue idee vengono incanalate e distribuite ad altri, allora c'è da vigilare seriamente.
Dipende sempre dal punto di vista con cui giudichi un'idea.
Perché qualsiasi idea, da un determinato punto di vista è giusta, ed è sbagliata da un altro.
Io leggo quotidianamente idee, sbandierate a destra e manca, sui social e non solo, che reputo dannose. Per me, per altri, in certi casi per la civiltà stessa, ma non vado in giro a dire che devono smettere.
Per me un'idea vale un'altra, quello che conta eventualmente sono le azioni, e quelle vanno punite, se è il caso.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".