Una storia che sottolinea come il gaming possa essere ormai considerato professionismo
Segnaliamo l'interessante storia di un giocatore professionista, e di come grazie al gaming riesca a guadagnare abbastanza per vivere dignitosamente.
di Rosario Grasso pubblicata il 08 Ottobre 2014, alle 09:18 nel canale VideogamesLa storia è stata riportata da Mashable e riguarda il giocatore professionista Robert Lee, "in arte" RobertXLee. Robert ha lasciato il college dopo un anno di frequenza per perseguire la carriera di giocatore professionista. Aveva iniziato a guadagnare con il gaming trasmettendo il suo gameplay su Twitch mentre andava ancora a scuola, e già a quel tempo il suo obiettivo era trasformare questa passione in un lavoro a tempo pieno.
"La scuola rimaneva sempre lì, ma questa opportunità di far soldi giocando sarebbe sfuggita se non l'avessi colta al volo", ha detto Lee a Mashable. Quasi tre anni dopo quella decisione, Lee è un giocatore professionista di League of Legends, e guadagna al punto da poter pagare l'affitto, i vestiti, il cibo, e anche per permettersi alcuni beni di lusso che non ha voluto ulteriormente specificare. A questi introiti vanno aggiunti i premi che il suo team, che si chiama compLexity, è in grado di accaparrarsi partecipando a tornei in giro per il mondo.
Che il pro-gaming sia diventato ormai un fenomeno di massa lo dicono i numeri. La finale del torneo internazionale di League of Legends dell'anno scorso, infatti, è stata guardata da 32 milioni di persone, mentre allo Staples Center di Los Angeles i 18 mila biglietti a disposizione sono stati venduti in meno di 2 ore. Lo scorso mese, 200 mila persone hanno guardato la finale del The International di Dota 2 a Seattle, torneo per il quale il team vincitore si è aggiudicato un premio addirittura di 5 milioni di dollari.
Gli sport elettronici, quindi, non possono più essere considerati una nicchia, perché numeri così importanti attirano sempre più i grossi investitori come Coca Cola e American Express, mentre i produttori dei giochi coinvolti, Riot e Valve principalmente, hanno registrato introiti considerevoli. Oltre ai produttori diretti, ci sono associazioni di terze parti, come la Major League Gaming negli Usa e la ESL in Europa, che curano e trasmettono i tornei.
Una strutttura che somiglia sempre di più a quella dell'NBA, dove l'ESPN si occupa della trasmissione delle partite. La stessa ESPN, infatti, ha mandato in onda la finale di Dota 2 in uno dei suoi canali online ed è data in trattative con gli organizzatori di tornei per la trasmissione di altri show legati al gaming.
Lee racconta a Mashable che, insieme al suo team, formato da ragazzi che hanno da 21 a 26 anni, si allena per almeno 8 ore al giorno. "Sogno League of Legends molto spesso, e la mia ragazza dice che ne parlo anche nel sonno", dice a Mashable.
Come abbiamo visto anche in altre occasioni, spesso i team più forti provengono dall'Asia, ma abbiamo realtà importanti anche nel Nord America e in Europa. I giocatori professionisti hanno un'età media molto bassa, e in certi tornei capita di vedere anche ragazzini di 14 anni. "A quell'età i riflessi sono migliori", dice Rod Breslau, un giornalista che da dieci anni copre gli eventi di sport elettronico per la CBS. "Quindi i manager più abili devono andare alla ricerca di ragazzi giovani quando vogliono migliorare i propri team".
Uno dei giocatori giovani che più velocemente hanno scalato le classifiche è Lee "Faker" Sang-hyeok, che a soli 16 anni ha vinto il campionato del mondo di League of Legends, insieme al suo team, il che gli ha consentito di guadagnare 260 mila dollari.
"Con le loro vittorie Lebron James e Michael Jordan hanno fatto diventare il basket uno sport ancora più famoso. E anche per gli sport elettronici si tratta di qualcosa in più rispetto al semplice vincere i campionati. Tutta questa risonanza fa crescere ancora di più il mondo del gaming", dice Breslau.
Un successo dilagante che ha portato Amazon ad acquisire Twitch per circa un miliardo di dollari, e che vede sempre più attenzioni dedicate al mondo dello streaming, e si consideri anche il successo recente di alcuni Youtuber.
"Penso che il modo più giusto di affrontare il fenomeno non sia quello di giudicare questi giocatori in maniera approssimativa ma di ragionare in questo modo: 'Wow, c'è gente che guadagna giocando. Sono così bravi che potrei imparare da loro'", dice a Mashable Marcus Graham, meglio conosciuto come djWheat, uno dei più famosi telecronisti di sport elettronico dai primi anni 2000.
"Il mondo degli sport elettronici riguarda ormai un pubblico molto ampio, e per questo qualsiasi azienda seria non può più trascurarlo. Penso che potrebbero essere uno sport olimpico entro il 2020", conclude Matt Wolf, global head of gaming per Coca Cola.
13 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoa che giochi marezza?
Ho l'impressione che per un pubblico non hardcore gamer vedere la semplice schermata del giocatore di turno possa venire a noia in poco tempo, mi sbaglio?
Linkate eventuali video su youtube di match che giudicate interessanti, specialmente sul genere fps, grazie.
Di norma le ferie si prendono per cazzeggiare
Nel Mondo intero se chiedi ferie per andare a giocare un torneo di calcio la prima cosa che uno penserà sarà "Chiede le ferie per il torneo di calcio organizzato da una chiesta? Non dev'esser normale." Sta a te spiegare "no, guarda, io gioco in serie A e guadagno 20k a partita".
CIAWA
Mai dare giustificazione delle proprie ferie.
Avete i giorni? si
Avete sistemato il vostro lavoro tale per cui il vostro capo non abbia da rompervi le palle? si
Buone ferie!
Altro discorso è quando ci sono avvenimenti particolari e gravi... e li si passa da "chiedere le ferie" ad "avvisare che quel giorno/i non ci sarete qualsiasi cosa accada"
CIAWA
Le ferie sono un diritto acquisito e uno le.prende quando vuole.
Ma di certo per un titolare sapere che un dilendente prende le ferie ,per andare a fare un altro lavoro non credo faccia piacere.
Poi io personalmente non vi giudico , anzi visto che siamo in uno stato dove le fabbriche chiudono per una partita di calcio.....
Quando ti sogni il lavoro o ne parli durante il sonno, non è un buon segno, indipendentemente dal tipo di lavoro...
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