Un videogioco anti-bufala dall'Università di Cambridge

Un videogioco anti-bufala dall'Università di Cambridge

Il videogioco mette nei panni di chi crea le false notizie allo scopo di infervorare i lettori

di pubblicata il , alle 16:41 nel canale Videogames
 

I ricercatori dell'università di Cambridge hanno messo online un videogioco che, mettendo nei panni di chi crea le fake news, vuole sensibilizzare il pubblico su un problema ormai capillare nella società moderna. Il videogioco, che è stato presentato in uno studio pubblicato sul Journal of Risk Research, consente di sperimentare le tecniche dietro la diffusione della disinformazione e di capire perché ciò avviene.

Si tratta di un videogioco online raggiungibile al sito fakenewsgame.org che si chiama Bad News e che porta i giocatori a sovraeccitare gli animi dei lettori infondendo rabbia, paura e sfiducia tramite notizie create ad hoc. Nel gioco è possibile manipolare foto e diffondere teorie cospirative, misurando poi i risultati conseguiti. Bisogna, infatti, tenere alto un "punteggio di credibilità" dimostrando di essere sufficientemente persuasivi.

Bad News

Si inizia come un giovane assunto di un importante organo di informazione e i primi passi prevedono la pubblicazione su Twitter di alcuni post maliziosi. Man mano che si va avanti le notizie contro il governo e il sistema diventano sempre più pesanti, e le teorie cospirative sempre più fantasiose. Ma al tempo stesso bisogna mantenere una buona credibilità alzando al tempo stesso il numero dei follower.

Secondo gli esperti di Cambridge, mettere le persone nelle condizioni di creare le tattiche usate dagli autori di fake news funziona come un "vaccino psicologico" contro la disinformazione. L'obiettivo è raggiungere una sorta di "immunizzazione generale" contro al fenomeno. Primo passo è imparare a individuare le fake news ed essere consapevoli che tutti noi possiamo esserne vittime. Anzi, coloro che danno per scontato di non poter essere vittima delle fake news sono anche quelli che più facilmente tendono a cadere nel tranello.

"Se si vestono i panni di coloro che cercano di ingannare, si hanno maggiori capacità di individuare le tecniche di inganno e imparare a resistere", sostengono i ricercatori. "Noi vogliamo far crescere quegli anticorpi mentali che forniscano l'immunità contro la rapida diffusione della disinformazione".

8 Commenti
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FroZen21 Febbraio 2018, 17:03 #1
L'unica propaganda buona è quella della propria elite, quella degli altri è il male.....

Spiegato in due parole la moderna lotta fra centri di potere chiamata come "fakenews" , il popolo viene da sempre orientato dai media dalla propaganda di stato prima e liberista oggi (transnazionale).
doctor who ?21 Febbraio 2018, 18:22 #2
Originariamente inviato da: FroZen
L'unica propaganda buona è quella della propria elite, quella degli altri è il male.....

Spiegato in due parole la moderna lotta fra centri di potere chiamata come "fakenews" , il popolo viene da sempre orientato dai media dalla propaganda di stato prima e liberista oggi (transnazionale).


Si infatti, se ficchiamo la testa sotto la sabbia ad una certa profondità, possiamo anche fare finta che internet a disposizione di tutti non faccia nessuna differenza, rispetto al "prima"

Voglio dire, senza andare troppo nel politico, teniamoci a livelli più bassi, posso aprire un blogghe e decantare i benefici della dieta basata sull'antiruggine, papparmi i soldi degli ads e se ti azzardi a denunciarmi ti denunzio perchè signora mia c'è la SANTISSIMA libertà di parola e mi stai diffamando !

"prima" se lo facevo di persona e mi facevo pagare, beh... come è che si dice... ah, di persona si chiama "truffa" o qualcosa del genere !

Online tutto a posto, non sia mai, già mi immagino i cortei con gli striscioni di citazioni di orwell copiate da www.ComeSembrareIntelligentieMisteriosi.it
Phoenix Fire21 Febbraio 2018, 18:37 #3
Originariamente inviato da: doctor who ?
Si infatti, se ficchiamo la testa sotto la sabbia ad una certa profondità, possiamo anche fare finta che internet a disposizione di tutti non faccia nessuna differenza, rispetto al "prima"

Voglio dire, senza andare troppo nel politico, teniamoci a livelli più bassi, posso aprire un blogghe e decantare i benefici della dieta basata sull'antiruggine, papparmi i soldi degli ads e se ti azzardi a denunciarmi ti denunzio perchè signora mia c'è la SANTISSIMA libertà di parola e mi stai diffamando !

"prima" se lo facevo di persona e mi facevo pagare, beh... come è che si dice... ah, di persona si chiama "truffa" o qualcosa del genere !

Online tutto a posto, non sia mai, già mi immagino i cortei con gli striscioni di citazioni di orwell copiate da www.ComeSembrareIntelligentieMisteriosi.it


quotone, la libertà di parola sta sfuggendo al controllo, essere liberi è diverso dal truffare la gente

comunque giochino interessante, sarebbe da tradurre e mettere come obbligo per possedere un account social
globi21 Febbraio 2018, 21:03 #4

Che gioco stupido

Quel gioco non insegna proprio nulla, addirittura io lo vedo come un malriuscito tentativo di manipolazione, se una notizia é fake o meno deve essere provato, non c`é altro, e prima o poi come minimo qualcosa trapela.
Sembra piuttosto che chi grida contro le fakenews in realtà lo faccia per nascondere verità scomode, per esempio la notizia "ONG - taxi del mare" all`inizio veniva anche bollata da gruppi di potere come fakenews ma poi invece non lo era.
Noir7922 Febbraio 2018, 06:29 #5
Lo scopo é lodevole, ma é ovviamente intriso di elementi ideologici liberal-regressisti.
Gyammy8522 Febbraio 2018, 08:53 #6
Lo prendo ma solo se dicono che il posto fisso non c'è più, che il futuro è app, che zuchky ha inventato il bene e che il mondo cambia ogni minuto, ma se non garantisci che per 1000 anni resterà uguale i m3rcati ti oneshottano.
TehMacs22 Febbraio 2018, 09:01 #7
Considerato che è fatto dall'università di cambridge di può automaticamente dare per scontato che altro non sia che l'ennesimo paretico mezzuccio di screditare qualsiasi cosa non sia liberismo, postmodernismo e neomarxismo.
canislupus22 Febbraio 2018, 09:30 #8
Sono d'accordo che spesso la libertà di parola viene usata in modo anche criminale, ma prima di bollare qualcosa come fake news andrebbe quantomeno verificata.
Il problema è avere un organo che sia realmente esente da condizionamenti esterni e che possa quindi giudicare oggettivamente.
Ad oggi vedo molto difficile che ciò possa accadere in ogni ambito perchè spesso gli interessi economici sono talmente elevati da voler nascondere anche la verità.

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