Stallman: il passaggio di Steam a Linux è immorale

Programmi chiusi e protetti da DRM non sono compatibili con una piattaforma aperta come Linux, secondo l'autore del noto sistema operativo Unix-like.
di Rosario Grasso pubblicata il 01 Agosto 2012, alle 17:16 nel canale VideogamesSteam
133 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi tu per lo sviluppo e la diffusione del software libero consigli di abdicare al copyright e rilasciare sotto pubblico dominio?
E se non RMS e la FSF quali potrebbero essere i tuoi riferimenti per la comunita' free?
ho solo detto che l'unica forma di software libero è quella del pubblico dominio
la licenza GNU pone numerosi vincoli (finalizzati a mantenere il controllo del software da parte dell'autore originale), che non può essere definita libera
la licenza BSD o quella APACHE sono più libere
C'è da dire che è un universo talmente vasto e variegato che è difficile capirlo se non si scava a fondo.
All'inizio pure io non riuscivo a capire cosa volesse Stallman e perchè la gpl o altri licenze simili potessero funzionare. Poi ho capito che semplicemente si pone l'assioma del diritto alla conoscenza e da lì deriva tutto il resto.
Il tutto ovviamente non significa che Stallman va in giro a mitragliare i suoi nemici, ma sicuramente si batte con gli strumenti concessi dalla democrazia per imporre la sua idea.
Il bello è che molti criticano proprio questo, il che mi fa pensare che semplicemente vedono in Stallman un pericolo e quindi cercano di abbatterlo in tutti i modi. Del resto c'erano società che vivevano realizzando piccole utility, oggi totalmente soppiantate da utility scritte da comunità di volontari e spesso rilasciate sotto licenze open.
la licenza GNU pone numerosi vincoli (finalizzati a mantenere il controllo del software da parte dell'autore originale), che non può essere definita libera
Kant, Gassendi, diritto d'autore e dell'editore in epoca vittoriana, Eben Moglen.
I limiti imposti dalla GPL solo per la tutela dei membri dell'ecosistema e per garantire la possibilita' di studiare | modificare | redistribuire. Non per tutelare l'autore, se no ci sarebbe il divieto di fork che penalizza l'autore per salvaguardare la comunita'.
Questa e' una cosa su cui si puo' discutere: basta mettersi d'accordo su quali liberta' la licenza voglia tutelare (hint: quelle dello sviluppatore di fare un fracco di soldi). Non sul pubblico dominio.
E ti ricordo che il copyleft si basa sul copyright.
- http://www.gnu.org/copyleft/gpl.html
- http://www.gnu.org/licenses/
Non e' il caso che ci mettiamo a fare FUD. Se hai una deomanda precisa su uno scenario prova a chiedere e vedo se sono in grado di risponderti.
La domanda è questa: posso distribuire codice che fa uso di parti GPL sotto una licenza diversa dalla GPL?
Da quello che ricordo no.
Tant'è che è stata fatta una licenza apposta:
http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Le..._Public_License
Non mi pare sia FUD, ma è la realtà dei fatti.
Non ho mica detto che non devi riusare codice, ho detto che riusare codice che è scarsamente documentato è uno spreco di tempo, spesso più che riscriverlo da 0.
Se metto una parte di codice tuo nel mio software, non dico di voler sapere vita morte e miracoli ma quasi.
Samba, Apache, Python, Java, Ruby... A me la documentazione sembra ottima come la qualita' media del codice.
Perché sono progetti più o meno grandi, come dicevo prima.
...ricordo che un po' di tempo fa e' girato il sorgente di un noto OS proprietario e non ha ottenuto buone recensioni: c'e'rano hack su hack e commenti del tipo: "questo e' cosi' perche' se no non funziona la retrocompatibilita' con a per b per c per d per f e chi ci capisce piu'...".
Non serve mica visionare il codice affinché tu possa descrivere come funziona e quali sono le API.
Tant'è che, cito a caso, la documentazione di MSDN e quanto di più completo esista su Windows, pur essendo un sistema chiuso.
Relativamente ai commenti del SO proprietario, immagino che tu ti riferisca al leak di sorgenti di Windows 2000, la cui qualità era stata giudicata molto buona.
Per il resto ci sono cose simili anche nel codice del kernel Linux (quando è commentato)
Rilascio il sorgente appunto perche' spero che qualcuno possa integrarlo, e scrivere documentazione talvolta e' la cosa piu' semplice. E che cavolo: parto dal presupposto che la gente possa farne un fork e ridistribuirlo a pagamento...
Poi va' da se che stampigliare la scritta GPL su un gommitolo di hack e sbatterlo su un server FTP non sia sufficiente per benedirlo.
Invece è proprio quello che bisognerebbe fare, ed è proprio quello che critico, la filosofia "vuoi sapere come funziona? Leggi il codice".
Essere obbligati a leggere il codice, scritto da altri, potrebbe essere una enorme perdita di tempo, quando tu con due righe avresti potuto dirmi, ci sono 3 moduli A, B C, interagiscono in questo modo e usano queste librerie. Vuoi fare un plugin? Si fa così. Vuoi fare questo, si fa così.
Queste sono le API, e ti garantisco che per almeno 1 anno non cambiano (capisco che è troppo per un software open).
Non serve una descrizione dettagliata chiaramente, ma un'idea di come l'hai pensato si quantomeno o perché hai fatto una scelta piuttosto che un'altra, cose che si insegnano nelle università e che dovrebbe essere LA BASE per collaborare.
La vedo più come una questione di educazione, e se tu mi dai il codice senza uno stralcio di nulla, allora per me rimani un maleducato.
Tipicamente invece chi scrive codice chiuso e mette a disposizione una libreria free tende a far capire maggiormente come poterla utilizzare.
1. perchè vuoi che la gpl si pieghi alla tua volontà? se non vuoi sottostare alle sue regole scegli altro, mica Stallman ti obbliga ad usarla?
2. la documentazione del codice non è assolutamente dipendente dal concetto di licenza, ci sono tanti software closed che fanno pena e sono pure mal documentati ( di recente mi è capitato un sdk del produttore di una telecamera ccd dove la documentazione era praticamente inesistente )
Ok, bacchettiamo i programmatori pigri, ma non è che i pigri esistono solo sul fronte open.
E sulle licenze, beh, non si può pretendere di comandare in casa d'altri. Se vuoi sfruttare il codice gpl scritto da altri, è giusto che tu venga incontro alle imposizioni volute dall'autore.
Da quello che ricordo no.
Tant'è che è stata fatta una licenza apposta:
http://it.wikipedia.org/wiki/GNU_Le..._Public_License
No che non puoi!
Non puoi prendere codice rilasciato dall'autore sotto un contratto di licenza e rilasciarlo con un contratto diverso. Solo il detentore dei copyright (e vale anche per i contributi) puo' rilasciare con licenze diverse (...).
Puoi pero' scrivere del TUO codice chiuso indipendente che si collega a software GPL e distribuirlo nello stesso ecosistema del software libero: dovrai pero' rendere disponibile le parti in GPL ma NON sei tenuto a rilasciare sotto GPL le tue parti.
Amazon = Kindle, Fire
Linksys, Cisco, Oracle, Nvidia, AMD, Intel.
Se invece non lo distribuisci nell'ecosistema originale ma lo usi ad es. solo in casa tua o in una azienda puoi fare quello che vuoi (...) e non sei tenuto a rendere disponibili sorgenti e cambiamenti.
Per tutti: le liberta' specifiche che tutela la GPL sono:
1. Libertà di studiare il programma e modificarlo
2. Libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo
3. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio
Che sono piu' o meno diverse da licenze *BSD, Apache, creative commons.
Vuoi fare dei fork e tenerti i sorgenti? Usa codice in BSD!
Ti piacerebbe usare il mio codice in GPL e rilasciarlo sotto BSD? Col cavolo! L'ho rilasciato appunto sotto GPL perche' qualcuno non potesse chiuderlo e tenersi i miglioramenti.
Se proprio non me ne fregava proprio niente e mi sta bene che ci incarti pure il pesce lo avrei invece rilasciavo sotto pubblico dominio.
Per tutti: le liberta' specifiche che tutela la GPL sono:
0. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo
1. Libertà di studiare il programma e modificarlo
2. Libertà di copiare il programma in modo da aiutare il prossimo
3. Libertà di migliorare il programma e di distribuirne pubblicamente i miglioramenti, in modo tale che tutta la comunità ne tragga beneficio
la "libertà" è limitata ad usare il programma immodificato, oppure a "regalare" le modifiche all'autore originale (che poi magari se le rivende vedi CUPS)
un po' limitata come libertà... direi che quell'elenco è puro fumo negli occhi
1. perchè vuoi che la gpl si pieghi alla tua volontà? se non vuoi sottostare alle sue regole scegli altro, mica Stallman ti obbliga ad usarla?
Io ho fatto una semplice domanda, dato che mi sembra un problema non di poco conto quello di capire fino a che punto è legittimo riutilizzare codice GPL all'interno di un programma che GPL non è.
Dato che tutto è partito dal fatto di "condividere" e "riutilizzare".
Ok, bacchettiamo i programmatori pigri, ma non è che i pigri esistono solo sul fronte open.
Diciamo che dipende da quello che ti aspetti.
Se uso una libreria closed mi aspetto documentazione sull'API "esterna" della libreria, non ho alcuna pretesa sulla parte "interna" chiaramente, dal momento che mi è sconosciuta.
Se uso una libreria open, non vorrei solo documentazione sull'API "esterna", ma anche qualcosa su quella "interna" visto che si presume che ci possa mettere le mani sopra.
Quindi paradossalmente (o anche no) mi aspetterei che chi fa software open dovrebbe produrre più documentazione (e non il contrario perché ho accesso al sorgente).
Per quanto mi riguarda un software è veramente open solo se ho a disposizione il codice sorgente E ho documentazione aggiornata e corretta su quel codice sorgente, ovvero se mi mette in condizioni (da subito) di fare delle modifiche o dei miglioramenti.
In tutti gli altri casi, [U]per quanto mi riguarda[/U], l'open source "unknown documentation and history" è pura fuffa.
Mai preteso nulla da nessuna licenza, solo chiarezza, e un po' più di onestà (da parte di chi si proclama paladino del software libero) sul concetto di libertà di riutilizzare codice.
Se usare codice GPL mi obbliga a rilasciare il software come GPL, e questo per un motivo o per un altro non va bene, allora vuol dire che bisogna usare parti di codice con licenze diverse o alla peggio rifarsi da solo alcuni pezzi.
Niente di grave chiaramente, in fondo è anche giusto, ma è da tener presente.
Dato che tutto è partito dal fatto di "condividere" e "riutilizzare".
appunto, si tratta di condividere non di rubare
l'autore originale sceglie la gpl, tu puoi usare il suo codice ma hai l'obbligo legale e morale di rispettare la sua volontà e libertà e cioè distribuire il lavoro modificato sotto gpl
Se uso una libreria open, non vorrei solo documentazione sull'API "esterna", ma anche qualcosa su quella "interna" visto che si presume che ci possa mettere le mani sopra.
ma infatti io non parlavo di documentazione interna, ma proprio di una pessima documentazione dell'api fornita dal produttore
e ci sono molti esempi del genere
alla fine non è che i programmi open sono brutti e mal documentati e quelli closed sono belli e pieni di commentini simpatici
le schifezze si trovano ovunque, così come le cose fatte bene
e in molti casi è così, ma non dipende dalla licenza quanto dalla professionalità di chi lo scrive
perchè la gpl è disonesta? mi pare che sia scritto a caratteri cubitali cosa puoi e cosa non puoi fare
Niente di grave chiaramente, ma è da tener presente.
appunto, se non ti convengono i termini di quella licenza, non usi nemmeno il codice rilasciato sotto tale licenza
è questa la libertà che si ha
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