Stai acquistando una licenza, non il gioco stesso: il nuovo messaggio su Steam

Valve ha aggiunto nella pagina di pagamento dei videogiochi un avviso che ci ricorda un'amara verità: i titoli che acquistiamo sullo store non sono davvero di nostra proprietà, ma semplicemente paghiamo una licenza d'uso. "L'acquisto di un prodotto digitale conferisce una licenza per il prodotto su Steam", si legge nel carrello, con un link che rimanda al Contratto di sottoscrizione a Steam.

Inizialmente si pensava che Valve volesse solo conformarsi a una nuova legge californiana che mira a limitare la pubblicità ingannevole sui prodotti digitali, ma poi l'avviso ha iniziato a comparire anche all'estero, persino in Italia.

La legge californiana AB2426, firmata dal governatore Gavin Newsom il 26 settembre, impedisce agli store di beni digitali di usare i termini "comprare, acquistare" o termini correlati che "conferiscono un interesse di proprietà illimitato nel bene digitale". Inoltre, devono spiegare, in modo chiaro e visibile, che "il bene digitale è una licenza" e rimandare a termini e condizioni d'uso.

Valve si è quindi cautelata con un messaggio in bella vista, che si aggiunge al contratto di licenza con l'utente finale (EULA) in cui è esplicitato che un acquisto è una licenza e che tali licenze non possono essere rivendute. La legge californiana esclude dal dover dare indicazioni di questo tipo i servizi in abbonamento, i giochi gratuiti e i prodotti digitali che offrono "il download permanente offline su una fonte di memoria esterna per essere utilizzati senza una connessione a Internet". La legge stabilisce sanzioni amministrative per chi non si adegua.

Il nuovo avviso comparso su Steam ci riporta alla mente vicende come quella di The Crew, con un Ubisoft che dopo aver spento i server del titolo il 1° aprile ha completamente rimosso il gioco dagli store digitali e dalle librerie degli utenti, causando non poche polemiche sul dibattito tra "licenza" e "possesso".