Splash Damage posticipa Enemy Territory: Quake Wars
Attraverso un diario di sviluppo pubblicato da GameSpy, Splash Damage annuncia di dover posticipare il rilascio di Enemy Territory: Quake Wars.
di Rosario Grasso pubblicata il 14 Luglio 2006, alle 14:08 nel canale VideogamesQuake Wars è sviluppato da Splash Damage, giovane software house che orbita intorno a id Software. Aveva realizzato in passato l'ottimo mod gratuito Wolfenstein: Enemy Territory. Inoltre, Quake Wars ha ottenuto un importante successo all'E3, guadagnandosi anche la nomination quale miglior gioco PC all'interno dei Game Critics Awards.
La notizia del giorno proviene da un diario di sviluppo pubblicato da GameSpy attraverso il quale Paul Wedgwood, Lead Game Designer di Splash Damage, annuncia che la sua software house è costretta a posticipare il rilascio di Enemy Territory: Quake Wars. Sostiene che hanno fatto il possibile per completare il gioco entro i tempi inizialmente previsti, ma che ciò si è rivelato impossibile.
Dunque, al fine di raggiungere gli elevati standard qualitativi che sono stati prefissati, occorre posticipare il rilascio del titolo in questione oltre il 2006. Se in precedenza Enemy Territory: Quake Wars era previsto per la stagione natalizia 2006, adesso non dobbiamo aspettarcelo prima dei primi mesi del 2007.
16 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQuindi DukeNukemForever sarà il miglior gioco dell'universo...
NON C'E' DUBBIO ALCUNO CHE SARA' IL MIGLIOR GIOCO DELL'UNIVERSO!!!!!!!
perchè dici fallimento?
Il problema di q4 è il motore grafico con i suoi 63fps lockati, che possono bastare in certi giochi, ma quelli stile quake/ut/pk sono una miseria.
Il ritardo di et:qw mi importa poco, basta che non ne risenta rtcw2
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".