Rivelati i termini dell'accordo Sony/Hotz

Eludere qualsiasi tipo di codice, dispositivo, informazione, decriptazione o chiave sfruttando informazioni confidenziali e proprietarie, o violare l'ingiunzione stabilita in qualunque modo, farà scattare per Hotz una sanzione di 10 mila dollari per ogni violazione, per un massimo di 250 mila dollari.
di Rosario Grasso pubblicata il 15 Aprile 2011, alle 12:03 nel canale VideogamesSony
I dettagli dell'accordo tra le parti tra Sony e George Hotz (vedi qui) che ha posto fine all'azione legale sul Jailbreak di PlayStation 3 sono adesso noti. A Hotz viene impedito di compiere qualsiasi tipo di accesso non autorizzato all'interno di prodotti Sony protetti dalla legge. Hotz non può violare qualsiasi licenza o termine d'uso di Sony Computer Entertainment America.
L'accordo fa esplicita menzione a operazioni di reingegnerizzazione e decompilazione, che sono adesso esplicitamente proibite all'autore del Jailbreak di PlayStation 3. Hotz inoltre non può disassemblare qualsiasi prodotto Sony in nessuna delle sue parti, oppure usare strumenti per bypassare, disabilitare o eludere sistemi di decriptazione o di sicurezza e i meccanismi di autenticazione.
Eludere qualsiasi tipo di codice, dispositivo, informazione, decriptazione o chiave sfruttando informazioni confidenziali e proprietarie, o violare l'ingiunzione stabilita in qualunque modo, farà scattare per Hotz una sanzione di 10 mila dollari per ogni violazione, per un massimo di 250 mila dollari.
Hotz ha comunicato la sua posizione ufficiale: "Non era mia intenzione causare dei problemi o rendere in qualche modo più facile la pirateria. Sono felice che l'azione legale sia ormai alle mie spalle".
25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPraticamente non ha visto il becco di un quattrino?
Quattrini
In che senso "non ha visto il becco di un quattrino" ? Dovevano anche pagarlo? :-)Mi chiedo solo una cosa: come fanno a controllare che lui non faccia niente di tutto quello che loro hanno indicato nella sentenza, "nel buio della sua cameretta" ?
A Hotz è andata bene perché così si risparmia lo sbattimento di un lungo processo e nulla gli impedisce di continuare con gli hack visto che nessuno lo controlla, basterà che non renda pubblici i suoi lavori, o almeno che non li pubblichi a suo nome ma con quello di un altro hacker.
Personalmente avrei preferito se la causa fosse arrivata fino in fondo.
A Hotz è andata bene perché così si risparmia lo sbattimento di un lungo processo e nulla gli impedisce di continuare con gli hack visto che nessuno lo controlla, basterà che non renda pubblici i suoi lavori, o almeno che non li pubblichi a suo nome ma con quello di un altro hacker.
Personalmente avrei preferito se la causa fosse arrivata fino in fondo.
Straquoto in tutto. In fondo era prevedibile un finale del genere.
in pratica se gli si rompe il display del suo ipotetico Sony Ericcson non può nemmeno aprirlo per sostituirlo?
voglio dire a me sarebbe concesso [I][COLOR="Navy"]disassemblare qualsiasi prodotto Sony, oppure usare strumenti per bypassare, disabilitare o eludere sistemi di decriptazione o di sicurezza e i meccanismi di autenticazione[/COLOR][/I] ??
Il problema non si pone! Credo abbia un iPhone...
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