Respawn Entertainment: le funzioni 'always online' non sono indispensabili
Abbie Heppe ha dichiarato che i mondi di gioco persistenti non dovrebbero diventare la soluzione predominante all'interno del mercato videoludico. Esiste infatti ancora molto spazio per ottime esperienze single-player.
di Davide Spotti pubblicata il 28 Novembre 2013, alle 10:21 nel canale VideogamesAbbie Heppe, community manager di Respawn Entertainment, ha dichiarato che i mondi di gioco persistenti - come quello di Titanfall - non dovrebbero diventare la soluzione predominante all'interno del mercato videoludico. Esiste infatti ancora molto spazio per esperienze single-player emozionanti e ben realizzate.
"L'idea per noi è stata quella di un approccio always online, quindi è piuttosto semplice dare una risposta quando la gente ci chiede cosa ne pensiamo al riguardo; si è sempre trattato di un titolo incentrato unicamente sulla componente multiplayer online", ha commentato Heppe durante un'intervista rilasciata a XB1. "
"Questo fattore non ha su di noi lo stesso impatto che avrebbe necessariamente su qualche altro studio. E' così strano, se penso al modo in cui gioco oggi, anche quando sto utilizzando titoli single-player sono costantemente online. Vedo persone che compaiono nella mia lista amici, la componente social e online viene mantenuta anche quando sto giocando da solo. A meno che ovviamente non si disattivino tutte le notifiche e si scelga di ignorare il mondo intero".
"Persino quando gioco sul mio telefono mi trovo costantemente online. Viaggio molto e gioco un sacco su dispositivi mobile. E' un'esperienza costantemente connessa anche quando non si sta provando un titolo multiplayer, perchè abbiamo reso le esperienze social una componente rilevante del gaming odierno. Sono contrariato quando le funzionalità online non sono all'altezza, penso che sia scontato".
Peraltro, sebbene la politica di Respawn sia votata all'online, Heppe è convinto che questa soluzione non debba essere per forza presente e inclusa all'interno di ogni prodotto.
"Il nostro è un gioco solamente online. Ma ritengo ci sia spazio per esperienze single player e per materiale che non sia necessariamente dedicato all'online. Anche quando viene realizzato un prodotto single-player gli sviluppatori vogliono implementare una componente multiplayer; tutto ciò è stupido, perchè gli sviluppatori dovrebbero occuparsi di quello che sanno fare meglio; odio l'idea che qualcuno sia costretto ad aggiungere nei propri titoli del materiale che non vuole realizzare.
"La nuova generazione potrà fare molto in termini di matchmaking e di connettività tra giocatori, al punto da non far apparire questa esperienza sociale come qualcosa di forzato".
Vi ricordiamo che Titanfall approderà nei negozi il 13 marzo 2014, su XBox One e PC.
1 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoOra siccome ha visto che la gente ci era rimasta male e molti bm si sono buttati su PS4 e molti altri invece sono rimasti con la 360, adesso vuole farsi degli amici nuovi sparando cavolate tipo "Hey raga, secondo me i giochi devono essere disponibili ad un pubblico più vasto" e poi mi fa un gioco che è un'esclusiva Xbox/Windows, oppure "Hey raga, lo sapevate che se premete CTRL+ALT+CANC sul computerz vi appare una schermata fighetta con un sacco di dati utili!"... insomma Capitan Ovvio e il suo pubblico di BM che giocano solamente online e che comprano giochi che hanno la campagna single ma che non l'hanno mai toccata, iniziando subito dal multi ("ovviamente" non parlo di COD ) e che ora vuole accaparrarsi anche la fetta di utenza che ha un po' di cervello e preferisce ancora Software House che non te lo mettono in quel posto.
Beh caro Habby Hippo o come ti chiami, prima di te a farci questo discorsetto c'era CD Projekt, ora siccome ti fa comodo il discorso lo riproponi anche tu. Too late! =)
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