Redfall PS5, parla Microsoft: non abbiamo ritirato alcun gioco da PlayStation

Redfall PS5, parla Microsoft: non abbiamo ritirato alcun gioco da PlayStation

Microsoft ha risposto in merito alle voci sulla cancellazione di Redfall per PS5 dopo l'acquisizione di Bethesda. La casa di Redmond ha ribadito ancora una volta che le IP già rilasciate sulle piattaforme concorrenti non saranno influenzate dall'acquisizione di Activision-Blizzard.

di pubblicata il , alle 07:51 nel canale Videogames
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Qualche giorno fa le dichiarazioni del game designer di Redfall a IGN France sulla versione PS5 del titolo hanno generato un grande dibattito. Microsoft è quindi intervenuta per calmare le acque e rassicurare gli appassionati sulla sua volontà di non rendere esclusive le IP di Activision-Blizzard in seguito all'acquisizione.

"Non abbiamo mai ritirato alcun gioco da PlayStation. Infatti, abbiamo espanso l'impronta dei giochi che abbiamo rilasciato sulla PlayStation di Sony dopo l'acquisizione di Zenimax, e i primi due giochi che abbiamo rilasciato in seguito all'accordo erano esclusive PlayStation 5. La stessa cosa l'abbiamo fatta in seguito all'acquisizione di Minecraft, dato che abbiamo esteso la portata di quel franchise" ha dichiarato a Eurogamer un portavoce di Microsoft.

La risposta di Microsoft arriva in seguito alle dichiarazioni di Harvey-Smith che ha ammesso l'esclusione di PS5 per Redfall in seguito all'acquisizione da parte di Microsoft. Tuttavia, nel caso specifico il gioco, non era stato ancora annunciato e il progetto era ancora in una fase embrionale. Lo stesso Smith ha sostenuto che quella di Microsoft è stata una scelta vantaggiosa anche per lo studio.

In sintesi, si tratta di una nuova IP che la casa di Redmond ha scelto di legare alle proprie piattaforme. Inevitabilmente però, questo ha riacceso le preoccupazioni per quanto riguarda Call of Duty che, nel caso l'acquisizione di Activision-Blizzard dovesse andare in porto, diventerebbe una proprietà di Microsoft.

A tal proposito l'azienda ha chiarito più volte che non vi è alcun piano per rendere CoD un'esclusiva, e gli accordi decennali siglati con NVIDIA, Nintendo, Boosteroid e Ubitus sembrano rafforzare quella posizione, anche se continuano a non convincere il suo principale concorrente, Sony.

Ad ogni modo, la CMA britannica ha già depositato un nuovo documento in cui sottolinea che, nel caso di Sony, non vi sarebbe alcun rischio per la concorrenza. Il nodo da sciogliere è legato al futuro del cloud gaming, sul quale la CMA nutre forti dubbi e condividerà le sue conclusioni il prossimo 26 aprile.

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