PS4: il jailbreak basato sul Kernel Exploit del firmware 4.05 potrebbe arrivare a breve

Brutte notizie per Sony: PlayStation 4 potrebbe diventare vulnerabile alla pirateria. Su GitHub, infatti, è stato reso pubblico il Kernel Exploit del firmware 4.05 della console da parte di tale Specter. Avviene a circa due mesi di distanza dalla pubblicazione dei dettagli tecnici ad opera del team Fail0verflow, da tempo al lavoro sul jailbreak della console Sony.

I tecnici di Sony PlayStation inseguono da tempo gli hacker: per ogni kernel exploit rilasciato da questi ultimi tentano di aggiornare il firmware in modo da chiudere la falla. Nonostante Specter e soci sostengano che il loro lavoro non è finalizzato a eludere le misure anti-pirateria della console, però, potenzialmente il Kernel Exploit potrebbe portare allo sviluppo di un jailbreak capace di eseguire giochi pirata e software homebrew sull'hardware di PS4.

"In questa pagina trovate un'implementazione completa del kernel exploit conosciuto come 'namedobj' per le PlayStation 4 su firmware 4.05 che permette di eseguire codice arbitrario al livello del kernel, di realizzare altre modifiche al kernel e di fare il jailbreak del sistema", si legge nella pagina su GitHub. "Non contiene alcune codice atto a eludere i meccanismi di anti-pirateria che consenta l'esecuzione di software homebrew".

Fondamentalmente l'exploit riceve ed esegue qualsiasi tipo di codice giunga tramite payload alla porta 9020. Non integra automaticamente un jailbreak, ma può essere usato a tale scopo da altri sviluppatori che volessero mettere in crisi il sistema di protezione di Sony PlayStation.

Su GitHub trovate una serie di annotazioni tecniche relative al lavoro di Specter e dei suoi collaboratori, i quali affermano che il loro exploit si è rivelato stabile al 95% nei test. Al momento gli hacker non rilasciano un SDK, promettendo però un aggiornamento in tal senso in un secondo momento.

Vedremo come reagirà Sony alla notizia e se veramente questo lavoro potrà portare a un jailbreak di PS4. La storia delle violazioni del kernel delle PlayStation, come noto, è ricchissima, e ha in passato coinvolto personaggi illustri come GeoHot.