Playtron: in arrivo un sistema operativo dedicato ai videogiocatori dai creatori della CyanogenMod
Kirt McMaster, fondatore di Cyanogen Inc., ha svelato Playtron, un sistema operativo dedicato ai videogiocatori. Il primo dispositivo alimentato dal nuovo OS sarà di Ayaneo e dovrebbe essere rilasciato entro la fine di quest'anno.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 19 Marzo 2024, alle 17:57 nel canale VideogamesIn un panorama che vede i dispositivi da gaming avanzare aggressivamente anche nel settore mobile, il tallone d'Achille di ognuno di loro rimane il sistema operativo. A tal proposito, la startup Playtron ritiene che debba esserci un SO compatibile con tutti i sistemi di gioco e pensato specificamente per essi.
Nel caso di PC e console portatili, le alternative sono sostanzialmente due: SteamOS e Windows 11. Il primo, però, è relegato a un solo dispositivo, ovvero Steam Deck, mentre il secondo si è dimostrato alquanto deludente quando si tratta di gestire un device orientato per lo più gaming.

È qui che intende inserirsi Playtron, con un sistema operativo basato su Linux che fornisca un punto di riferimento per i casual gamer su qualsiasi piattaforma. Che si tratti di dispositivi x86 o ARM, desktop o mobile, TV o infotainment dell'auto, Playtron dovrebbe potersi adattare a qualsiasi contesto.
Il condizionale è d'obbligo, perché a capo del progetto c'è Kirt McMaster, ex capo di Cyanogen Inc. che secondo alcuni già in passato ha evidenziato qualche mania di grandezza. Per chi ha familiarità con le cooked ROM di Android, conoscerà benissimo la CyanogenMod. La proposta della società ebbe un riscontro fortemente positivo e la sua interpretazione dell'OS di Google si posizionò tra le preferite della community.
Il successo fu tale che la stessa Google formulò una proposta di acquisto, la quale però fu prontamente rifiutata. L'obiettivo di McMaster era rendere CyanogenOS un'alternativa a scopo di lucro e fare concorrenza a Google, ma dipendeva quasi completamente dal codice Android di quest'ultima.
Inutile dire che il tentativo è miseramente fallito: l'idea ha generato malcontento all'interno della community che si è riorganizzata attorno a LineageOS dopo la chiusura di Cyanogen Inc. avvenuta nel 2016. A tal proposito McMaster ha dichiarato a Sean Hollister di The Verge che "non bisognerebbe commercializzare un progetto open source con una storia importante, perché questo rischia di creare guerre culturali".
Ad ogni modo, nel caso di Playtron, sembra non voglia commettere lo stesso errore. Questo lascia intendere che il sistema operativo non sarà completamente open source. D'altro canto, il CEO ha già spiegato che saranno prevenute irregolarità attraverso un file system immutabile basato su Fedora-Silverblue.
Durante l'intervista, McMaster ha anche accennato ad alcune funzionalità basate sull'intelligenza artificiale che aiuteranno i giocatori a gestire il proprio dispositivo e la configurazione dei giochi all'avvio, in modo che risulti ottimizzata per l'hardware sul quale vengono eseguiti. In merito a Windows, il dirigente ritiene di poter offrire un'alternativa decisamente più conveniente: il costo di una licenza sarà di 10 dollari contro gli 80 richiesti da Microsoft.
Ma quando vedremo i primi dispositivi alimentati da Playtron? Secondo la roadmap, Ayaneo conta di proporre una piattaforma basata su Playtron entro il 2024. Tuttavia, per il 2025, McMaster prevede il rilascio di una gamma di dispositivi che supportano nativamente Playtron. Stando a quanto dichiarato, sarebbero già diversi gli OEM intenzionati a portare sul mercato il nuovo sistema operativo.










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