Otoy: cloud rendering per giochi indie e film come Vita di Pi

Otoy: cloud rendering per giochi indie e film come Vita di Pi

Otoy ha parlato della sua nuova tecnologia Octane Render alla technology conference di Nvidia focalizzata su remote computing e Nvidia Grid.

di pubblicata il , alle 13:01 nel canale Videogames
NVIDIA
 

Otoy vuole democratizzare lo sviluppo delle più complesse scene in grafica 3D spostando l'intero processo sul cloud. A giudicare dalle demo mostrate da Otoy in occasione della technology conference di Nvidia svoltasi ieri, la tecnologia di rendering di questa società californiana è a buon punto.

Faceworks

Josh Trank, regista di The Fantastic Four (film previsto per il 2015), è apparso sul palco dell'evento patrocinato da Nvidia, insieme al CEO di quest'ultima, Jen-Hsun Huang. La presenza di Trank riguarda la promozione e il supporto della tecnologia di cloud rendering di Otoy, che verrà utilizzata per la creazione degli avveniristici effetti speciali che potremo vedere in The Fantastic Four.

Otoy utilizza tecnologie come Octane Render per permettere la creazione di complesse scene tridimensionali sfruttando la capacità di calcolo messa a disposizione via cloud. In questo modo, gli artisti non hanno bisogno di workstation con hardware particolarmente competitivo, dimezzando i tempi di elaborazione. Si sfruttano i processori grafici che si trovano in un cloud pagando per il loro impiego.

"È una tecnologia elastica, e permette di fare il rendering di tutto ciò di cui si ha bisogno", ha detto Jules Urbach, CEO di Otoy, in incontri a margine dell'evento Nvidia di San Josè. Questi strumenti di rendering sono pensati per quei film che richiedono grossi budget, come nel caso di Trank, e anche per le compagnie indie che non hanno la disponibilità finanziaria per renderizzare le animazioni 3D che servono ai loro motori grafici.

Oltre al già citato Octane Render, indirizzato specificamentei ai film, Otoy offre anche Brigade, in questo caso per i videogiochi. Il cloud rendering può essere utilizzato per creare e visualizzare sul cloud immagini estremamente complesse, come visi umani con pelle realistica e rughe. Gli artisti non devono aspettare dei giorni, come accade con le tecnologie attuali, per vedere il risultato finale del loro lavoro, mentre vengono messe a disposizione tecniche di rendering avanzate come il raytracing in tempo reale.

"I maggiori sviluppatori di videogiochi inizieranno a breve a usare tecnologie come queste", dice Urbach. "I registi possono raccontare le loro storie in maniera più interattiva e più efficace. Avremo film migliori, ma allo stesso tempo le nostre tecnologie potranno essere utilizzate da chiunque, e permetteranno a tutti di creare il proprio mondo 3D".

Gli animatori, infatti, possono scaricare una piccola app dal sito di Otoy per iniziare subito a lavorare. L'app funziona su qualsiasi computer e in futuro anche sui dispositivi portatili. La si può usare ovunque, a prescindere dall'hardware del sistema utilizzato.

Nvidia fornirà l'hardware e il software all'interno dei data center che renderizzeranno le immagini. Appliance Visual Computing Grid è il server specializzato di Nvidia per le applicazioni cloud-based come quelle di Otoy. Secondo Urbach, la tecnologia Nvidia è in grado di velocizzare il processo di rendering dalle 40 alle 100 volte rispetto alle tradizionali unità di elaborazione.

Il CEO di Nvidia ha fatto notare come la computer grafica sia ormai uno standard per Hollywood. La tigre nel film vincitore di quattro Premi Oscar, Vita di Pi, compare per circa l'80% del film, ma solo in pochissime sequenze è stata realmente filmata. Nella maggior parte delle sequenze in cui appare, infatti, le sue animazioni sono realizzate con complessi strumenti di rendering come quelli di Otoy.

Il gruppo che ha realizzato la parte "artificiale" della tigre si chiama Rhythm and Hues, e ha dotato il felino di oltre 10 milioni di peli, ciascuno dei quali renderizzato individualmente. Questo lavoro ha richiesto centinaia di milioni di ore di elaborazione.

Otoy ha lanciato Octane Render nello scorso novembre, ma adesso sta cominciando a pubblicizzare il suo tool di rendering in maniera maggiormente esaustiva. Decine di migliaia di artisti oggi utilizzano Octane Render. Il prezzo del pacchetto è di $ 199.

Otoy ha inoltre raggiunto un accordo con Autodesk che consente di integrare i suoi strumenti come plugin nella maggior parte dei 3D art tool di Autodesk oggi disponibili sul mercato.

Nel corso della technology conference di San Josè, Nvidia ha mostrato anche la nuova tecnologia di rendering proprietaria Faceworks, che consente di creare visi umani con un elevato livello di realismo. Dubbed Waveworks, invece, permetterà agli animatori di produrre con maggiore facilità onde che si infrangono realisticamente con le reali proprietà fisiche dell'acqua.

3 Commenti
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cignox120 Marzo 2013, 14:08 #1
Giá adesso spesso ci si rifá a ditte esterne per il rendering (render farms) o per alcune sequenze che magari devono includere dati realizzati da altri. Certo, dubito che se ne serviranno ILM , Pixar o Weta, che hanno potenze di calcolo enormi, ma magari societá piú piccole potrebbero trovare utile questa tecnologia.

Tra l'altro, non sapevo che Brigade fosse un prodotto Otoy :-O
Paolo7821 Marzo 2013, 09:10 #2

Notizia non propriamente corretta...

Salve, c'è da chiarire molte cose, lo strumento(software) di Octane Render nasce come motore di rendering esterno a tutti i programmi di sviluppo 3d, non nasce certo per fare film, ho acquistato ormai 2 anni fà sin dalle prime versione beta, lo utilizzo per renderizzare progetti esportati da Blender (.obj), molto veloce utilizzando i CUDA della scheda video, in modalità Directlight il rendering è ultra rapido basta 1 o 2 schede video della famiglia 5xx di NVIDIA...
Ma la qualità di immagine si raggiunge il PathTracing e PMC, più lenti ma molto realistici come luce ecc...

Poi che abbiano sviluppato software per il cloud implementando Octane Render ben venga, ma controllate sul sito ufficiale è guardate l'utilizzo di Octane Render..

Grazie
eeetc21 Marzo 2013, 10:00 #3
Originariamente inviato da: Bivvoz
Tutto molto bello, ma è salutare per un azienda trasmettere sul cloud tutti i suoi modelli 3d?

Ma guarda che già grosse realtà come ILM (dai tempi di Jurassic Park), Pixar, WETA si servono di render farm esterne, alle quali richiederanno standard di sicurezza minimi per manipolare la loro proprietà intellettuale.

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