NFT, secondo Ubisoft i giocatori non ne capiscono ancora i benefici

NFT, secondo Ubisoft i giocatori non ne capiscono ancora i benefici

Secondo due dirigenti di Ubisoft impegnati sul progetto degli NFT, i giocatori non hanno ancora compreso i benefici della piattaforma Quartz e dei Digits, capaci di dare valore agli oggetti digitali dando vita a un vero e proprio mercato secondario digitale.

di pubblicata il , alle 16:13 nel canale Videogames
Ubisoft
 

Ubisoft è stata la prima realtà del mondo dei videogiochi a buttarsi sugli NFT con la sua piattaforma Quartz e i "Digits", ma al momento non sembra che questa nuova impresa stia riscuotendo il successo sperato.

Per chi non lo sapesse, un NFT è un tipo speciale di token crittografico che rappresenta l'atto di proprietà di un bene unico. Nel caso specifico, un giocatore può possedere un pezzo di equipaggiamento che è unico nell'universo di gioco e quindi non a disposizione di qualsiasi altro giocatore. O un'arma, o una particolare skin per decorare il proprio personaggio. Il giocatore, proprietario dell'asset, può quindi tenerlo o rivenderlo, e a sua volta comprarne di altri.

All'origine della partenza lenta della nuova "avventura" di Ubisoft vi sarebbe, almeno secondo due dipendenti dell'azienda intervistati da Finderla difficoltà degli appassionati di comprendere cosa siano gli NFT e il loro ruolo: viste le tante discussioni sull'impatto ambientale delle criptovalute, molti vedono nella tecnologia della blockchain alla base degli NFT un problema, altri ancora pensano che gli NFT siano un mero strumento speculativo.

In particolare, secondo i due membri di Ubisoft, i giocatori non capiscono i vantaggi della rivendita di oggetti digitali, mentre l'azienda francese spinge per un "cambio di paradigma" nel mondo dei videogiochi.

"Penso che i giocatori non capiscano ciò che un mercato secondario digitale può offrire loro", ha affermato Nicolas Pouard, VP presso lo Strategic Innovations Lab di Ubisoft. "Per ora, a causa dell'attuale situazione e del contesto degli NFT, i giocatori credono davvero che prima di tutto stiano distruggendo il pianeta, e in secondo luogo siano solo uno strumento speculativo. Ma quello a cui puntiamo [in Ubisoft] è il risultato finale, ovvero dare ai giocatori l'opportunità di rivendere i propri oggetti una volta che hanno finito di usarli o hanno terminato il titolo stesso. Quindi è davvero per loro. È davvero vantaggioso. Ma per ora non lo comprendono".

"Inoltre, questo fa parte di un cambio di paradigma nel gaming. Passare da un sistema economico a un altro non è facile da gestire. Devi andare contro a molte abitudini e devi cambiare gran parte della mentalità radicata. Ci vuole tempo. Lo sappiamo. […] La nostra convinzione è che, pezzo dopo pezzo, il puzzle verrà rivelato e compreso dai nostri giocatori. Ci auguriamo che capiscano meglio il valore che offriamo loro".

Pouard ha anche ribadito che Ubisoft non vuole forzare i giocatori a utilizzare Quartz e i suoi Digits. Inoltre, la necessità di avere una copia del gioco e averci giocato due ore rendono la piattaforma un bersaglio più difficile per gli speculatori. Di fatti, quando Ubisoft ha rilasciato il suo primo lotto di Digits per Ghost Recon: Breakpoint, "la stragrande maggioranza dei 2500 token ordinati" proveniva da giocatori esistenti di vecchia data secondo Didier Genevois, direttore tecnico per la blockchain di Ubisoft.

Per quanto riguarda l'implementazione di Quartz e Digits in altri titoli, spetta al team di ciascun progetto decidere. "Crediamo fermamente che ciò che stiamo facendo [con Quartz e Digits] vada nella giusta direzione", ha aggiunto Pouard. "Quindi, continueremo a integrarli. Ovviamente ascoltando cosa ci dicono i nostri fan e come ce lo dicono, durante il percorso, così possiamo anche adattare quello che stiamo facendo e la nostra direzione. Quindi la prossima mossa è assicurarci che quello che stiamo facendo avrà ancora più senso per i giocatori".

A Pouard è stato anche chiesto cosa ne pensa del dietrofront degli sviluppatori di S.T.A.L.K.E.R 2, anch'essi interessati a implementare gli NFT nel proprio gioco ma costretti a rinunciarvi per le tante critiche. "È triste vedere che c'è ancora una certa resistenza fondata sull'incomprensione. Ma non sono sicuro che possiamo davvero confrontare ciò che S.T.A.L.K.E.R 2 stava cercando di fare con ciò che stiamo cercando di ottenere con Quartz".

 

36 Commenti
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danylo28 Gennaio 2022, 16:50 #1
I benefici degli NFT stanno TUTTI dalla parte di chi vende.
Gringo [ITF]28 Gennaio 2022, 16:50 #2
E vero, non capiamo...
...maremma che bassa considerazione che abbiamo della possibilità mai esistita di poter rivendere gli oggetti dei videogiochi....
sycret_area28 Gennaio 2022, 16:51 #3

mah

Dal mio punto di vista vogliono imporre un "bene" totalmente inutile e altamente pericoloso... cambia la moda e perdi tutto
se gli NFT fossero all'interno di un gioco, scambiabili tra giocatori per €€, morto il gioco hai perso tutto
Yramrag28 Gennaio 2022, 16:52 #4
Gli antichi, anche senza NFT, dicevano Cui bono?.
sycret_area28 Gennaio 2022, 16:55 #5
..un po come la moneta digitale..
Tasslehoff28 Gennaio 2022, 16:55 #6
Al contrario, i giocatori hanno capito benissimo le ca$$ate che stanno propinando con questa campagna trasversale su NFT e monetizzazione nell'industria del gaming, ed è una cosa pessima e pericolosa.

L'ha riassunto perfettamente uno degli esponenti di punta della mia alleanza di Eve Online durante la puntata di "The Meta Show" (ogni riferimento alle fantasie di Zuckerberg è puramente casuale, si tratta di una trasmissione su Twich che esiste da anni ed è un appuntamento fisso del sabato sera della community di Eve Online) di sabato scorso.

Le implicazioni della monetizzazione degli asset in game tramite NFT e simili possono sembrare poca cosa, in realtà sono devastanti dal pdv umano e sociale.
Anzitutto quando si gioca lo si fa per divertirsi, per rilassarsi, per staccare dal resto della giornata e svagarsi.
Già la prospettiva di trasformare un gioco in un lavoro è una cosa aberrante, perchè è a questo che porterebbe questa "rivoluzione", chi gioca a Eve ha già visto qualcosa di simile, visto che è l'unico MMO che permette di pagare la sottoscrizione al gioco con moneta "in game" e non solo tramite carta di credito, e questo porta i giocatori a farmare come pazzi per pagarsi la subscription, e conseguente abbandonare il gioco perchè si sono letteralmente bruciati il cervello farmando h24.

In secondo luogo trasformerebbe il gioco in qualcosa di più simile al gioco d'azzardo che non a un puro divertimento, facendo scattare tutta una serie di meccanismi mentali perversi e a lungo termine (ma nemmeno troppo) deleteri.
In pratica ognuno giocherebbe con la consapevolezza che sta maneggiando asset che valgono soldi veri, e quindi potenzialmente potrebbe mandare sul lastrico se stesso o qualcun altro.

In Eve esiste già una corrispondenza (indiretta) tra solti in real e soldi in game, ma è monodirezionale (real -> game), ovvero acquistando con carta di credito certi oggetti puoi rivenderli in game e ottenere soldi in game.
Qualcuno lo chiamerà "pay per win" (in realtà non è così perchè per "vincere" ad Eve ci vuole ben altro che asset scintillanti) e dal mio pdv già questo è grave (per la salute del gioco però, non del giocatore).

Quello che si sta proponendo è una relazione inversa, ovvero asset in game che hanno un valore in real, e ciò significa che se io distruggo la tua nave che vale migliaia di dollari (e ci sono, alle quotazioni attuali un titan fittato a Eve vale circa 2000 €, la scorsa settimana c'è stata la distruzione di una stazione piena di roba per un controvalore approssimativo tra i 70.000 e 100.000 &#8364 significa che ti ho bruciato soldi veri, asset che magati tu avevi in programma di monetizzare per pagare le rate del mutuo, o della macchina, o una vacanza studio ai tuoi figli.

Capite che questo implica considerazioni ben più ampie è gravi, sensi di colpa, drammi personali e famigliari.

E il tutto per cosa? Perchè tra gli investitori gira questa supercazzola degli NFT?
Ma per cortesia...
Lieutenant28 Gennaio 2022, 16:57 #7

E' vero. Non capiscono. Non sono li' per capire ma per giocare.

In Ubisoft dovrebbero semplicemente rendere la piattaforma sottostante pilotata da Blockchain ed NFT, senza bisogno di dirlo agli utenti.

E' una questione infrastrutturale prima che essere una questione di utenza.

Una volta che l'infrastruttura e' funzionante, possono incrementalmente aprire alle funzionalita' aggiuntive permesse dagli NFT. Gli utenti non hanno bisogno di sapere che una certa cosa si chiama NFT: gli basta poterci fare qualcosa di utile che prima non potevano fare.
Lieutenant28 Gennaio 2022, 16:58 #8
Originariamente inviato da: sycret_area
Dal mio punto di vista vogliono imporre un "bene" totalmente inutile e altamente pericoloso... cambia la moda e perdi tutto
se gli NFT fossero all'interno di un gioco, scambiabili tra giocatori per €€, morto il gioco hai perso tutto


Mentre invece adesso se il gioco muore cosa succede?
matsnake8628 Gennaio 2022, 17:04 #9
Tu pensa che gonzi che siamo....

Però permettere di rivendere un gioco digitale che ho finito o non uso più no eh... non sia mai che perdiate una vendita.

Pagliacci.
inited28 Gennaio 2022, 17:35 #10
Non capiscono, ma capiranno. Linguaggio da abusatori, il consenso pensano di ottenerlo per erosione. Bella presentazione, non c'è che dire.

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