NFT, secondo Ubisoft i giocatori non ne capiscono ancora i benefici
Secondo due dirigenti di Ubisoft impegnati sul progetto degli NFT, i giocatori non hanno ancora compreso i benefici della piattaforma Quartz e dei Digits, capaci di dare valore agli oggetti digitali dando vita a un vero e proprio mercato secondario digitale.
di Manolo De Agostini pubblicata il 28 Gennaio 2022, alle 16:13 nel canale VideogamesUbisoft
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info...maremma che bassa considerazione che abbiamo della possibilità mai esistita di poter rivendere gli oggetti dei videogiochi....
Possibilità mai esistita? Steam sarà 10 anni che da questa possibilità, avevo venduto cappellini e cazzate varie da usare nei giochi per € veri.
Se ti può consolare anch'io all'inizio ho pensato che non ci fosse poi chissà cosa di male, poi mi sono venuti in mente casi del genere che sono già successi.
Tecnicamente quello che ho descritto si è già parzialmente verificato e ne abbiamo sentito parlare tutti, mi riferisco ai ragazzi che soprattutto in Cina o in Russia si sono rovinati la vita farmando come pazzi per rivendere illegalmente in real asset particolarmente ricercati in game (fenomeno noto come RMT).
Alcuni sono persino morti o subito danni a causa della dipendenza da questo meccanismo, qualcuno potrà pensare "fatti loro, pefetti candidati al Darwin Award", il punto è che questa mossa degli NFT punta a legalizzare questo meccanismo, anzi a incentivarlo, e sappiamo tutti che quando in ballo ci saranno soldi veri ci sarà gente che si rovinerà la vita, o rovinerà quella degli altri.
Riguardo alle skin o asset particolari (puramente estetici e che non influenzano il gameplay) acquistabili in real, per quanto mi riguarda non sono contrario per principio, almeno finchè rimangono appunto asset che non influenzano il gameplay.
In caso contrario il gioco rischia di diventare "pay per win" e allora la cosa non mi sta per niente bene, ma questo rischio nel caso di Eve non esiste, visto che al massimo si trasformerebbe in "pay per loose", visto che asset importanti in mano a giocatori inesperti generano solo loss straordinarie (ed è giusto che sia così.
Quote:
Ah beh guarda da questo punto di vista sfondi una porta aperta, nonostante non giochi/abbia giocato ad EVE (cosa che retrospettivamente un pochino mi dispiace :/ ) da anni sono attiva nel mondo degli MMO e devo dire che .... ne ho viste di tutti i colori Immagino che tutti abbiamo ben impressa nella mente l'immagine dell'intramontabile Kartman di south park accampato per intere settimane a farmare come un koreano davanti al pc
Beh personalmente mi è anche capitato di incontrarne di gente così e per esperienza personale non è mai una buona cosa.
Per altro ho sentito parlare anch'io delle storie di persone, soprattutto in Cina/Russia/Korea del sud che sono arrivate a rovinarsi la vita per barattare oggetti/valuta in game per soldi reali, tanto che qualche anno fa girava voce che in Cina abbiano dovuto aprire dei centri specializzati per trattare la dipendenza da videogiochi. Questo per far capire, a chiunque volesse obbiettare sulla potenziale pericolosità di questi meccanismi; quali potrebbero essere le effettive conseguenze sia a livello personale che sociale se per caso attività o meccaniche di questo tipo dovessero venire non solo sdoganate ma addirittura legalizzate da aziende molto attive nel settore quali Ubisoft/SquareEnix ecc .. (sono le prime due a venirmi in mente).
E non dimentichiamo, come giustamente hai osservato; che la conseguenze di tali dipendenze non ricadrebbero solo su coloro che ne vengono colpiti, bensì sull'intera comunità, dato che poi dovrebbe essere la stessa a farsi carico dei costi sociali (ore di lavoro perse, danni a persone e/o cose, mancato rientro con la tassazione ecc..) e sanitari (ricoveri, farmaci ecc..).
Riguardo alle meccaniche relative ad asset in game (skin ecc) mi trovi d'accordo, anch'io sono a favore di tali pratiche purchè non abbiano alcuna influenza sul gameplay (altrimenti il titolo diventa pay to win, cosa che per me equivale al rage quit istantaneo ) E te lo dico da una che si è shoppata almeno un decina di asset puramente estetici sullo shop di FF XIV (che poi la cosa mi sembri solo l'ennesima trovata, dopo quella dei dlc che equivalgono a vendere solo il 60% del software chiedendo in cambio il 100% del prezzo di vendita; per monetizzare sul prodotto videoludico è un altro paio di maniche).
Ne parlavo in relazione a fortnite/LOL perchè ho l'impressione che tramite tale pratica le aziende rendano i ragazzini sempre più assuefatti a questo tipo di meccanismi. Di per se una skin non è un problema (come scritto sopra lo faccio anch'io), il problema è quando si crea un rapporto completamente distorto col gioco, dove penso che; come io posso dare dei soldi per ottenere una determinata reward in game, può avvenire anche il contrario. E cioè che se farmo abbastanza posso ottenere una reward che poi posso rivendere nella vita reale. NFT /RMT appunto. Secondo lavoro citando Brisc.
Qui nello specifico trovi il video del Meta Show di sabato 22 dove Brisc Rubal (membro del CSM, ovvero l'organo elettivo che rappresenta i giocatori presso la software house del gioco, oltre che membro eccellente della mia alleanza ed uno dei giocatori più famosi) e The Mittani (il leader della più grande alleanza del gioco) parlano proprio di questo --> https://www.youtube.com/watch?v=i6JZtHKZpFE&t=600s
Se ti serve qualche dritta o consiglio per iniziare mandami pure un PM
Woah la cosa si fa sempre più intrigante
Volo a dare un'occhiata, sia mai che mi faccia riaccendere la scintilla, mai veramente sopita; di EVE. Per altro ho provato a dare un'occhiata su qualche forum e per quello che ho visto mi pare che la community sia abbastanza nabbo friendly, forse qualche speranza di sopravvivere anch'io ce l'ho XD Perchè ............ ammetto di essere una capra monumentale ad EVE ed il terrore sarebbe quello di ritrovarmi catapultata in un metaverso infinito senza avere la più pallida idea di come cavarci le gambe
Quindi intanto mi metto da brava a fare i compitini a dare un'occhiata al canale provando a racappezzarmi, poi in caso avessi dei dubbi magari ti mando qualche PM
PS: domanda da 1kk di dollari. Secondo te ha senso per qualcuno iniziare un MMO uscito quasi 20 anni fa .. nel 2022? Per il resto rimando la conversazione ad eventuali PM siamo decisamente troppo OT XD
UPDATE: mi sono guardata la sezione del video (meta show) che mi hai consigliato e VI A-D-O-R-O !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! A parte che i due relatori sono fantastici, hanno spiegato in maniera impeccabile la struttura e le conseguenze dell'introduzione di un meccanismo come gli NFT in ambito videoludico. Brisc è semplicemente unico, ha quell'aplomb da vero gentleman di altri tempi ed ha esposto la problmeatica con una chiarezza ed una lucidità quasi chirurgiche. Mittani d'altro canto..... mi sono pisciata sotto dalle risate E soprattutto ha indicato un altra problematica di cui ancora non mi ero resa conto dietro a questa storia degli NFT e cioè che in pratica innescherebbe un meccanismo simile a quello attuato dalle MLM, cioè lo schema ponzi. Senza contare la problematica relativa alla speculazione di bitcoin e blockchain, bolla che quando eploderà (perchè non si tratta di capire se esploderà ma solo quando imho) farà un gran bel botto, trascinando con se tutto quello che ci stava dentro. Oltre a rovinare completamente il gameplay, ma quello ormai penso che sia assodato (visto che si logga per rilassarsi e stare insieme, non per accendere il pc e cominciare il secondo lavoro). Se può far sentir meglio e per rispondere all'appello di Mittani riguardo il public shaming degli nft, anche la community di ff xiv (di cui faccio parte) si è nettamente schierata contro questa pratica (il CEO di squareenix ha pubblicato una lettera a gennaio nel quale ha dichiarato che l'azienda era pronta a produrre titoli che includessero questo tipo di transazioni, scatenando una levata di scudi da parte della community).
Thx again
Anzitutto quando si gioca lo si fa per divertirsi, per rilassarsi, per staccare dal resto della giornata e svagarsi.
Già la prospettiva di trasformare un gioco in un lavoro è una cosa aberrante, perchè è a questo che porterebbe questa "rivoluzione", chi gioca a Eve ha già visto qualcosa di simile, visto che è l'unico MMO che permette di pagare la sottoscrizione al gioco con moneta "in game" e non solo tramite carta di credito, e questo porta i giocatori a farmare come pazzi per pagarsi la subscription, e conseguente abbandonare il gioco perchè si sono letteralmente bruciati il cervello farmando h24.
In secondo luogo trasformerebbe il gioco in qualcosa di più simile al gioco d'azzardo che non a un puro divertimento, facendo scattare tutta una serie di meccanismi mentali perversi e a lungo termine (ma nemmeno troppo) deleteri.
In pratica ognuno giocherebbe con la consapevolezza che sta maneggiando asset che valgono soldi veri, e quindi potenzialmente potrebbe mandare sul lastrico se stesso o qualcun altro.
In Eve esiste già una corrispondenza (indiretta) tra solti in real e soldi in game, ma è monodirezionale (real -> game), ovvero acquistando con carta di credito certi oggetti puoi rivenderli in game e ottenere soldi in game.
Qualcuno lo chiamerà "pay per win" (in realtà non è così perchè per "vincere" ad Eve ci vuole ben altro che asset scintillanti) e dal mio pdv già questo è grave (per la salute del gioco però, non del giocatore).
Quello che si sta proponendo è una relazione inversa, ovvero asset in game che hanno un valore in real, e ciò significa che se io distruggo la tua nave che vale migliaia di dollari (e ci sono, alle quotazioni attuali un titan fittato a Eve vale circa 2000 €, la scorsa settimana c'è stata la distruzione di una stazione piena di roba per un controvalore approssimativo tra i 70.000 e 100.000 €) significa che ti ho bruciato soldi veri, asset che magati tu avevi in programma di monetizzare per pagare le rate del mutuo, o della macchina, o una vacanza studio ai tuoi figli.
Premesso che non sono nè a favore nè contro gli NFT, e che ancora devo leggere tutti i commenti successivi. Premesso ciò...
...già trovo piuttosto strane certe affermazioni quando da anni proprio EVE Online (e senza bisogno di NFT o altre cose) è un gioco che ha dimostrato come possa diventare una sorta di vero e proprio lavoro per starci dietro, e banalmente per come funzionano le meccaniche stesse del gioco; senza star dietro a chissà quali problematiche di tipo economico (e beninteso, vale per tanti altri giochi online). Per cui se vogliamo andare ad analizzare di problemi umani e sociali ci sarebbe da fare qualche passo indietro prima di puntare il dito contro gli NFT.
Tralasciando però questo discorso, che devia comunque dalla notizia in se, da un lato mi sembra che tu ignori volutamente alcune dinamiche che esistono da anni, e dall'altra stai facendo tutta una serie di ragionamenti basati solo su supposizioni e nulla più.
Quello che sta facendo Ubisoft è mettere in vendita oggetti cosmetici indistruttibili, ovvero cose inutili ai fini del gioco dei quali l'unico modo per perderli è quello che Ubisoft chiuda dall'oggi al domani il gioco. Quindi quando mi parli di navi comprate e poi distrutte che ti erano costate 5.000 euro è tanto pericoloso quando... fantasioso. Al momento non esiste nulla nel mondo videoludico acquistabile tramite NFT che rischi per tutta una serie di motivi di perdere.
Mondo videoludico che, per la cronaca, fa questo tipo di transazioni da anni, non certo da oggi: siamo pieni di giochi che tramite lo store dedicato vendono oggetti cosmetici, del tutto inutili ma che la gente comunque compra solo per vanità personale e nulla più; che sia per mettersi in mostra o per piacere a se stessi.
L'unica differenza rispetto a quanto accaduto finora è che con gli NFT non hai semplicemente una "skin" sul personaggio, ma possiedi realmente quell'oggetto e quindi hai anche la possibilità di rivenderlo ad un altro. Oltre al fatto che ogni skin è di per se unica.
Quindi, al netto di quello che gli NFT comportano in quanto tale, discorso nel quale non mi ci metto proprio perchè so già dove andrebbe a parare il discorso con la oramai cronica guerra di fazioni, se si considerano le implicazioni unicamente nell'ambito videoludico non sta avvenendo nel concreto NULLA che non esista già da anni, se non la possibilità aggiuntiva di poter rivendere quello che avevi acquistato.
Anche perchè, paradossalmente, non c'è certo bisogno degli NFT per far vendere alle Software House un oggetto in gioco a prezzi esorbitanti col rischio poi di perderlo per motivi di gioco: i tuoi scenari sono applicabili anche senza NFT, se volevano farlo l'avrebbero già fatto. L'NFT aggiunge solo un atto di proprietà al tuo acquisto rendendolo unico.
Ma davvero vogliamo sollevare problemi di natura sociali nei videogiochi a causa degli NFT, quando ci sarebbe da aprire un'enciclopedia sull'argomento senza mettere in causa quello che è semplicemente un atto di proprietà? Proprio su EVE Online ho visto e vissuto di persona situazioni totalmente da malati e aberranti, di comportamenti che vanno ben oltre la stupidità umana, e questo diversi anni fa quando degli NFT i videogiocatori non sapevano nulla.
Poi scusa se mi permetto, ma la tua chiosa è perfino ipocrita: se hai bollette e mutuo da pagare spendi comunque una barca di quattrini per un contenuto in gioco del quale puoi fare volutamente a meno, e del quale non hai alcun ritorno economico?
Perchè per lo meno i ludopatici (malattia) sono tali perchè sperano di ottenere un ritorno economico dalla loro attività; in questo caso che si tratti di oggetti cosmetici o meno sarebbe solo per avere una rivalsa in gioco. Se ci spendi dei soldi quando non potresti non è un problema sociale, è un problema di stupidità.
Poi, se alcuni (o tanti) giocatori cadono in questi tranelli, mi viene sempre da pensare alla famosa legge di Darwin
Premesso che non sono nè a favore nè contro gli NFT, e che ancora devo leggere tutti i commenti successivi. Premesso ciò...
...già trovo piuttosto strane certe affermazioni quando da anni proprio EVE Online (e senza bisogno di NFT o altre cose) è un gioco che ha dimostrato come possa diventare una sorta di vero e proprio lavoro per starci dietro, e banalmente per come funzionano le meccaniche stesse del gioco; senza star dietro a chissà quali problematiche di tipo economico (e beninteso, vale per tanti altri giochi online). Per cui se vogliamo andare ad analizzare di problemi umani e sociali ci sarebbe da fare qualche passo indietro prima di puntare il dito contro gli NFT.
Tralasciando però questo discorso, che devia comunque dalla notizia in se, da un lato mi sembra che tu ignori volutamente alcune dinamiche che esistono da anni, e dall'altra stai facendo tutta una serie di ragionamenti basati solo su supposizioni e nulla più.
Quello che sta facendo Ubisoft è mettere in vendita oggetti cosmetici indistruttibili, ovvero cose inutili ai fini del gioco dei quali l'unico modo per perderli è quello che Ubisoft chiuda dall'oggi al domani il gioco. Quindi quando mi parli di navi comprate e poi distrutte che ti erano costate 5.000 euro è tanto pericoloso quando... fantasioso. Al momento non esiste nulla nel mondo videoludico acquistabile tramite NFT che rischi per tutta una serie di motivi di perdere.
Mondo videoludico che, per la cronaca, fa questo tipo di transazioni da anni, non certo da oggi: siamo pieni di giochi che tramite lo store dedicato vendono oggetti cosmetici, del tutto inutili ma che la gente comunque compra solo per vanità personale e nulla più; che sia per mettersi in mostra o per piacere a se stessi.
L'unica differenza rispetto a quanto accaduto finora è che con gli NFT non hai semplicemente una "skin" sul personaggio, ma possiedi realmente quell'oggetto e quindi hai anche la possibilità di rivenderlo ad un altro. Oltre al fatto che ogni skin è di per se unica.
Quindi, al netto di quello che gli NFT comportano in quanto tale, discorso nel quale non mi ci metto proprio perchè so già dove andrebbe a parare il discorso con la oramai cronica guerra di fazioni, se si considerano le implicazioni unicamente nell'ambito videoludico non sta avvenendo nel concreto NULLA che non esista già da anni, se non la possibilità aggiuntiva di poter rivendere quello che avevi acquistato.
Anche perchè, paradossalmente, non c'è certo bisogno degli NFT per far vendere alle Software House un oggetto in gioco a prezzi esorbitanti col rischio poi di perderlo per motivi di gioco: i tuoi scenari sono applicabili anche senza NFT, se volevano farlo l'avrebbero già fatto. L'NFT aggiunge solo un atto di proprietà al tuo acquisto rendendolo unico.
Ma davvero vogliamo sollevare problemi di natura sociali nei videogiochi a causa degli NFT, quando ci sarebbe da aprire un'enciclopedia sull'argomento senza mettere in causa quello che è semplicemente un atto di proprietà? Proprio su EVE Online ho visto e vissuto di persona situazioni totalmente da malati e aberranti, di comportamenti che vanno ben oltre la stupidità umana, e questo diversi anni fa quando degli NFT i videogiocatori non sapevano nulla.
Poi scusa se mi permetto, ma la tua chiosa è perfino ipocrita: se hai bollette e mutuo da pagare spendi comunque una barca di quattrini per un contenuto in gioco del quale puoi fare volutamente a meno, e del quale non hai alcun ritorno economico?
Perchè per lo meno i ludopatici (malattia) sono tali perchè sperano di ottenere un ritorno economico dalla loro attività; in questo caso che si tratti di oggetti cosmetici o meno sarebbe solo per avere una rivalsa in gioco. Se ci spendi dei soldi quando non potresti non è un problema sociale, è un problema di stupidità.
Mi spiego, se spendi vagonate di soldi in real per comprare oggetti in game (sia essi cosmetici o cruciali non importa, il fatto che influenzino o meno il gameplay influisce sul fatto che quel gioca abbia tendenze "pay per win", il che è grave per la salute del gioco in se, ma non per la salute del giocatore) non c'è problema. Per certi versi può essere un'alternativa al banale farming, e per quanto io non sia favorevole a questa pratica (il farming ti obbliga necessariamente a spendere in modo oculato ciò che hai farmato spendendoci tempo e fatica) ci può stare.
Chi lo vuol fare lo fa, chi non lo vuol fare non lo fa, così è sempre stato dacchè esistono questo genere di transazioni e così sempre sarà.
Il flusso di denaro è chiaro, parte da una carta di credito (€, $, £ o altra valuta in real) e arriva a una valuta in game (sia esso liquidità pura nel wallet del tuo personaggio o un oggetto che puoi rivendere in game in cambio di moneta in game).
Gli NFT e la monetizzazione (in real) di oggetti in game rappresenta il flusso inverso, ovvero farmo "come un cinese impazzito" (cit dal CEO della mia prima corp di Eve) per monetizzare in real vendendo quegli asset/esperienza/moneta in game.
Questo è il meccanismo perverso che ha enormi conseguenze sociali, oltre a snaturare completamente la natura del "gioco" (in senso largo, inteso come attività di svago).
Come dicevo esempi del genere ci sono in quasi tutti i giochi e (credo in tutti) vengono puniti, ad Eve ad esempio se vieni scoperto a vendere in real (quindi intascando soldi veri) asset in game vieni bannato senza possibilità di ricorso, e se acquisti da costoro, se ti va bene ti becchi un'ammonizione con wallet pesantemente negativo (cosa che ti rende la vita impossibile perchè a quel punto non puoi nemmeno creare contratti per vendere in game e recuperare il saldo negativo e tanto altro) oppure ti ritrovi pure tu bannato l'account (con tutti i personaggi dentro che magari hai skillato per anni e anni).
Casi del genere a Eve ci sono sempre stati e ci sono anche ora, ma sono estremamente circoscritti a specifiche comunità (generalmente orientali o russi) e sono sempre stati puniti.
Gli NFT (in generale "possedere" asset, cosa che ora non esiste perchè gli asset sono di proprietà della software house, come giocatore paghi una licenza d'uso sottoforma di sottoscrizione mensile) di fatto legalizzano questo comportamento.
Uno poi può dire "a me non interessa tanto io non monetizzo, chi lo fa se ne assume il rischio", ma sappiamo benissimo che questo funziona fino a un certo punto perchè ci sarà sempre gente disperata disposta a farlo, oppure banalmente gente che lo fa per togliersi altri sfizi, magari penserà di farlo solo una volta... ma sappiamo tutti benissimo che questo scatena un meccanismo mentale di dipendenza, una diventa due, poi 10 e poi è la prassi.
Risultato: ti ritroverai intere community che "giocano" non per divertirsi, ma per farmare asset, quindi soldi veri, tanti saluti al gioco e benvenuta dipendenza.
Permettimi una parentesi sul tema Eve come "lavoro".
E' verissimo che c'è gente che in passato si è massacrata la vita, e sicuramente ce n'è anche oggi, e ce ne sarà in futuro.
Ma su questo tema e Eve si è fatto molto pettegolezzo e "mito", la realtà è che Eve è un MMO come tutti gli altri, c'è una piccolissima minoranza di gente che ci spende la vita giocando un numero inverosimile di ore e la stragrande maggioranza che ci gioca un paio d'ore la sera qualche giorno la settimana.
Io ho un carissimo amico che è stato executor (capo) di una grande alleanza ormai una decina di anni fa (il gioco quest'anno festeggia i 19 anni) con migliaia di giocatori, per lui era diventato un lavoro vero e proprio e causa della natura "worldwide" del gioco (non esistono server regionali a Eve, tutto avviene in tempo reale per tutti in tutto il mondo, quindi anche concetti come le timezone contano parecchio, sia dal pdv strategico che tattico) ha rischiato veramente di rovinarsi la salute.
Poi per fortuna ha realizzato che stava esagerando e ha staccato, la lasciato l'ally e ha ripreso a giocare normalmente, poi ne ha fondata una nuova ma sempre giocando in modo moderato; ma questo è il caso di un italiano, forse nella storia di Eve ce ne sarà un solo altro che può arrivare a estremi del genere (il leader di Pandemic Horde, che è italiano appunto), punto.
Pensare che chi gioca a Eve faccia una vita del genere è fuori da ogni logica e non corrisponde assolutamente alla realtà.
Poi certo c'è chi addirittura ne ha fatto il proprio vero lavoro, ma si tratta di esempi estremamente rari, se prendi l'elenco delle alleanze con più membri (https://evemaps.dotlan.net/alliance/memberCount) credo solo Goonswarm (leader The Mittani, che è un avvocato che ha scelto di fare dell'alleanza il suo lavoro, e si paga da vivere con gli sponsor, le attività, le trasmissioni online etc etc...), forse Fraternity (Noraus), forse anche Chribba (che è uno dei giocatori più storici ed è sempre stato una celebrità tra le meccaniche industriali e di trading in certe zone specifiche del gioco).
Il resto dei leader delle altre non dico che non si sbatta, sicuramente gioca tanto, ma non tanto da rovinarsi la vita e rendere il gioco un "lavoro", infatti in genere ciascun gruppo ha a capo un grosso team di tanti giocatori che si dividono i compiti (su questo i Goons sono maestri perchè hanno esperti su ogni aspetto del gioco, tra cui economisti che lavorano sul mercato e sulle meccaniche produttive).
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