LulzSec rivendica attacco XBox Live. Microsoft smentisce

LulzSec rivendica attacco XBox Live. Microsoft smentisce

Microsoft chiarisce che il suo servizio online non è stato compromesso, dopo che il gruppo di hacker LulzSec ha pubblicato dati che sembravano provenire proprio da XBox Live. Intanto, Sega denuncia l'ennesima intrusione.

di pubblicata il , alle 09:10 nel canale Videogames
MicrosoftXbox
 

Lulz Security ha fatto sapere di aver rilasciato informazioni sui login di 62 mila account privati appartenenti a Facebook, PayPal, XBox Live e Twitter. Dopo il panico iniziale dei videogiocatori, che hanno temuto un attacco su vasta scala come quello organizzato dalla rete Anonymous ai danni del PlayStation Network, è arrivata la smentita ufficiale da parte di Microsoft, che ha pubblicato il seguente comunicato.

"Questo gruppo ha pubblicato una lista di migliaia di potenziali indirizzi di posta elettronica e password, e incoraggiato a provare questi dati per fare l'accesso su servizi come XBox Live. In questo momento, non abbiamo alcuna prova di intrusioni fraudolente in XBox Live. Ad ogni modo prendiamo con molta serietà la sicurezza del nostro servizio e lavoriamo costantemente per fronteggiare opportunatamente queste minacce".

La lista contiene indirizzi di persone residenti in Usa, Uk, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Brasile. Ci sono account di giornalisti e impiegati governativi. Secondo Lulz Security, il file con tutti i dati è stato caricato su un noto sito di file sharing e, prima di essere stato rimosso, è stato scaricato migliaia di volte.

Nel fine settimana, invece, Sega ha ammesso di aver riscontrato un'intrusione non autorizzata al Sega Pass, il servizio attraverso il quale fornisce informazioni sui nuovi prodotti ai membri registrati e che non contiene alcun tipo di informazione finanziaria sugli utenti. Dopo aver rilevato l'intrusione, Sega ha immediatamente bloccato il servizio e preso le precauzioni affinché la cosa non si verifichi nuovamente. Sono stati contattati tutti gli utenti coinvolti nel furto di dati personali.

Sono stati rubati dati sui nomi dei membri, i loro indirizzi di posta elettronica, date di nascita e password decriptate. Coinvolti complessivamente 1.290.755 utenti. LulzSec ha dichiarato di non avere responsabilità in questo attacco.

Sega è, dunque, l'ennesima compagnia appartenente al settore dell'industria dei videogiochi che riceve un trattamento del genere da parte degli hacker. In passato, anche Bethesda, EVE Online, Square Enix, Codemasters, Sony, Nintendo, Electronic Arts e BioWare hanno registrato intrusioni nei loro data center.

15 Commenti
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Jack79720 Giugno 2011, 19:43 #1
Tocca a tutti prima o poi... xD
Faster_Fox20 Giugno 2011, 20:51 #2
si stanno sbizzarrendo alla grande!
Verdammt8920 Giugno 2011, 21:28 #3
Hanno ma rotto i c*glioni!
Che si facciano i ca*zi loro sti rompipalle di cracker!
Stevejedi20 Giugno 2011, 21:57 #4
Originariamente inviato da: Verdammt89
Hanno ma rotto i c*glioni!
Che si facciano i ca*zi loro sti rompipalle di cracker!


Sono contento di tutti questi attacchi a catena... ragazzi, ma ancora non vi rendete conto?
Ci stiamo indicizzando, stiamo diventando numeri, seriali, indirizzi... Stiamo andando incontro sempre più all'annullamento della privacy, e questi ragazzi, volendo o non volendo, ci stanno facendo ricordare che nulla di informatico è sicuro e che non possiamo permetterci di affidare a chi non conosciamo la nostra identità, la nostra vita.
Nel passato si sbagliavano, non ci sarà un governo mondiale che ci costringerà a catalogarci ma saremo noi stessi che, chi per pigrizia, chi per comodità, o chi per sentirsi al sicuro, si renderà volontario del proprio annullamento della propria privacy.

Telefonini che tracciano i nostri spostamenti, social network che vengono aggiornati minuto per minuto da noi stessi per dire cosa facciamo, cosa pensiamo, cosa ci piace... benvenuti nel 1984.
killercode20 Giugno 2011, 22:03 #5
Originariamente inviato da: Stevejedi
Sono contento di tutti questi attacchi a catena... ragazzi, ma ancora non vi rendete conto?
Ci stiamo indicizzando, stiamo diventando numeri, seriali, indirizzi... Stiamo andando incontro sempre più all'annullamento della privacy, e questi ragazzi, volendo o non volendo, ci stanno facendo ricordare che nulla di informatico è sicuro e che non possiamo permetterci di affidare a chi non conosciamo la nostra identità, la nostra vita.
Nel passato si sbagliavano, non ci sarà un governo mondiale che ci costringerà a catalogarci ma saremo noi stessi che, chi per pigrizia, chi per comodità, o chi per sentirsi al sicuro, si renderà volontario del proprio annullamento della propria privacy.

Telefonini che tracciano i nostri spostamenti, social network che vengono aggiornati minuto per minuto da noi stessi per dire cosa facciamo, cosa pensiamo, cosa ci piace... benvenuti nel 1984.



Fammi capire, tu ti lamenti della gente che da volontariamente i propri dati a terzi in cambio di servizi e inneggi chi questi dati li ruba senza consenso per darli a malviventi.

Ha senso
omerook21 Giugno 2011, 01:04 #6
addio nuvola -_-
moddingpark21 Giugno 2011, 02:40 #7
Originariamente inviato da: Stevejedi
Sono contento di tutti questi attacchi a catena... ragazzi, ma ancora non vi rendete conto?
Ci stiamo indicizzando, stiamo diventando numeri, seriali, indirizzi... Stiamo andando incontro sempre più all'annullamento della privacy, e questi ragazzi, volendo o non volendo, ci stanno facendo ricordare che nulla di informatico è sicuro e che non possiamo permetterci di affidare a chi non conosciamo la nostra identità, la nostra vita.
Nel passato si sbagliavano, non ci sarà un governo mondiale che ci costringerà a catalogarci ma saremo noi stessi che, chi per pigrizia, chi per comodità, o chi per sentirsi al sicuro, si renderà volontario del proprio annullamento della propria privacy.

Telefonini che tracciano i nostri spostamenti, social network che vengono aggiornati minuto per minuto da noi stessi per dire cosa facciamo, cosa pensiamo, cosa ci piace... benvenuti nel 1984.


Concordo con quasi tutto il tuo discorso, è totalmente vero.
Ma lasciami dire che c'è ben poco da essere contenti di questi attacchi informatici, perchè se è vero che stiamo andando incontro ad un annullamento della propria privacy, c'è anche chi sfrutta l'informatica ed i mezzi telematici per il proprio intrattenimento o per poter gestire i propri affari.

Io sono assolutamente contrario a Facebook, in quanto rappresenta l'idea di catalogazione della popolazione ed annullamento della privacy tipica di "1984" di Orwell, ma amo i videogiochi e sono iscritto, tra gli altri, a Steam, EADM, GfW Live e Bioware Social.
Mi scoccia alquanto che i miei dati di accesso (e quindi soldi che io ho guadagnato con fatica e che ho speso come meglio credevo) rischino di essere diffusi ai quattro venti perchè un branco di imbecilli vuole farci credere che è arrivata la fine del mondo.

Inoltre, per comodità, acquisto su eBay servendomi di Paypal, e non lo faccio per il gusto di farmi catalogare da Zuckerberg e dalla CIA, ma perchè conviene alle mie tasche comprare pezzi per il pc e ricambi per la mia auto su internet.

Spero di aver reso il concetto e di non adirare troppe persone.
killercode21 Giugno 2011, 06:07 #8
Originariamente inviato da: moddingpark
Concordo con quasi tutto il tuo discorso, è totalmente vero.
Ma lasciami dire che c'è ben poco da essere contenti di questi attacchi informatici, perchè se è vero che stiamo andando incontro ad un annullamento della propria privacy, c'è anche chi sfrutta l'informatica ed i mezzi telematici per il proprio intrattenimento o per poter gestire i propri affari.

Io sono assolutamente contrario a Facebook, in quanto rappresenta l'idea di catalogazione della popolazione ed annullamento della privacy tipica di "1984" di Orwell, ma amo i videogiochi e sono iscritto, tra gli altri, a Steam, EADM, GfW Live e Bioware Social.
Mi scoccia alquanto che i miei dati di accesso (e quindi soldi che io ho guadagnato con fatica e che ho speso come meglio credevo) rischino di essere diffusi ai quattro venti perchè un branco di imbecilli vuole farci credere che è arrivata la fine del mondo.

Inoltre, per comodità, acquisto su eBay servendomi di Paypal, e non lo faccio per il gusto di farmi catalogare da Zuckerberg e dalla CIA, ma perchè conviene alle mie tasche comprare pezzi per il pc e ricambi per la mia auto su internet.

Spero di aver reso il concetto e di non adirare troppe persone.


Quindi in pratica vendi la tua privacy per un gioco o qualche euro risparmiato...
natostanco21 Giugno 2011, 08:08 #9
ma attacchi senza senso in questo modo sono inutili, cio' che serve e' un MANIFESTO.
Oenimora21 Giugno 2011, 08:32 #10
Se non altro dimostrano che non si può star tanto tranquilli ad affidare i propri dati ad altri, che siano Sony, MS o chi altri.

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