Lo studio di Second Life ora vuole realizzare un mondo per la realtà virtuale

Linden Lab ha iniziato a invitare le persone più creative a testare il suo nuovo mondo per la realtà virtuale, conosciuto con il nome in codice di Project Sansar.
di Rosario Grasso pubblicata il 20 Agosto 2015, alle 09:01 nel canale VideogamesProject Sansar dovrebbe debuttare pubblicamente nel corso del 2016, con l'obiettivo di rendere la realtà virtuale alla portata di tutti. All'interno del mondo virtuale sarà infatti possibile creare, modellare, condividere e monetizzare delle esperienze interattive, il tutto senza possedere conoscenze di programmazione.
Linden Lab sostiene che la piattaforma consente di creare contenuti di qualità professionale con "eccezionale fedeltà visiva, audio 3D e simulazione della fisica". Project Sansar sarà ottimizzato per i dispositivi di realtà virtuale come Oculus Rift, ma sarà ugualmente giocabile anche con i PC non dotati del supporto VR o con i dispositivi mobile.
La software house americana si è specializzata nella creazione di mondi virtuali online con il successo che è arrivato nel 2003 grazie a Second Life, un titolo ancora oggi molto apprezzato e seguito dai suoi fan. Ma la tecnologia su cui è basato è ormai di precedente generazione, per cui Linden Lab si è ritrovata costretta a rifare le basi per Project Sansar.
Quest'ultimo si focalizzerà sull'esplorazione, la socializzazione e su altre esperienze rese possibili da avatar dotati di espressioni proprie, tramite i quali sarà possibile chattare e parlare. Ma il fulcro riguerderà proprio la personalizzazione dell'esperienza virtuale, con gli utenti che potranno inserire nel mondo virtuale creazioni realizzate tramite Autodesk Maya o altri software. Maya sarà il primo software supportato durante questa prima fase di test, con Linden Lab che ha già iniziato a distribuire gli inviti a coloro che hanno dimostrato di essere maggiormente creativi.
In un secondo momento, Project Sansar consentirà di importare modelli realizzati con software di terze parti o costruiti tramite il software interno, in modo da permettere agli autori di scegliere liberamente lo strumento di modellazione.
"Vogliamo abbassare le barriere all'ingresso per la creazione di esperienze di realtà virtuale", ha detto Ebbe Altberg, CEO di Linden Lab. "Project Sansar per le esperienze virtuali sarà ciò che è stato WordPress per il web: permetterà a una vasta gamma di persone di creare con qualità professionale e di raggiungere un pubblico globale".
"Ampliando ciò che si può fare in realtà virtuale, Project Sansar andrà oltre il gaming: dall'intrattenimento all'educazione, dall'arte al business, dalla salute alle conferenze, così come al training e altro ancora".
9 Commenti
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A me sembra un surrogato a buon mercato e facilmente reperibile, a differenza di droga o alcol. Magari hai ragione tu, non cambierà nulla, è che è proprio il mondo che sta cambiando in toto. Lo noto io che essendo vecchio ho vissuto la giovinezza quando i cellulari (altro che smartphone) erano appena usciti e se li poteva permettere solo un Onassis.
Hermes
Sono d'accordo sull'essere a buon mercato e tutto sommato aggiungerei anche meno dannoso se ci pensi. Voglio dire, anche quando andavo a scuola io c'erano miei compagni che persero anni di scuola per giocare a Ultima online o dark age of camelot...però tutto sommato non hanno avuto danni fisici o psichici permanenti. Una volta che gli è passata si sono solo resi conto di aver perso un sacco di tempo e magari soldi..ma avevano ancora le capacità mentali per recuperare il tempo perduto.
Queste problematiche si sono già verificate con Second Life, che infatti è piena dei soggetti di cui parli.
Questo è semplicemente un upgrade grafico.
Bah, vedremo, ma qui in Italia mi fare fu una specie di moda passeggera che coinvolse per lo più i vip una decina di anni fa più o meno (credo) con tanto di servizio al Tg per poi essere nuovamente dimenticato. Oppure anche qui da noi c'è gente che vive tuttora una seconda vita?
Hermes
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