Last Oasis: nuovo MMO incrocio tra Sea of Thevies e Ark
Sviluppato dal team polacco Donkey Crew, Last Oasis è un MMO molto promettente ora disponibile in Closed Beta ma in arrivo a breve in Early Access su Steam
di Rosario Grasso pubblicata il 22 Agosto 2019, alle 12:01 nel canale VideogamesLast Oasis è un nuovo MMO di sopravvivenza che fino a oggi è stato disponibile solo in versione Closed Beta, molto apprezzata dai suoi giocatori. Nell'universo di Last Oasis il moto di rotazione della Terra è compromesso in seguito a un cataclisma e gli ultimi sopravvissuti devono industriarsi per combattere il caldo crescente. Il tutto in un enorme mondo aperto dove bisogna costruire delle grandi macchine per spostarsi, cacciare e combattere contro le fazioni nomadi avversarie.
In Last Oasis non ci sono armi per gli attacchi dalla distanza, ma solo gli scontri ravvicinati sono consentiti. "Abbiamo cercato di avvicinare il più possibile i giocatori" ci ha detto Michal Korniewicz, Lead Sound Designer, in un incontro al GamesCom. In questi combattimenti i giocatori potranno servirsi di vari tipi di armi, come spade, mazze, asce, a una o due mani. Questo cambierà quando i giocatori, una volta raccolte le risorse necessarie, saranno in grado di costruire enormi Walker, delle vere e proprie basi mobili dotate di tutto ciò che serve per cacciare e sopravvivere, e tra queste anche armi che consentono di attaccare dalla distanza come catapulte, baliste, armi veloci e armi potenti.
In uno scenario desertico (ma la mappa di Last Oasis si compone di regioni diverse con caratteristiche specifiche), gli sviluppatori di Last Oasis ci hanno mostrato come sia possibile attaccare con il Walker un enorme mostro in grado di insabbiarsi e di reagire in maniera imprevedibile. "Tutte le relazioni tra le armi, il corpo del mostro e la sabbia sono calcolate dal motore fisico in tempo reale" ci hanno spiegato. "E questo non accade spesso nei videogiochi quando si tratta di dover simulare delle creature dalle dimensioni così importanti". Gli sviluppatori del team polacco Donkey Crew hanno usato il modulo fisico interno a Unreal Engine 4, rielaborandolo in C++.
Il Walker può essere personalizzato a piacimento, a seconda degli scopi del gruppo di sopravvissuti. Può essere dotato di un timone, di vari tipi di protezioni e di diverse armi. Poi, ogni giocatore assume un ruolo: c'è chi guida, chi ripara e chi spara, con una suddivisione dei compiti che ci ha ricordato la gestione delle navi di Sea of Thieves. Si tratta di un titolo prevalentemente PvE con una serie di missioni da portare a termine per acquisire le meccaniche di gioco e raccogliere risorse, e con una componente PvP. Si possono attaccare i Walker nemici o anche i membri del proprio stesso gruppo, il che dà via al classico scontro melèe.
In Last Oasis, solamente un'area circoscritta della Terra è vivibile, e cambia a seconda del ritmo di rotazione della Terra. I gruppi sopravvissuti devono quindi spostarsi di conseguenza, il che li ha indotti a costruire delle basi mobili e una città ambulante conosciuta come Flotilla. Nelle oasi vivibili, in questo modo, si innescano delle furibonde lotte per il controllo del territorio e delle risorse preziose che si trovano all'interno. In questo mondo spietato l'acqua è ormai la risorsa più preziosa, anche rispetto all'oro.
Cuore dell'esperienza di gioco a Last Oasis sono i Walker ("camminatori"), ovvero delle enormi macchine di legno che si muovono grazie al vento e che si compongono di varie parti. I giocatori li possono infatti personalizzare installando accessori e aggiornamenti in base alle loro esigenze, visto che i Walker servono per spostarsi, per cacciare, per combattere, e altro ancora.
La parte di sopravvivenza è altrettanto importante, con i giocatori che devono esplorare la mappa alla ricerca di risorse per costruire pezzi di equipaggiamento, i Walker, le armi e per migliorare le proprie abilità. I personaggi, infatti, acquisiscono esperienza come in un gioco di ruolo e, al salire di livello, sbloccano delle abilità. I giocatori possono scegliere le abilità in base al proprio stile di gioco, adattando il personaggio in maniera personale. In Lost Oasis non ci sono classi precostituite, ma il giocatore modella il proprio personaggio in base alle decisioni prese nel corso del gioco sulle abilità.
Si parla anche di economia "player driven": ovvero, i giocatori possono rendere più o meno preziosa una data risorsa a seconda di come la usano nei commerci. I trader intelligenti e veloci possono realizzare enormi profitti, anche se mantenere il controllo sulle rotte commerciali comporta rischi considerevoli. Altri nomadi possono scegliere di produrre o cacciare risorse rare presenti solo in posti specifici. Tuttavia, è sempre consigliabile considerare prima i potenziali concorrenti. Entrare in competizione su una risorsa con un'altra fazione può comportare l'innesco di una guerra che richiede molte risorse per poter essere vinta.
Il mondo è costituito da molte oasi interconnesse, che formano un grande mondo aperto. Donkey Crew parla di un'estensione complessiva superiore ai 100 km2. I vari gruppi nomadi sono tenuti ad esplorare le varie oasi alla ricerca di specifici biomi e risorse rare. Si può decidere di sostare in un'oasi, di prelevarne le risorse e andare via oppure di proseguire nel viaggio senza indagare, ma in ogni caso si finirà per lasciare l'area per spostarsi più a est per ripararsi dai raggi solari.
Ogni oasi è divisa in regioni. La fazione che controlla una regione sarà ricompensata con una riserva di risorse proprie del posto. Ci si può unire in clan per controllare meglio il territorio, ma si può sempre decidere di procedere in solitaria. Il che aumenta la difficoltà di gioco, ma consente di entrare in possesso di un maggior volume di risorse.
Gli sviluppatori hanno trovato poi un modo per consentire ai giocatori di disconnettersi in sicurezza. "In questo modo potranno lasciare il Walker sicuri che nessuno lo danneggerà. Non è giusto vedersi privati delle risorse faticosamente raccolte solo perché non si sta giocando" ci hanno spiegato al GamesCom. La No-Man’s Land è dunque quell'area del mondo di gioco dove non è possibile attaccare i Walker: le sue infinite dune consentono di nascondere il mezzo, a patto che si disponga della quantità d'acqua necessaria a farlo arrivare nella zona.
Oltre ai Walker, i giocatori possono costruire delle basi in pietra, ovvero delle fortificazioni che offrono un livello di difesa superiore contro gli altri giocatori ostili o i pericoli naturali insiti nel mondo di gioco. Ci sono anche basi di legno più leggere, ma smontabili e trasferibili sul Walker.
Last Oasis è sviluppato da Donkey Crew, un team di sviluppo indipendente con sede a Wroclaw, in Polonia, composto da sviluppatori di talento che hanno già lavorato insieme all'interno di una grande comunità di modding che ha operato per Mount & Blade.
Alla fine della Closed Beta, Last Oasis sarà disponibile per tutti dal 3 settembre in Early Access su Steam.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPromette bene, spero solo che la grafica sia adeguata altrimenti, purtroppo, temo che non avrà successo (non tutti mettono in primo piano il gameplay come farei io anche perché, al momento, non ci farei nulla con la grafica migliore al mondo essendo completamente cieco rotfl )
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".