L'Italia sarà protagonista nello sviluppo di videogiochi in futuro?
Il First Playable 2024 a Firenze ha segnato una tappa importante per l'industria videoludica italiana, rafforzando il suo ruolo sulla scena internazionale. Con oltre 500 professionisti e 50 aziende partecipanti, l'evento ha mostrato una crescente presenza internazionale e ha messo in luce le nuove iniziative e i progressi del settore. In particolare, il sostegno a startup emergenti attraverso programmi di accelerazione come il Bologna Game Farm promette un futuro radioso per i videogiochi made in Italy.
di Rosario Grasso pubblicata il 27 Luglio 2024, alle 10:31 nel canale VideogamesIDEA
Dopo anni di stagnazione, sembra che qualcosa stia cambiando nel mondo dello sviluppo di videogiochi italiano. Non solo sempre più ragazzi appassionati ritagliano tempo ed energie da dedicare alla realizzazione di videogiochi che possano essere al contempo divertenti e capaci di evidenziare la tradizione culturale del nostro paese, ma diverse organizzazioni si stanno prodigando per far sì che questi sforzi ricevano il sostegno economico che meritano e che è fondamentale per poterli concretizzare in videogiochi fatti e finiti.
L'edizione 2024 del First Playable di Firenze, in particolare, ha confermato l'importanza crescente dell'Italia nel panorama internazionale dei videogiochi. Organizzato da IIDEA e Toscana Film Commission, con la collaborazione dell'Agenzia ICE, l'evento ha ospitato 500 professionisti provenienti da 12 paesi, 50 aziende e oltre 180 team italiani. Durante i tre giorni dell'evento, si sono svolti più di 1000 incontri di lavoro, workshop e conferenze, con la partecipazione di relatori di alto calibro come Raphael Colantonio di Wolfeye Studio e Jeremiah Cohn di CD Projekt RED.
L’edizione di quest’anno ha segnato una svolta significativa per il First Playable, evidenziando la crescente internazionalizzazione dell’evento. Per la prima volta, la manifestazione ha stretto una partnership con un altro paese, la Francia, rappresentata dall'associazione SNJV e dall'ente CNC. Questa collaborazione ha sottolineato l'intenzione di guardare oltre i confini nazionali e di rafforzare il dialogo con professionisti e aziende internazionali.
Parallelamente, l'industria videoludica italiana ha continuato a fare passi avanti. L'introduzione del Tax Credit per le imprese di produzione di videogiochi è stato un elemento fondamentale, perché offre un credito d'imposta pari al 25% dei costi di produzione. Questo incentivo ha facilitato la creazione di nuovi progetti, ma è solo uno dei molti traguardi raggiunti recentemente.
Thalita Malagò, Direttrice generale di IIDEA, ha spiegato come siano state introdotte iniziative mirate a supportare gli studi emergenti. Il "kit di sopravvivenza" fornisce linee guida pratiche per avviare una startup, mentre un gruppo di mentori esperti offre consulenze gratuite ai nuovi sviluppatori. Queste misure mirano a colmare il gap burocratico e a fornire il supporto necessario per trasformare idee innovative in realtà commerciali sostenibili.
Un altro pilastro del sostegno agli sviluppatori italiani è rappresentato dai programmi di accelerazione. Tra questi, il Bologna Game Farm, organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla città di Bologna, ha riscosso un notevole successo. Giunto alla sua terza edizione, il programma offre fondi e supporto formativo ai team vincitori, aiutandoli a sviluppare prototipi e a trovare publisher. La prossima edizione del concorso sarà estesa a livello nazionale, un passo avanti che riflette l'ambizione di creare un ambiente favorevole per lo sviluppo dei videogiochi in tutta Italia.
Durante il First Playable, sono stati presentati molti videogiochi italiani in fase di sviluppo, tra cui Terminator Survivors di Nacon Milan e A Quiet Place: The Road Ahead di Stormind Games. Questi progetti, basati su franchise cinematografici di successo, dimostrano la capacità degli sviluppatori italiani di lavorare su proprietà intellettuali di alto profilo, aprendo la strada a future collaborazioni internazionali.
La direttrice Malagò ha sottolineato l'importanza della sostenibilità delle imprese, evidenziando come sia cruciale che le startup riescano a diventare autonome e a crescere secondo le proprie ambizioni. IIDEA sta inoltre lavorando su iniziative per migliorare le competenze nel settore e per affrontare la carenza di istituzioni formative specializzate.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoL'Italia sarà protagonista nello sviluppo di videogiochi in futuro?
Risposta:
No.
L'Italia sarà protagonista nello sviluppo di videogiochi in futuro?
Risposta:
No.
Letto il titolo ho pensato la stessa identica cosa.
La risposta è ovviamente no. Non ci sono infrastrutture o investimenti adeguati e questa è solo la punta dell'iceberg perché poi mancano software house di un certo livello, manca una legislazione che permetta la nascita di distretti tecnologici ecc... ecc... ecc...
Insomma sostanzialmente se va bene ma deve andare di lusso produrremo degli indie interessanti e fine lì che è comunque tanto per il poco che ci crediamo.
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