Bologna Game Farm: ecco i 4 videogiochi dei team vincitori della terza edizione

Bologna Game Farm: ecco i 4 videogiochi dei team vincitori della terza edizione

Il settore dei videogiochi ha da tempo superato i confini dell'intrattenimento per diventare un importante motore di crescita economica e culturale. E iniziative come Bologna Game Farm puntano a sottolineare il concetto, anche all'interno del contesto italiano.

di pubblicata il , alle 15:18 nel canale Videogames
IDEA
 

Bologna Game Farm rappresenta un'iniziativa di grande rilevanza nella promozione e nello sviluppo del settore videoludico, in particolare nell'ambito della regione Emilia-Romagna. Giunta alla terza edizione, ha visto un evento di presentazione tenutosi presso le suggestive Serre dei Giardini Margherita, la stessa location dove si svolge il programma di accelerazione e tutte le attività alla base del progetto. Il quale ha messo in luce il talento e la creatività dei quattro team di sviluppatori vincitori. In questa occasione, ci è stata data la possibilità di provare per la prima volta i loro videogiochi, anche se il loro sviluppo è ancora in una fase iniziale.

Questi team hanno avuto l'opportunità di lavorare a pieno regime grazie a un contributo di 30.000 euro ciascuno, con la cifra che è interamente a fondo perduto e rappresenta un sostegno fondamentale per la realizzazione dei loro prototipi di videogiochi. Non solo le iniziative come Bologna Game Farm puntano a sostenere l'industria dei videogiochi, che notoriamente in Italia è stata a lungo sottovalutata, ma permette la realizzazione di titoli che puntano sulla tradizione artistica italiana, realizzati da gruppi di sviluppo che si compongono di ragazzi molto giovani.

Bologna Game Farm

L'Italia, così come la sua storia, è certamente presente nei videogiochi, ma colpevolmente la sua eredità è spesso trasmessa da team di sviluppo stranieri (si pensi ad Assassin's Creed o a Rome: Total War). L'iniziativa di Bologna Game Farm, promossa da Regione Emilia-Romagna e coordinata dal Comune di Bologna in collaborazione con ART-ER, IncrediBOL! e IIDEA, si propone di evidenziare la capacità di questi giovani sviluppatori italiani e rafforzare le abilità imprenditoriali del settore videoludico nella regione, nonché di promuovere la consapevolezza dell'importanza economica e culturale del comparto.

Durante l'evento, sono state discusse anche le politiche e le azioni per il settore videoludico in Emilia-Romagna, con l'obiettivo di consolidare e professionalizzare ulteriormente il segmento dei videogiochi all'interno della regione, riconoscendo il suo ruolo cruciale come fattore di crescita economica e culturale.

Non si tratta di una vetrina fine a sé stessa, perché i ragazzi che fanno parte di Bologna Game Farm vengono accompagnati lungo un percorso finalizzato a trovare dei publisher e ad ambire al successo economico. Le vertical slice mostrate vengono condotte fino al First Playable di Firenze dove gli sviluppatori incontrano i publisher per poi approdare al GamesCom, dove prosegue un complesso iter di presentazione dei progetti. Per i team è molto complicato trovare un publisher in un settore, quello dei videogiochi, che ha bisogno di sostegno, anche pubblico, per poter ambire alla portata e alla visibilità che i progetti meritano.

Per poter vincere il Bologna Game Farm i team devono presentare un business plan convincente dove i loro progetti non sono interessanti solamente sul piano della qualità e dell'autorialità, ma dimostrino di essere sostenibili sul piano economico. I team vincitori da febbraio hanno ricevuto il 70% del finanziamento previsto e quindi i loro progetti sono attualmente in una fase pienamente realizzativa. Vediamo quali sono i 4 videogiochi presentati.

Terrorbane Viral

Questo titolo è sviluppato da BitNine, il team di sviluppo più consolidato fra i 4 che hanno vinto la terza edizione di Bologna Game Farm. BitNine, a differenza degli altri gruppi che abbiamo incontrato, ha già una grossa esperienza alle proprie spalle, avendo realizzato tERRORbane, un JRPG dell'era 16-bit con elementi metareferenziali che costituiscono una parodia comica con rottura della quarta parete allo scopo di esplorare la relazione tra sviluppatori e giocatori. Un gioco talmente innovativo che ha già vinto il premio come miglior gioco italiano agli Italian Video Game Awards 2023.

Terrorbane Viral

Il nuovo Terrorbane Viral fa parte dello stesso immaginario del gioco di BitNine precedente, ma stavolta si tratta di un titolo in cui il computer del giocatore viene assalito da una misteriosa ondata di programmi malware e virus che vogliono prenderne il controllo. Con l’aiuto del programma anti-virus e armato del codice pieno di Bug degli assalitori stessi, il giocatore dovrà cercare di ribaltare la situazione contro queste forze malevole.

Terrorbane Viral

Si tratta di un titolo d'azione che riprende alcuni concetti di Vampire Survivors dove bisogna evitare le minacce, raccogliere esperienza e sbloccare abilità attive e passive per poter affrontare progressivamente una quantità di minacce sempre maggiore. I giocatori, che impersonano un'intelligenza artificiale, possono solamente spostarsi sulla mappa e schivare, mentre raccolgono esperienza per sbloccare le abilità. La combinazione di queste ultime permette di configurare delle build sempre più potenti, mentre la struttura di gioco è incentrata sulla rigiocabilità. Ogni sessione ha una durata di circa 15-20 minuti, ma nelle successive si possono affrontare sfide più grandi servendosi delle abilità sbloccate.

KAI

Sviluppato da Dandelion, è il gioco tecnicamente più avanzato tra quelli che abbiamo provato a Bologna. Si tratta un videogioco di avventura/esplorazione con elementi strategici di gestione delle risorse. La protagonista Akira è catapultata da un’astronave in un ambiente sottomarino, che esplora per svelarne il mistero. KAI è un viaggio di esplorazione di un nuovo mondo, ma è anche un viaggio di conoscenza e superamento delle paure e dei ricordi alla riscoperta della propria interiorità.

KAI

Attraverso delle esche, i giocatori devono attrarre dei pesci verso un portale. Ci sono vari tipi di pesci, e ciascuno di essi viene attratto da un'esca specifica. Mentre i giocatori possono variare dalla visuale in prima persona alla visuale in terza, la navigazione del mondo di gioco avviene a 360 gradi, conferendo piena libertà di spostamento ai giocatori. Visivamente, KAI si ispira all'arte nuragica e la progressione attraverso i livelli di gioco sarà accompagnata da una profonda componente narrativa.

KAI

Migliaia di pesci si trovano nei livelli di gioco di KAI, con la loro quantità che ha rappresentato una sfida nello sviluppo non indifferente per Dandelion. Si consideri, ovviamente, che questi videogiochi sono realizzati in modo tale da consumare la più bassa quantità di risorse di calcolo possibile, in modo da poter approdare su sistemi poco potenti come Steam Deck o Nintendo Switch e, potenzialmente, anche sugli smartphone. Per superare queste sfide, per KAI è stato utilizzato il framework Unity Dots, che ha permesso di estendere il medesimo comportamento su un migliaio di pesci senza gravare eccessivamente sulle risorse di calcolo a disposizione.

Sliding Hero

Di Silent Chicken, è un’avventura puzzle in stile “metroidvania” in cui il giocatore si muove scivolando in un'unica direzione, finché non incontra un ostacolo. In Sliding Hero, il giocatore veste i panni di Luca Sicomoro, un militare della Repubblica di Venezia, che si ritrova bloccato all'interno di un misterioso labirinto. Per riuscire a scappare dovrà scoprirne i segreti interagendo con alcuni strani personaggi (ispirati dalla tradizione delle maschere italiane), affrontando diverse sfide.

Sliding Hero

Si basa su una peculiare pixel art pompata a livello di shader con effetti visivi che la rendono rara e accattivante. Dal punto di vista grafico questo gioco si ispira a Zelda a 16 bit e a Pokémon, mentre non mancano i riferimenti alla tradizione artistica italiana a cominciare dal carnevale veneziano e alla commedia dell'arte.

Sliding Hero

Durante l'esplorazione i giocatori devono affrontare enigmi e parti action. Fra tutti i progetti provati, è risultato essere quello più consistente in termini di longevità e sfida offerta al giocatore, nonostante lo sviluppo di questo titolo sia iniziato da pochi mesi. Con Paolo Zito, un ex copywriter, al timone del progetto, Sliding Hero evidenzia il fenomeno di cui abbiamo parlato all'inizio dell'articolo, ovvero il potenziale di infondere la tradizione e la cultura italiana all'interno di un videogioco realizzato completamente in Italia.

Block Number 5

Molto interessante è anche Block Number 5 di Mad Squares, un gioco di ruolo con un gameplay che lascia libertà di movimento, a tema graffiti, street art e cultura Hip Hop. In una giungla di cemento distopica il protagonista dovrà affermarsi con la sua arte. Il giocatore, esplorando la grigia città, potrà dipingere ogni suo angolo combinando segni, lettere e immagini sbloccati nel corso del gioco, per creare dei graffiti unici e personalizzati.

Block Number 5

Rispetto agli altri progetti di cui abbiamo parlato, realizzati tutti su Unity, Block Number 5 è costruito intorno a Unreal Engine, una piattaforma che consente agli sviluppatori di intervenire con maggiore flessibilità e profondità, stando a quanto ci hanno detto gli stessi ragazzi di Mad Squares.

Block Number 5

Parliamo di un titolo che esalta la filosofia alla base dei graffiti e anche il fascino di poterli realizzare senza farsi scovare dalle forze dell'ordine. Con un potente Graffiti Editor, i giocatori potranno dipingere in maniera creativa, mentre dovranno stare attenti a non farsi vedere dai poliziotti. In Block Number 5 si interpreta, infatti, un graffiti artist per far vivere le dinamiche socioculturali alla base dell'arte dei graffiti. Nel mondo di gioco ci sono ingiustizie sociali e l'artista vuole cambiare il mondo con la sua arte, mentre non manca un sistema morale che incide su come le persone percepiscono l'artista stesso, definendolo a seconda dei casi artista o vandalo.

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