L'Arabia Saudita investirà 38 miliardi di dollari nella game industry
Il fondo sovrano dell'Arabia Saudita investirà 38 miliardi di dollari nell'industria dei videogiochi. Tra gli obiettivi c'è l'acquisizione di un publisher per un massimo di 13 miliardi e l'opportunità di lavorare con le aziende affermate del settore.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 04 Aprile 2023, alle 11:11 nel canale VideogamesIn una recente intervista con Bloomberg, Brian Ward, CEO di Savvy Gaming Group, ha dichiarato che il PIF (Public Investment Fund) dell'Arabia Saudita intende investire 38 miliardi di dollari nell'industria dei videogiochi. Tra i progetti c'è l'acquisizione di un editore per un massimo di 13 miliardi.
Per chi non lo sapesse, Savvy Gaming Group è una società statale finanziata attraverso il fondo sovrano dell'Arabia Saudita. Di recente, il gruppo ha aumentato la sua partecipazione in Nintendo all'8,26%, in seguito a un'iniziale acquisizione del 5%, oltre a possedere diversi milioni in azioni di Electronic Arts e Take-Two.
Stando a quanto riportato da Bloomberg, l'anno scorso il gruppo avrebbe fondato anche un piccolo studio composto da 45 dipendenti. L'intenzione è quella di allontanarsi dal settore eSport, inizialmente nel mirino della realtà saudita, e affermarsi come sviluppatore ed editore.
In una prima fase, lo studio dovrebbe realizzare un gioco per dispositivi mobili per poi sviluppare un titolo dedicato alle console. Tuttavia, il gruppo vorrebbe lavorare anche a stretto contatto con le realtà già affermate nelle quali ha investito per "lavorare insieme alla pubblicazione, gestire la propria attività di eSport o sviluppare nuove IP insieme".
Un progetto di per sé interessante in un settore che, seppur viva un periodo di forti difficoltà, è riuscito ad abbracciare un numero sempre maggiore di videogiocatori. Tuttavia, non sono mancate le accuse nei confronti della società a causa degli scarsi diritti umani nella regione e della campagna che ormai da tempo mira a ripulire l'immagine dello stato arabo.
"Abbiamo nel nostro team esecutivo membri della comunità LGBTQ e donne e assumeremmo senza dubbio una persona LGBTQ o ebrea per guidare il nostro studio" ha dichiarato Ward. Va ricordato, però, che nello stato le donne non godono degli stessi diritti riservati agli uomini e l'omosessualità è condannata dalla legge.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovenghino signori, venghino a vedere. abbiamo un bue, una donna e pure un lgbtq+
dobbiamo pompare le rinnovabili n modo che questi beduini tornino ad occuparsi di cammelli quanto prima
Anche se finira' fra ad esempio 100 ani perche' per aerei e molto altro continueranno ad usarlo, magari anche solo per produrre energia, i soldi che hanno guadagnato grazie a noi tutti basteranno Loro per 1000 anni, si anche perche' quei soldi li investono in strutture, fotovoltaici visto che di sole ne hanno a bizzeffe e in molto altro, quindi resteranno ricchi da paura sempre.
Mi sa che ti sei perso che hanno in mano oltre il 40% del settore del "Green" grazie agli investimenti e consociate...
venghino signori, venghino a vedere. abbiamo un bue, una donna e pure un lgbtq+
dobbiamo pompare le rinnovabili n modo che questi beduini tornino ad occuparsi di cammelli quanto prima
Ovviamente tenuti accuratamente chiusi a chiave in uno stanzino e da esporre solo quando necessario...
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