John Riccitiello, ex-CEO di EA: 'A nessuno interessa chi vince le console war'

Riccitiello ha mostrato nuovamente il suo entusiasmo per il presente e il futuro del gaming, anche al di là delle tradizionali console da gioco.
di Rosario Grasso pubblicata il 17 Settembre 2014, alle 09:01 nel canale Videogames"Siamo in un periodo d'oro per il gaming", ha esordito così John Riccitiello, ex-boss di Electronic Arts, nel suo intervento al GamesBeat 2014.
Non si diventa CEO di EA senza avere passione per le esperienze di gioco più spettacolari sui più grandi monitor, ma secondo Riccitiello anche le esperienze di gioco apparentemente più "umili", sui piccoli schermi dei tablet e degli smartphone, possono offrire un livello di coinvolgimento paragonabile a quello che si ha con le console. Esperienze di gioco di due minuti possono essere altrettanto memorabili di esperienze di gioco più prolungate.
"A nessuno interessa chi vince le console war", ha detto durante l'intervento. "Vincono coloro che amano i giochi". Riccitiello ha anche ammesso che Electronic Arts non è stata protagonista nella scorsa generazione di console, benché abbia introdotto diverse novità fino all'avvento di PS4 e Xbox One. Questo ha dato a publisher come Take-Two e Ubisoft l'opportunità di portarsi allo stesso livello di publisher storici come Activision e la stessa EA.
Detto questo, secondo Riccitiello la sua ex-compagnia rimarrà in cima alle preferenze dei giocatori grazie a franchise come Titanfall e Star Wars. Allo stesso tempo è curioso di vedere come Activision gestirà Destiny e Call of Duty nei prossimi anni.
Riccitiello ha poi parlato del passaggio da produttore di contenuti su formato fisico a produttore di contenuti digitali che EA ha dovuto affrontare sotto la sua guida. Ha ammesso che si è trattato di uno dei momenti più complicati, perché il mondo del digitale si evolve in maniera completamente differente rispetto al mondo dei formati fisici, oltretutto in maniera drasticamente più repentina.
Si è anche detto sostenitore della tecnologia Unity, particolarmente amata soprattutto dal mondo indipendente. Questo perché consente di sviluppare su più piattaforme senza comportare carichi di lavoro eccessivamente onerosi sui team. "Sulle sei milioni di persone che programmano, tre milioni usano Unity".
Riguardo all'andamento del mondo del gaming di oggi, poi non si possono sottovalutare i giganteschi ecosistemi che aziende come Google, Facebook e Amazon stanno cercando di creare. "Tutti quelli che si trovano in questa sala, indirettamente o direttamente lavorano per questi ecosistemi", ha sottolineato Riccitiello.
Infine, si augura che le varie piattaforme che oggi sono protagoniste nel gaming possano aprirsi le une alle altre. "Ho sempre desiderato di poter giocare a Mario sul mio iPhone", ha detto. Ma anche gestire il proprio account PlayStation Network su iOS o Android potrebbe essere interessante.
11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoTranne che a Sony, a Microsoft, a Nintendo e a tutti quelli che hanno comprato una console
Volersi paragonare a livello qualitativo a colossi quali Ubisoft o EA appunto, non è lusinghiero, io non lo farei. Sarebbe come se il produttore di un ottimo Soave equiparasse il suo vino al Tavernello.
Hermes
Volersi paragonare a livello qualitativo a colossi quali Ubisoft o EA appunto, non è lusinghiero, io non lo farei. Sarebbe come se il produttore di un ottimo Soave equiparasse il suo vino al Tavernello.
Hermes
Volersi paragonare a livello qualitativo a colossi quali Ubisoft o EA appunto, non è lusinghiero, io non lo farei. Sarebbe come se il produttore di un ottimo Soave equiparasse il suo vino al Tavernello.
Hermes
Hai vinto tutto
Volersi paragonare a livello qualitativo a colossi quali Ubisoft o EA appunto, non è lusinghiero, io non lo farei. Sarebbe come se il produttore di un ottimo Soave equiparasse il suo vino al Tavernello.
Hermes
meriti la quote
E se aggiungi che riccitiello è stato silurato...
divertente
Hermes
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