Il New York Times parla di Star Citizen
In un articolo intitolato 'Il videogioco che ha raccolto 148 milioni di dollari dagli appassionati ora desta preoccupazioni'
di Rosario Grasso pubblicata il 12 Maggio 2017, alle 15:01 nel canale VideogamesStar Citizen
37 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoQualcuno ha cominciato a considerare l'idea che invece di un videogioco da 150 milioni di dollari, potrebbe invece essere una frode da 150 milioni di dollari?
Purtroppo il tempo a tua disposizione si è ridotto: Miura ha ripreso la pubblicazione mensile, probabilmente grazie alle nuove serie di anime.
Restano comunque solo 12 capitoli all'anno, ma sempre meglio di prima :-)
Non è questione di snobbismo o far sfoggio di cultura (che poi non capisco in base a quale strampalato principio uno che sa l'inglese dimostrerebbe di non essere colto... ), è questione di [U]praticità e realismo[/U].
Nell'ambito della cultura non si deve trattare una lingua dominante, in quanto uno dei principi base è che le espressioni culturali sono tutte ugualmente significative.
Gli esempi che porti tu sono di tipo tecnologico, non culturale.
Per non parlare di quando scrivi "l'inglese è anche relativamente semplice da padroneggiare a livello base" dove di fatto affermi che l'inglese va preferito perché è semplice (sic!).
Per non parlare del razzismo di una frase come "altro che spagnolo e indiano parlato da milioni di... Poveracci".
Per non parlare del fatto che l'inglese NON è la lingua più parlata al mondo (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Lingu...ti_madrelingua).
Per non parlare della sudditanza culturale espressa, questa sì, nella frase "strapotenza economica delle nazioni anglofone (che già da sola basterebbe a giustificare la diffusione della lingua", dove si capisce qual è il vero criterio sottostante le tue affermazioni.
Aggiungo che io non ho ovviamente detto che non si deve sapere l'inglese; mi sono limitato ad affermare che un minimo di coerenza richiederebbe che questi discorsi, quando fatti, venissero fatti su tutte le espressioni culturali di qualunque lingua, non limitandoli solo a una perché "semplice" ed "economicamente strapotente".
Io non conosco tutte le 7000 lingue che sono parlate sulla terra, e quindi non tratto da ignoranti le persone che non conoscono quella particolare che io ritengo importante.
Qui c'è un gioco di costo/beneficio, localizzare in inglese ha quello col beneficio più alto, in quanto è conosciuto universalmente, poi si aggiungono le altre lingue in base ai mercati. Se vendo tanto in francia, e i miei dati mi dicono che localizzando venderei moltissimo di più, ripagando tranquillamente i costi di localizzazione allora lo localizzo anche in francese, poi tedesco, polacco, italiano, ecc ecc.
L'italia come mercato videoludico fa abbastanza schifo, motivo per il quale il singolo sviluppatore deve valutare se il suo gioco venderà abbastanza (la certezza ce l'hanno giusto cod, fifa, pes ecc) oppure se la localizzazione non attirerà abbastanza acquirenti, e quindi sarà un investimento sbagliato (cosa valida per il 90% o più dei giochi).
Morale della favola: in italia i giochi non vengono localizzati non per razzismo, sudditanza culturale o che so io, ma perché non siamo un mercato fiorente.
Detto ciò, star citizen dovrebbe offrire la localizzazione italiana, quindi possiamo anche chiudere l'ot. Ovviamente prima dovrà uscire dall'alpha (cosa per la quale serviranno secondo me due anni)
Più che in passato non direi proprio
Cmq aspetterei prima di parlare. Se avessero voluto scappare coi soldi l'avrebbero fatto molto tempo fa. Ormai la certezza di un rilascio c'è, il problema è che non si sa quando, né soprattutto quanto sarà valido il risultato finale
Nell'ambito della cultura non si deve trattare una lingua dominante, in quanto uno dei principi base è che le espressioni culturali sono tutte ugualmente significative.
Tu puoi pensare quello che vuoi ma nei videogiochi (e anche in generale il mondo ormai parla inglese. Puoi buttarla sul filosofico finchè vuoi ma è un dato di fatto palese rispetto ai tuoi "volemose bene siamo tutti uguali"
prima dici che i videogiochi sono cultura, poi no, deciditi
Non ho mai scritto che E' da preferirsi perchè è semplice, ho rilevato che VIENE preferito perchè è semplice. Anche qui, dati di fatto contro demagogia.
Per non parlare del fatto che l'inglese NON è la lingua più parlata al mondo (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Lingu...ti_madrelingua).
Per non parlare della sudditanza culturale espressa, questa sì, nella frase "strapotenza economica delle nazioni anglofone (che già da sola basterebbe a giustificare la diffusione della lingua", dove si capisce qual è il vero criterio sottostante le tue affermazioni.
Non è la più parlata al mondo in assoluto quantitativamente ma QUALITATIVAMENTE. Non è razzismo ma un dato di fatto, potrà non piacerti ma sono le nazioni di lingua anglofona o che comunicano tra loro in lingua anglofona che fanno il mercato globale e comandano il globo terracqueo, non gli spagnoli e non gli indiani e per ora nemmeno i cinesi. E' QUESTO che rende l'inglese imprescindibile e più utile di altre lingue, non si scappa. Se poi vuoi fare l'antagonista/anarchico/noglobal/terzomondista fai pure ma questo è lo stato dei fatti Giusto? Non giusto? Non stiamo discutendo di questo, non è certo la sede.
Io non conosco tutte le 7000 lingue che sono parlate sulla terra, e quindi non tratto da ignoranti le persone che non conoscono quella particolare che io ritengo importante.
No, è una fesseria dire che tutte le lingue sono uguali e tutte ugualmente meritevoli, alcune sono più utili di altre e basta. Come ho già scritto DEVI sapere l'inglese nel 2017 se vuoi uscire dal giardino di casa tua, poi se vuoi per cultura o utilità personale ti impari anche altro ovviamente ma l'inglese è ormai imprescindibile in ogni campo.
Qui c'è un gioco di costo/beneficio, localizzare in inglese ha quello col beneficio più alto, in quanto è conosciuto universalmente, poi si aggiungono le altre lingue in base ai mercati.
This. E siccome il primo mercato è SEMPRE quello anglofono, l'inglese ti tocca per forza e lamentarsene è assurdo.
Nell'ambito della cultura non si deve trattare una lingua dominante, in quanto uno dei principi base è che le espressioni culturali sono tutte ugualmente significative.
Gli esempi che porti tu sono di tipo tecnologico, non culturale.
Per non parlare di quando scrivi "l'inglese è anche relativamente semplice da padroneggiare a livello base" dove di fatto affermi che l'inglese va preferito perché è semplice (sic!).
Per non parlare del razzismo di una frase come "altro che spagnolo e indiano parlato da milioni di... Poveracci".
Per non parlare del fatto che l'inglese NON è la lingua più parlata al mondo (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Lingu...ti_madrelingua).
Per non parlare della sudditanza culturale espressa, questa sì, nella frase "strapotenza economica delle nazioni anglofone (che già da sola basterebbe a giustificare la diffusione della lingua", dove si capisce qual è il vero criterio sottostante le tue affermazioni.
Aggiungo che io non ho ovviamente detto che non si deve sapere l'inglese; mi sono limitato ad affermare che un minimo di coerenza richiederebbe che questi discorsi, quando fatti, venissero fatti su tutte le espressioni culturali di qualunque lingua, non limitandoli solo a una perché "semplice" ed "economicamente strapotente".
Io non conosco tutte le 7000 lingue che sono parlate sulla terra, e quindi non tratto da ignoranti le persone che non conoscono quella particolare che io ritengo importante.
Non ti sei neanche reso conto che ti stai dando torto da solo.
L'opera artistica localizzata é un falso, chi ha scritto dialoghi e trama li ha scritti pensando nella propria lingua, l'inglese in questo caso.
Tu ascolti quello che un traduttore ha pensato fosse ciò che l autore voleva dire.
Le traduzioni sono una fruizione sbagliata di principio e oggi sempre meno necessarie dato che ormai tutto il mondo parla inglese
D'altronde tenete anche conto che un doppiaggio in italiano costa un decimo e ha una qualità pessima rispetto a quello originale (per lo meno nei vg)
Fatevi il favore di imparare l inglese e godervi le opere come sono.
L'opera artistica localizzata é un falso, chi ha scritto dialoghi e trama li ha scritti pensando nella propria lingua, l'inglese in questo caso.
Tu ascolti quello che un traduttore ha pensato fosse ciò che l autore voleva dire.
Le traduzioni sono una fruizione sbagliata di principio e oggi sempre meno necessarie dato che ormai tutto il mondo parla inglese
D'altronde tenete anche conto che un doppiaggio in italiano costa un decimo e ha una qualità pessima rispetto a quello originale (per lo meno nei vg)
Fatevi il favore di imparare l inglese e godervi le opere come sono.
Se le traduzioni sono un falso, dovrei guardare gli anime (per dire) in giapponese senza nemmeno sottotitoli, e quandi farmi il favore di imparare il giapponese.
Lo so che ai finti progressisti dà fastidio, ma non esiste solo l'inglese. Ripeto: bisogna guardare un film indiano in lingua originale? Uno tedesco pure?
Non so da dove vi escano certe sparate, davvero.
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