I videogiochi migliorano le abilità multi-tasking
Un nuovo studio rivela che giocare con un videogame di guida tridimensionale riduce il declino cognitivo nei soggetti di età fra i 60 e gli 85 anni.
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Settembre 2013, alle 09:01 nel canale VideogamesI produttori di videogiochi hanno sostenuto per anni che il gaming rende le persone più intelligenti e reattive nei processi decisionali, ma sono stati più volte criticati perché le abilità all'interno del gioco non si traducono automaticamente in un miglioramento delle prestazioni nella vita quotidiana.
Ma adesso uno studio pubblicato da Nature dimostra come un videogioco possa aiutare le persone anziane, in questo caso aumentare le loro abilità multi-tasking. Diretto dal neuroscienziato Adam Gazzaley della University of California, lo studio ha dimostrato che il videogioco chiamato NeuroRacer non solo può aiutare gli anziani nelle loro attività multi-tasking, ma anche che gli effetti permangono a distanza di sei mesi e oltre. Lo studio dimostra che le attività cerebrali si modificano insieme al miglioramento delle abilità cognitive.
NeuroRacer è un videogioco tridimensionale in cui i giocatori guidano una macchina lungo una tortuosa strada collinare. Lo fanno con il pollice sinistro mentre nello stesso tempo devono tenere monitorate delle immagini che appaiono sullo schermo a intervalli di tempo casuali. Quindi, devono abbattere l'immagine che è apparsa premendo su essa con un dito della mano destra.
Questo esercizio di multi-tasking si basa su un mix di abilità ricorrenti anche nella vita reale come focalizzazione dell'attenzione, commutazione dell'attenzione e capacità di tenere in mente contemporaneamente più parti dell'informazione.
Lo studio ha coinvolto circa 30 persone suddivise in sei fasce in base alla loro età. La prima fascia annoverava giocatori fra 20 e 30 anni, la seconda da 30 in su, fino all'ultima fascia con gli ultra-settantenni. Le abilità multi-tasking misurate dal gioco, ha decretato lo studio, decrescono linearmente con l'età. In una seconda fase dello studio 46 persone di età variabile tra 60 e 85 anni hanno attraversato un periodo di formazione di 4 settimane con una versione di NeuroRacer che incrementava il livello di difficoltà man mano che il giocatore migliorava le proprie abilità.
Dopo il periodo di formazione, i 46 soggetti hanno migliorato così tanto le loro abilità da ottenere risultati superiori anche rispetto a coloro che erano collocati nella fascia d'età dei 20 anni. Inoltre, anche arrestando la pratica, queste abilità non sono scomparse anche dopo sei mesi.
Gli scienziati hanno anche condotto una serie di test cognitivi sui partecipanti prima e dopo il periodo di formazione. Alcune abilità cognitive che non venivano prese in considerazione dal gioco sono altresì migliorate e rimaste tali nel lungo periodo.
Fonte: Scientific American
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi sta addirittura verificando se l'uso di VG interattivi con attività fisiche (kinect) possa aiutare significativamente l'attività fisica di persone con BMI > di un certo valore.
Oppure come riabilitazione cognitiva vera e propria (a patto di avere certi requisiti specifici).
Quotone questo è vero multitasking, mi sto specializzando anche io con mia moglie
Si, e la risposta è sempre quella: "si amore, hai ragione tu."
no la risposta è e resterà sempre 42
http://it.wikipedia.org/wiki/Rispos..._e_tutto_quanto
http://www.kongregate.com/games/icylime/multitask-2
Non è quello citato dell'articolo che invece si chiama NeuroRacer (giusto per essere precisi, a volte qualcuno commenta o addirittura risponde ai commenti senza aver letto l'articolo).
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