I licenziamenti? Un effetto collaterale: i videogiochi stanno vivendo una crescita esponenziale

I licenziamenti? Un effetto collaterale: i videogiochi stanno vivendo una crescita esponenziale

Nonostante i numerosi licenziamenti avvenuti negli ultimi due anni, l'industria dei videogiochi sta vivendo la più grande crescita che abbia mai registrato. Secondo gli analisti di Bain & Company, il fatturato crescerà di oltre il 50% in 5 anni.

di pubblicata il , alle 17:55 nel canale Videogames
 

In un periodo in cui i licenziamenti si susseguono più velocemente dei rilasci software, appare quantomeno anacronistico parlare di crescita nel settore dei videogiochi. Eppure, non solo il fatturato continua ad aumentare, ma secondo le stime della società di ricerca Bain & Company, entro il 2027 supererà i 300 miliardi di dollari.

Per avere un contesto più chiaro, nel 2022 il settore dei videogiochi ha fatturato 199 miliardi di dollari. L'analisi di Bain & Company, quindi, sostiene che in 5 anni il settore riuscirà ad aumentare il fatturato di oltre il 50% con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 9% raggiungendo per l'esattezza i 307 miliardi di dollari entro il 2027.

Il merito, secondo gli analisti, va soprattutto alla capacità dei publisher di coinvolgere i giocatori attraverso un ventaglio più ampio di canali. Non solo il software al centro dell'attenzione, ma anzi tutto ciò che ruota attorno al gioco. In particolare, i publisher sarebbero concentrati sulle community che consentono di costruire relazioni sociali anche al di fuori del videogioco in sé.

Per tale motivo, gli sviluppatori nei prossimi anni porranno particolare attenzione sugli ambienti virtuali, sugli hub e sulle piattaforme che consentono ai giocatori di interagire tra loro. Piattaforme come Discord o Reddit rappresenterebbero dei veri e propri motori per l'interesse verso il gaming, stando a quanto emerso dalla ricerca.

Ovviamente, il maggiore coinvolgimento comporterà un'efficacia superiore dei nuovi metodi di monetizzazione. In particolare, saranno i giocatori tra 13 e 17 anni a guidare la crescita, i quali impiegano il 40% in più di tempo con i videogiochi rispetto a qualsiasi altro media.

Grande importanza è stata data anche alla comunicazione: social media e influencer rappresentano un veicolo fondamentale con il 66% degli adolescenti americani seguono influencer relativi al mondo dei videogiochi e fruiscono dei contenuti generati su Tik Tok o Twitch.

Infine, non è mancato un piccolo focus sulle acquisizioni avvenute negli ultimi anni che dimostrano non solo la crescita del settore, ma anche la volontà delle grandi aziende di capitalizzare il sempre maggior interesse. Le recenti transazioni derivate dalle acquisizioni hanno raggiunto un valore di 95 miliardi di dollari, oltre a 49 miliardi investiti nel settore eSport e 19 miliardi nell'hardware tra il 2019 e il 2022.

Secondo Bain & Company, si tratta di mosse strategiche per assicurarsi i migliori talenti nel settore e garantire prodotti e servizi efficaci in un ambito estremamente competitivo. Tuttavia, continua a suonare paradossale il fatto che un settore con prospettive di crescita così alte, negli ultimi sei mesi, abbia tagliato più posti di lavoro di quanto non abbia fatto nell'intero 2023 – e già lo scorso anno i tagli non erano stati modesti.

2 Commenti
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silvanotrevi15 Luglio 2024, 19:49 #1
si vuole licenziare per piacere. Perché fa più figo. E' un desiderio irresistibile
UtenteHD16 Luglio 2024, 09:22 #2
Originariamente inviato da: silvanotrevi
si vuole licenziare per piacere. Perché fa più figo. E' un desiderio irresistibile


HAHAHA, bella risposta.

Beh io aggiungerei anche, non so invento, la maggioranza gioca a quei giochi di semplice produzione tutto spara ogni cosa online e non c'e' bisogno di molta gente, oppure molti lavori di render e/o programmazione lo si fa ora affiancati da IA o app che aiutano molto e non serve piu' molta gente, ecc..

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