Google: la fine di Stadia non significa addio all'industria dei videogiochi
Jack Buser, responsabile per le soluzioni Game Industry di Google Cloud, è tornato a parlare di Stadia e del coinvolgimento di Google nel settore videoludico. La società si concentrerà sui servizi per i publisher nell'ambito dei giochi live-service.
di Vittorio Rienzo pubblicata il 14 Marzo 2023, alle 09:21 nel canale VideogamesGoogleStadia
In una recente intervista rilasciata ad Axios Gaming, Google ha parlato della sua posizione nell'industria videoludica sottolineando che la chiusura di Stadia non rappresenta un disinteresse rispetto al settore. Piuttosto, Google offrirà supporto agli sviluppatori attraverso la sua infrastruttura Cloud come servizio per i titoli live-service.
Questo, tuttavia, non vuol dire che Google intende sviluppare titoli propri e, soprattutto, non offrirà un nuovo servizio di streaming neanche alle aziende. "Non stiamo offrendo l'opzione di streaming, perché quella era legata a Stadia" ha dichiarato Jack Buser, responsabile delle soluzioni Game Industry di Google Cloud ed ex dipendente PlayStation.
Google, infatti, propone un "pacchetto Cloud in tre parti" che consente ai publisher di gestire in maniera ottimale i titoli live-service. Il pacchetto include i server su cui ospitare il titolo, la gestione e archiviazione dei dati con tutti i servizi per il recupero e l'analisi dell'affluenza in modo da gestire i picchi di accesso.
In merito alla chiusura di Stadia, Buser ha affermato: "È stato nel momento in cui abbiamo dovuto prendere la decisione di [chiudere] Stadia che ci siamo resi conto, in Google Cloud, che offriamo il massimo quando aiutiamo altre persone a costruire questo tipo di prodotti, e non necessariamente costruendoli da soli".
Attualmente, Google annovera tra i suoi partner realtà come Ubisoft, Unity e Niantic ed è questo l'ambito in cui intende affermarsi ed espandersi. È interessante notare, infatti, che Buser definisce l'industria videoludica una parte "importante" della loro attività, nonostante i servizi di streaming siano ormai fuori dal mirino di Mountain View.
"Quindi, sfortunatamente, quando abbiamo deciso di non andare avanti con Stadia, sapevamo che quel tipo di offerta non poteva più essere proposta".
Tuttavia, anche la strada intrapresa non sarà semplice da percorrere in quanto l'azienda dovrà confrontarsi con altri partner già affermati. Tra questi vanno senza dubbio menzionati Microsoft, con la sua piattaforma Azure, e Amazon con AWS. Dal canto suo, Google ritiene di poter offrire una maggiore affidabilità della sua piattaforma, un aspetto fondamentale per i giochi basati su server che spesso soffrono di "problemi tecnici".
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