Giovani: il 97% si dedica ai videogiochi

Secondo una ricerca realizzata dall'americana Pew Internet & American Life Project, il 97% dei giovani tra 12 e 17 anni si intrattiene regolarmente con i videogiochi.
di Rosario Grasso pubblicata il 18 Settembre 2008, alle 08:41 nel canale Videogames
237 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infograzie ai videogiochi ho conosciuto un sacco di persone che ora posso chiamare amici.
abito da solo, lavoro, torno a casa e attacco call of duty2.
non passano cazzi se quando torno a casa non controllo la posta o msn non sto bene.
a volte se non lavoro il giorno dopo ci passo le nottate, eppure ho il tempo per: suonare in un gruppo, uscire con gli amici e
oltretutto preferisco essere drogato di pc che essere drogato per davvero, forse dovevano fare un sondaggio con scritto il 99% dei giovani si ammazza di canne. li si che dicevo sto nell'1% con orgoglio.
per chi dice di essere orgoglioso di far parte del 3%:
giù la maschera.
Si ma 1107 non è un numero "sufficiente" a mio modesto parere
certi italiani sono veramente preistorici. Quel 3% sono la fetta più obsoleta della società ve lo assicuro.
Quello è un sondaggio americano fatto su RESIDENTI NEGLI STATI UNITI se venisse fatto in Italia quel 3% diventerebbe almeno il 50% + 1 statene certi.
Cioè in Italia la grandissima maggioranza dedica il tempo alla televisione con regolarità.
Il 3% in ITALIA è di quelli che non guardano mai la televisione, magari perchè preferiscono talvolta un "videogioco", magari al PC.
Certi italiani non sanno che il termine di vocabolario "videogioco" è ormai obsoleto e non calzante alle applicazioni virtuali odierne.
Videogiochi è il termine che si usava negli anni 80 per definire giochi come Spacewar ecc
Il termine giusto per i "videogiochi" attuali al passo con i tempi è piuttosto Mondi/rappresentazioni Virtuali.
Qui stiamo parlando dell'OTTAVA ARTE, che incorpora tutte le altre per definizione.
Chi critica tali mondi virtuali non ha idea di quanta scienza si deve conoscere per creare questi prodotti, più di quella usata nel 999%0 dei lavori dell'italiano medio e non medio.
Lo sviluppatore di Mondi virtuali è uno scienziato con più scienza di tanti altri scienziati.
I "videogiochi" contengono e concentrano più matematica e scienza di qualsiasi altro intrattenimento o passatempo.
Nessuno conosce le leggi del mondo fisico reale meglio di un vero creatore di mondi virtuali/paralleli.
Tutto questo in stati più avanzati è dato per scontato, ma in Italia la gente è un po' indietro.
E chi ha capito questo è perchè fa tanto sport, magari estremo, necessario al corpore sano per la mens sana di un vero scienziato e conosce tante donne e il mondo reale in primis.
Nell'Italia della televisione e del calcio state sicuri che chi gioca a un qualsiasi "videogioco" in quel momento è un passo avanti rispetto alla maggior parte di chi fa qualcos'altro.
Almeno sta contemplando un qualcosa di intrinsecamente matematico o scientifico gioco-forza.
Oltretutto si deve sfatare il luogo comune della non associatività dei videogiochi. Ricordiamoci che l'italiano medio non conosce, o non ha mai usato, o non sa impostare né MULTIPLAYER né la WEBCAM.
ovviamente stasera "Studio Aperto" si dimenticherà di inserire questo dettaglio e aggiungerà qualche curioso caso di ragazzi che sono andati giù di testa per i vg... la morale sarà questa: "LA BRAVA MAMMINA ITALIANA TOGLIE IL PC CON CUI IL BIMBO PUò ACCEDERE A CONTENUTI INADATTI (leggasi internet: l'ultimo posto veramente libero del pianeta) E LO PIAZZERà PER ORE ED ORE DAVANTI AI DIVERTENTI E SICURI PROGRAMMI DELLA NOSTRA RETE (leggasi: high school musical, cartoni giapponesi e altri programmi per creteen-ager)"
fiero di essere "teen" ma non "creteen", se fossimo tutti fuori da questo mondo di mercato sarebbe meglio....
il videogioco qui è visto come mezzo di svago, non come ragione di vita. se per "reali" intendi perdere 2 ore ogni domenica a vedere 11 ricconi idioti in mutande che inseguono un pallone con altri 11 ricconi idioti, imho meglio l'irreale. (il mio commento è amichevole e col solo intento di riassettare quella che mi è sembrata un'opinione generalista)
Qutoto
Sapevo che qualcuno avrebbe tirato fuori il multiplayer...
Ti posso concedere la partita in salotto con gli amici ogni tanto, ma definire associativo il multiplayer è davvero ridicolo... con chi costruisci socialità, con uno a cui dici "SPARA" al microfono e che FORSE vedi in webcam?
Ti posso concedere la partita in salotto con gli amici ogni tanto, ma definire associativo il multiplayer è davvero ridicolo...
Ti ripeto che il Multiplayer è associativo per definizione: se non lo fosse non funzionerebbe.
Con questo non voglio consigliarlo come metodo di socializzazione ma solo dire che è associativo per definizione.
Le applicazioni virtuali ora sono usate anche da larghissime fasce evolute di adulti, anche ultranovantenni (vedi WII) quindi il riferimento al trenino è sbagliato, non centra
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