Giochi controllati con il pensiero da Emotiv Systems

Giochi controllati con il pensiero da Emotiv Systems

Emotiv Systems rilascia i primi dettagli su “Project Epoc”, una periferica che consente di giocare tramite il pensiero.

di pubblicata il , alle 14:25 nel canale Videogames
 
45 Commenti
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masicuro12 Marzo 2007, 15:09 #11

bella..

sta news mi ricorda la scena di un film.. Nirvana.. quando critopher lambert si mette sta specie di casco x hackerare un server..
GabrySP12 Marzo 2007, 15:12 #12
Originariamente inviato da: yume the ronin
si, appunto, "in teoria", in pratica le cose stanno molto diversamente

state certi che se questa tecnologia dovesse funzionare veramente come si descrive la teoria, i videogames sarebbero l' ultimo campo in cui verrebbe applicata, passando in primis per il campo militare, scientifico, ecc ecc.. fino ad arrivare decine di anni dopo, a quello videoludico

buone le intenzioni, ma dubito fortissimamente che questo sistema sia neppure lontanamente paragonabile a quanto chi ha letto queste righe possa aver immaginato.

chiaramente l' azienda fa pubblicità ed esagera "giustamente", anche se mettendoci il "teoricamente", ma forse le news io le presenterei con occhio leggermente più critico..


Sono almeno 15 anni che si provano questi sistemi di guida sui caccia (solo per velocizzare certe manovre, non per pilotare completamente l'aereo )

Comunque dubito fortemente che si possa giocare ad un FPS con un coso del genere. IMHO tutta pubblicità (magari tra 30 anni )
Micene.112 Marzo 2007, 15:16 #13
pure io penso solo pubblicita... e cmq pensate che stress giocare a un fps senza mai distrarsi col pensiero altrimenti rischi di sparare a te stesso invece che all'avversario...tastiera rulezzz
ghiltanas12 Marzo 2007, 15:22 #14
sarebbe una figata, però secondo me è molto molto stressante anche per il pc xkè se ben sfruttata una tale tecnologia ha dei tempi di risposta prossimi allo 0, mentre per mouse e tastiera si parla di frazioni di secondo che per la cpu e la gpu sono era geologiche...mah vediamo
yume the ronin12 Marzo 2007, 15:28 #15
Sono almeno 15 anni che si provano questi sistemi di guida sui caccia
esattamente, nn c'è riuscito l' esercito a farlo andare degnamente in 15 anni e pretendiamo di poter tradurre i pensieri in informazioni dettagliate sulla volontà di chi li ha formulati?

eheh "un filino" troppo direi ^^

è molto molto stressante anche per il pc xkè se ben sfruttata una tale tecnologia ha dei tempi di risposta prossimi allo 0, mentre per mouse e tastiera si parla di frazioni di secondo che per la cpu e la gpu sono era geologiche...
ma il problema non è la tecnologia d' interfacciamento all' ipotetico computer, ma il nostro cervello ragazzi

nn avete idea di quanto poco ancora sappiamo del cervello umano e qui vogliamo comandare dei videogames con il pensiero?

va bene la fantascienza, ma se vogliamo restare coi piedi per terra prendiamo questa news per quello che è: un annuncio simpatico di un' azienda che ha bisogno di pubblicità (e investimenti) per operare in un campo che è ben lungi dal divenire come l' han presentato ^^
SpiderMunz12 Marzo 2007, 15:31 #16
notizia vecchia, gia anni fa si parlava di questa cosa, c'erano dei giochi che con la periferica attaccata al dito ti permettevano di giocare ad arcanoid, snake e giochi simili
JohnPetrucci12 Marzo 2007, 15:41 #17
Mi sa che le periferiche di controllo per pc e console come le conosciamo fino adesso si stanno incamminando verso il tramonto.....
Il controller del Wii è soltanto un piccolo e risibile assaggio di ciò che ci attende nei prossimi anni.
frankie12 Marzo 2007, 15:44 #18
Originariamente inviato da: yume the ronin
ma il problema non è la tecnologia d' interfacciamento all' ipotetico computer, ma il nostro cervello ragazzi

nn avete idea di quanto poco ancora sappiamo del cervello umano


In effetti studiando neuroscienze cognitive, sono rimasto perplesso, o sono avanti anni luce oppure è una bufala.

Per spiegarci meglio: per capire il substrato neurologico rispetto ad una particolare attività (premesso che sia una e quella giusta) si possono fare sue cose principali:

Studi elettrofisiologici
Studi di imaging

Per quanto riguarda gli studi elettrofisiologici, non riesci MAI da uno stimolo a riconoscere una risposta elettrica, devi registrarne 100, pulirle dal rumore, sommarle, analizzarle e poi ottieni qualcosa, che, se hai messo gli elettrodi in modo preciso ottieni, altrimenti NO! (e basta poco)

Per gli studi di imaging la procedura è complessa all'ennesima potenza, Voxel, analisi SMP, Mathlab, standardizzazione, conversione in coordinate stereotassiche, analisi addittive, sottrattive, lesionali, VLSM e chi più ne ha più ne metta...

e loro vorrebbero farle con un caschetto...

Poi che bello, mi rapo a zero (tanti capelli contano) mi ungo di gel conduttore e gioco a quake 5

e dulcis in findus con che COSA si interfacciano? con i neuroni mirror per capire l'intenzionalità di aprire una porta...
SpiderMunz12 Marzo 2007, 15:49 #19
mi sa che mi son ricordato il nome della periferica di qualche anno fa, si chiamava mindrive
das12 Marzo 2007, 15:51 #20
Originariamente inviato da: Pier de Notrix
PRIMA non si muoveva il culo dalla sedia,

OGGI non si muovono le dita a ripetizione per digitare il codice da consolle, perché abbiamo l'interfacci grafica, in cui basta muovere il mouse con la mano o con gli occhi (visto alla "Città della Scienza" più di 4 anni fa e funzionava perfettamente tramite una webcam e un software dedicato sotto Windows),

DOMANI anche i muscoli oculo-motori potranno atrofizzarsi...

GRAZIE Emotiv Systems!


Magari però il cervello si sviluppa.

Originariamente inviato da: yume the ronin
va bene la fantascienza, ma se vogliamo restare coi piedi per terra prendiamo questa news per quello che è: un annuncio simpatico di un' azienda che ha bisogno di pubblicità (e investimenti) per operare in un campo che è ben lungi dal divenire come l' han presentato ^^


Guarda che invece già qualche anno fa lessi su una rivista che erano riusciti a giocare a pong usando il pensiero.
Inoltre ho letto un libro di RAMACHANDRAN (un neuroscienziato) dove si spiegava che esiste una macchina che fa vedere le zone del cervello in colori diversi in base all'intensità di segnali elettrici che vi fluiscono. A seconda di cosa pensi questa mappa colorata si modifica. Il libro risale ad anni fa e nulla impedisce che oggi siano riusciti a sviluppare questa tecnologia portandola ad essere commerciale.
Penso dunque che questo casco possa effettivamente esistere.

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