GAME ufficialmente in amministrazione controllata

Il rivenditore ha fallito nella ricerca di una soluzione realistica per rispettare gli impegni finanziari.
di Rosario Grasso pubblicata il 21 Marzo 2012, alle 15:48 nel canale VideogamesDopo aver sospeso la propria quotazione sul mercato azionario londinese, il gruppo GAME ha annunciato ufficialmente l'ingresso in amministrazione controllata, paventato già nei giorni scorsi.
"Il consiglio di amministrazione ha concluso che le discussioni con gli azionisti e le altre parti non hanno condotto a progressi sufficienti per risolvere il problema della solvenza del gruppo", si legge nel comunicato stampa ufficiale. "Il Consiglio ha pertanto presentato oggi un avviso di nomina di un amministratore. L'azienda continuerà a intrattenere discussioni con i finanziatori e le altre parti sotto la protezione di una moratoria ad interim".
Già nei giorni scorsi diverse voci anticipavano questo possibile epilogo della vicenda, visto che servono a GAME circa 180 milioni di sterline per appianare i debiti. Diversi colossi come Walmart e OpCapita sembrano essere stati vicini all'acquisizione di GAME, ma per il momento non si è trovato un accordo nelle trattative.
Nelle ultime settimane, GAME ha perso il sostegno di Nintendo, EA, Sega, Capcom, Tecmo Koei, Microsoft e Activision e non è stata in grado di mettere sugli scaffali i giochi più venduti della stagione come Mass Effect 3, Street Fighter X Tekken e FIFA Street.
Secondo alcuni esperti, GAME potrebbe rilanciarsi come nuova società dopo l'amministrazione controllata. L'operazione prevederebbe la chiusura di Gamestation, il retailer acquisito da GAME nel 2007, e lo stop delle operazioni internazionali, con l'esclusione della Spagna. L'obiettivo sarebbe preservare i posti di lavoro della maggior parte degli attuali impiegati della catena britannica.
GAME è uno dei principali rivenditori di videogiochi, con oltre mille centri vendita in tutto il mondo e un fatturato di 1,6 miliardi di sterline nel 2011 (poco meno di 2 miliardi di euro). Altre informazioni sulla crisi di GAME si trovano qui.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSolo che non riesco a capire cosa ha portato un grande rivenditore di videogiochi britannico ad una tale situazione...
E tanto meno capisco l'idea che un publisher possa negare ad un reseller di mettere in commercio i suoi prodotti.
C'è mica qualche anima pia che ha voglia di spiegare?
mi dispiace tutto ciò, conoscevo anche abbondantemente il loro sito internet.
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