Epic, nuova sfida a Google e Apple: giochi gratuiti e pagherà le commissioni agli sviluppatori

Epic, nuova sfida a Google e Apple: giochi gratuiti e pagherà le commissioni agli sviluppatori

Una nuova campagna, attivata solo nell'Unione Europea, di Epic Games lancia una nuova sfida a Apple e Google e ai relativi store proprietari di iOS e Android. Sul proprio store, Epic supporterà lo sviluppo di app gratuite e pagherà le commissioni richieste da Apple agli sviluppatori.

di pubblicata il , alle 17:04 nel canale Videogames
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Una vera e propria guerra che si protrae dal 2020 quella che vede Epic Games affrontare Google ed Apple. Il publisher ha lanciato una nuova sfida ai due colossi tecnologici, ancora una volta nell'ambito dei loro sistemi operativi per dispositivi mobili: pubblicherà giochi di terze parti gratuiti sul proprio store e pagherà le commissioni che Apple richiede agli sviluppatori.

In sostanza, Epic ritiene che Apple continui a violare le norme europee con il CTF (Core Technology Fee). In sintesi, la società di Cupertino richiede una tassa di 50 centesimi su ogni installazione delle applicazioni, una volta superato il milione di download, anche se questi numeri vengono raggiunti attraverso uno store diverso dall'App Store. Secondo Epic, questo impedisce agli store concorrenti di attrarre nuovi clienti e quindi di competere con l'App Store di Apple.

La crociata che ormai da anni Epic Games porta avanti è per consentire agli store di terze parti di concorrere con i rispettivi store proprietari di Android e iOS alle stesse condizioni. Nonostante la chiusura di Apple, il DMA (Digital Markets Act) europeo ha costretto la società a garantire maggiore scelta ai propri clienti aprendo a una maggiore concorrenza.

Epic ha scritto sul proprio blog che coprire la spesa "non è finanziariamente possibile per ogni app store di terze parti, né lo è a lungo termine per Epic, ma lo faremo mentre la Commissione europea indaga sulla non conformità di Apple".

Il fondatore e CEO di Epic ha anche ricordato che questa campagna sarà attivata solo nel contesto dell'Unione Europea, poiché al di fuori di questo mercato Google ed Apple continuano ad attuare le loro politiche di chiusura.

"L'ironia è che Epic Games è in grado di competere pienamente con l'App Store ad armi pari solo in Europa. In America gli viene impedito. E in America, un cittadino statunitense non può scaricare Fortnite [su iOS]: è bloccato da Apple. Penso che questo sia ridicolo e debba cambiare, e cambierà".

Sweeney ha approfittato della circostanza per sottolineare il suo ottimismo nei confronti della nuova amministrazione Trump e dei relativi nominati dal neopresidente, direttamente coinvolti nel settore del mercato digitale. Nel frattempo, non si sono fatte attendere le risposte di Google ed Apple, come riporta The Verge.

Sul suo sito web, Apple spiega che il CTF "riflette il valore che Apple fornisce agli sviluppatori attraverso investimenti continui negli strumenti, nelle tecnologie e nei servizi che consentono loro di creare e condividere appa innovative con gli utenti". In sintesi, Apple ritiene che sia un costo necessario a mantenere un ambiente favorevole alla realizzazione delle app.

Dal canto suo, il portavoce di Google Dan Jackson, ha spiegato che "su Android gli sviluppatori sono sempre stati liberi di offrire le proprie app su store diversi da Google Play, direttamente dal proprio sito web o perfino tramite uno store proprietario".

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