Epic: abbiamo perso entusiasmo per il PC per colpa della pirateria

"Continuiamo a sviluppare giochi per PC perché amiamo questa piattaforma, ma l'impatto della pirateria è sempre più forte. Ha ucciso tanti sviluppatori indipendenti e cambiato completamente il nostro modello di business, che adesso ha preso come focus le console", ha detto Mike Capps, presidente di Epic Games, in un'intervista pubblicata sull'ultimo numero della rivista Edge.

"Se si torna indietro fino a sei anni fa, Epic era una compagnia che operava esclusivamente nel mondo PC. Abbiamo fatto solamente un titolo per console, la versione per il lancio di PlayStation 2 di Unreal Tournament, e per il resto tutti i nostri giochi erano per PC. Ma se oggi si va nei nostri forum la gente si lamenta e pensa che odiamo il PC, dicendo che siamo una compagnia che sviluppa giochi solo per console. Questo dipende dal fatto che nel mondo console girano più soldi".

Per Capps il futuro del gaming su PC dipende dalle micro-transazioni e dai social network: "Insieme ad altri produttori, si discute sulla convenienza di tornare sulla piattaforma PC, e un po' tutti concordano sul fatto che un buon modello di business è quello delle micro-transazioni. La gente è più disposta a spendere piccole quantità per volta e lo fa soprattutto se proponi dei sistemi immediati per le interazioni e i pagamenti. Quindi, magari Facebook salverà un giorno il gaming su PC, ma non sarà mai bello graficamente come Gears of War".

I dubbi esposti da Capps e da Epic Games erano già stati anticipati da altri produttori storici di videogiochi per PC come id Software, Valve e Crytek, tutte software house che stanno spostando il loro focus sulle console.