Dragon Age: The Veilguard con una tecnologia per i capelli di EA Sports FC
Chi sta giocando Dragon Age: The Veilguard con ogni probabilità avrà notato che quasi tutti gli abitanti del Thedas sfoggiano delle splendide chiome che sembrano uscire direttamente da una pubblicità di prodotti per la cura dei capelli. Ora EA spiega come tutto ciò è possibile
di Rosario Grasso pubblicata il 15 Novembre 2024, alle 15:41 nel canale VideogamesElectronic ArtsBioWareDragon Age
In un recente blog post, Electronic Arts ha spiegato la tecnologia che sta alla base della simulazione e gestione dei capelli dei personaggi di Dragon Age: The Veilguard, l'action RPG di BioWare rilasciato lo scorso 31 ottobre. In particolare, è stato usato il motore Frostbite per ricostruire una versione attendibile del Thedas, il mondo di finzione in cui sono ambientati i Dragon Age. Fra le tecnologie integrate in Frostbite risalta soprattutto Strand Hair.
Oltre a creare acconciature lunghe fino alla vita che potessero continuare a essere credibili anche durante le azioni più movimentate, Bioware ha dovuto assicurarsi che il tutto si adattasse bene agli aspetti specifici dell'ambientazione, come le corna dei Qunari, per non parlare dell'interazione con tutti gli effetti particellari collegati alle magie sprigionate nei combattimenti.
Per quanto riguarda la tecnologia per i capelli, gli sviluppatori si sono concentrati su tre obiettivi principali: realismo anche a 60 fotogrammi al secondo, acconciature basate sulla fisica che si adattano agli effetti ambientali e ai movimenti dei personaggi e, forse il dato più impressionante, arrivare a gestire singolarmente fino a "50.000 ciocche per ogni personaggio e per oltre 100 tipi di acconciature differenti".
EA afferma che "il team Frostbite ha aumentato la lunghezza massima dei capelli da 63 a 255 punti", da qui la straordinaria chioma di Rook, il protagonista del gioco. I suoi capelli sono in grado di muoversi sinuosamente e liberamente. Questo è stato possibile tramite un rasterizzatore di calcolo software dedicato espressamente ai capelli.
Inoltre, gli oggetti trasparenti, come gli effetti determinati dagli incantesimi e la nebbia volumetrica, inizialmente non si adattavano bene a Strand Hair. Se questi problemi non fossero stati risolti, probabilmente si sarebbero verificati difetti visivi come elementi di sfondo che si sovrapponevano o ombreggiature irrealistiche in abbinamento ai capelli dei personaggi.
Bioware ha diviso, quindi, la gestione dei capelli in due passaggi, una dedicata al rendering delle parti opache e l'altra a quello delle parti trasparenti. Gli shader per gli oggetti trasparenti usano delle depth texture per determinare se i pixel corrispondenti all'ombreggiatura si trovano sotto o sopra i capelli e renderizzare così le ombre in maniera appropriata. In questo modo si consente alle capigliature di assorbire gli effetti dell'illuminazione volumetrica e donare, di conseguenza, all'intera immagine un appropriato senso di profondità.
I tecnici di BioWare rivelano anche che la gestione dei capelli ha un costo pari a 128 MB della memoria della GPU nel caso di 8 asset dotati di capigliatura (che è il massimo che il motore può gestire in un singolo momento). In altri termini, 1/63 della memoria di una scheda video con 8 GB di VRAM è dedicata esclusivamente ai capelli. Naturalmente c'è un lavoro di ottimizzazione per impedire che la GPU si occupi solo di capelli: James Power, ingegnere di rendering senior presso Bioware, sostiene che il team ha impostato un rigido "budget massimo di frametime" per le risorse di Strand Hair, mentre la simulazione dei capelli viene dinamicamente disattivata se questi sono troppo lontani dal punto di osservazione o fuori dallo schermo.
BioWare ha rilasciato un video di una tech demo tecnologica per evidenziare i risultati che si possono raggiungere con Strand Hair: si può vedere su YouTube.
Detto questo, Strand Hair nasce per le simulazioni sportive e, per questo motivo, restituisce risultati non sempre naturali in un gioco come Dragon Age: The Veilguard. Le capigliature danno la sensazione di essere eccessivamente accentuate, soprattutto in scene specifiche. Questo ha dato modo a molti influencer su TikTok e altri social di sbizzarrirsi nel realizzare meme con protagonisti proprio i personaggi con i capelli più in evidenza in The Veilguard.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo dico al parrucchiere di mia moglie.
Estrapolando l’unico elemento serio della notizia, sono un po’ confuso:
Ma BioWare non si era auto-fustigata spergiurando che non si sarebbe mai più genuflessa all’uso del Frostbite, fonte di ogni male e disastri, e che sarebbe tornata an Unreal?
Vabbè…
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